Acquistare una barca a motore, nuova come usata, non è mai un passo facile. Si tratta di un investimento importante – spesso molto, molto importante – e per questo motivo è bene tenere in considerazione tutti gli aspetti e tutti i dettagli. L’obiettivo finale è ovviamente quello di poter utilizzare quella barca a motore negli anni a seguire senza mai – o perlomeno quasi mai – trovare dei difetti o delle incongruenze rispetto alle proprie esigenze, in modo da non rimpiangere l’acquisto. Il problema, però, è che scegliere una barca è più complesso dello scegliere, per esempio, un’automobile, per il semplice fatto che le differenze tra una barca e l’altra sono spesso enormi. Non va poi scordato che, seppur negli ultimi anni sia andata via via aumentando l’informazione all’interno del campo nautico, non siamo ancora lontanamente vicini alle pagine e pagine che ogni giorno vengono spese nel campo automobilistico per paragonare quel veicolo a quell’altro. Ecco quindi che vogliamo darti qualche informazione e qualche spunto per acquistare la tua prossima imbarcazione: poche settimane fa abbiamo per esempio visto insieme quelle che sono le imbarcazioni a motore più quotate del 2020 a livello internazionale. Oggi vogliamo aguzzare lo sguardo, e dedicarci alle migliori barche a motore da 10 metri, una misura che, come vedremo tra poco, ha parecchi perché. E lo faremo senza fissarci solo sugli ultimissimi mesi, allargando lo sguardo agli ultimi anni, così da valutare un buon numero di barche da 10 metri, per il divertimento, per le crociere in famiglia e per la pesca in barca.
In questo articolo parleremo di:
- Decidere la lunghezza della propria nuova barca a motore
- Tipo di barca: come scegliere la barca a motore
- Le migliori barche a motore da 10 metri
- Il gommone da 10 metri
- La potenza del motore
Decidere la lunghezza della propria nuova barca a motore
Qui, in questo pezzo, ci concentreremo sulle migliori barche a motore da 10 metri, con una certa tolleranza: parleremo quindi di barche che misurano all’incirca tra i 9 e gli 11 metri, e quindi, su per giù, di barche tra i 29 piedi e i 36 piedi. Va peraltro detto che, per quanto riguarda il Codice nautico italiano, c’è in realtà una grande, grandissima differenza tra una barca di 9,5 metri e barca da 10,5 metri, e persino tra un modelli di 9,9 metri e un altro di 10,10. Quei 10 centimetri in più – o in meno – possono infatti potenzialmente fare la differenza.
Va infatti ricordato che nel nostro sistema esiste ancora una differenza potente tra le barche al di sotto i 10 metri – chiamate natanti – e le barche al di sopra dei 10 metri – le imbarcazioni da diporto. La prima differenza sta per esempio nel fatto per cui i natanti, essendo considerati a tutti gli effetti come dei beni mobili, non sono soggetti per legge all’immatricolazione. Questo significa che l’iscrizione al Registro delle imbarcazioni non è obbligatoria, andando a semplificare di parecchio tutti l’iter burocratico all’acquisto di una barca nuova o usata, o per l’appunto nella vendita di una propri barca. Attenzione, però: nel momento in cui viene registrato, un natante, agli occhi della legge italiana, diventa un’imbarcazione da diporti a tutti gli effetti.
Non è tutto qui: bisogna anche sottolineare il fatto che al di sotto dei 10 metri non è necessario avere la patente nautica per condurre la barca. Ma si sa, si tratta di un criterio del tutto teorico: se infatti la patente nautica non è obbligatoria di per sé per condurre delle barche entro i 10 metri, lo diventa per navigare oltre le 6 miglia dalla costa e, soprattutto, se il motore della barca vanta una potenza superiore ai 40 cavalli. Questo, di fatto, ci dice che la patente nautica è assolutamente obbligatoria per condurre qualsiasi barca a motore di una simile lunghezza.
Questo per dire, insomma, che quando si parla di barche intorno ai 10 metri ci sono sempre delle considerazioni in più da fare. Bisogna poi pensare a quale sarà il reale utilizzo della barca a motore; è bene per esempio pensare a quante persone si intenderanno trasportare, partendo dal presupposto che ogni barca porta un limite ben preciso. Nel campo dei natanti non omologati il numero massimo è deciso dall’alto, con un massimo di 7 persone per i natanti tra i 7,5 e gli 8,5 metri e un limite massimo di 9 persone per i natanti tra gli 8,5 e i 10 metri. Per quanto riguarda i natanti omologati, invece, il numero massimo di persone trasportabili viene specificato a livello di certificato di omologazione.
Tipo di barca: come scegliere la barca a motore
Come detto, è bene pensare in modo approfondito all’utilizzo reale che si farà della barca a motore. Indubbiamente le barche a motore da 10 metri non sono le migliori per i principianti (i quali dovrebbero orientarsi su una barca da 5-8 metri), e dunque per chi, fresco fresco di patente nautica, vuole approcciarsi per le prime volte al mare: in questo caso è bene restare su barche da 5 o 6 metri con dei posti di guida confortevoli. È poi bene pensare se si userà l’imbarcazione per delle uscite di pesca, magari con gli amici, o piuttosto per delle crociere in famiglia. Senza ombra di dubbio, infatti, tra le barche a motore di 10 metri si trovano dei cruiser per vere e proprie crociere di gruppo, con due e persino a volte tre cabine (sforando a 12 metri è possibile trovare vari modelli che presentano la tripla cabina e bagno doppio).
Su tutt’altro tipo di barca dovrebbe invece orientarsi il pescatore, ovvero il diportista che userà la propria barca a motore per traina veloce, pesca d’altura, bolentino e via dicendo. Le barche fisherman, infatti, sono costruite fin dall’inizio seguendo delle idee del tutto differenti: non serve certo essere degli esperti, insomma, per distinguere una barca nata per delle crociere da un’altra nata per la pesca sportiva. Avremo in questo caso delle barche tecniche, pensate per rispondere alle precise esigenze dei pescatori, e quindi ampie, stabili e con pozzetti generosi. Va peraltro detto che negli ultimi anni i cantieri hanno avuto delle attenzioni in più costruendo delle barche da pesca sportiva che, però, non sfigurano affatto nel momento in cui vengono utilizzate per un’uscita in famiglia.
Dopo questa considerazione generale su vari tipi di barche, vediamo quali sono le migliori barche a motore da 10 metri, muovendoci tra barche semicabinate e barche cabinate.
Le migliori barche a motore da 10 metri
Partiamo dalle migliori barche a motore da 10 metri da crociera, in coppia, con amici o con famiglia. Forse e lo ricordi: Best of Boats Award, lo scorso novembre, nella categoria Best for Family, ha premiato la Marex 360 Cabriolet Cruiser. Si tratta di un cruiser di 10,49 metri che, per un’abile distribuzione degli spazi, sembra molto più lungo. Barca open contraddistinta da uno spazioso hard top, resta in mente soprattutto per il pozzetto di dimensioni esagerate, che è pensato per chi, durante le uscite in barca e durante le crociere, non vuole proprio saperne di restare sottocoperta. Non che lì manchi lo spazio!
Restando tra le migliori barche a motore per le crociere in famiglia segnalate in occasione del Best of Boats Award 2019, non possiamo non citare la barca NC 37 del cantiere francese Jeanneau: qui parliamo di uno scafo di 11,47 metri, con 3 cabine doppie, di cui una pensata per i pargoli, viste le dimensioni ristrette. Si è trattato fino all’ultimo di una delle papabili per l’ambito riconoscimento internazionale.
Facciamo un passo indietro e soffermiamoci sui day cruiser puri: nel 2018 aveva attirato lo sguardo di molti l’R35 Princess, scafo velocissimo spinto da motori a benzina V8. Si tratta di un bolide di 10,89 metri, che può raggiungere i 50 nodi. Al progetto hanno preso parte anche i designer Pininfarina, al loro primo progetto nautico, e gli esperti di nautica della Ben Ainslie Racing Technologies. Lussuosa come poche altre barche di questa categoria, quella del cantiere inglese è un luxury tender che non si dimentica.
Sempre nei saloni del 2018 aveva raccolto gli apprezzamenti di molti la linea Gozzi di Apreamare: l’ispirazione di partenza si intuisce già chiaramente dal nome scelto per questa linea che riassume perfettamente lo stile del marchio, che pesca nella tradizione per dare un risultato giovanile e dall’orientamento quasi sportivo. Si pensi all‘Apreamare da 32 piedi Open, motorizzato da un doppio Volvo D4225: le linee esterne sono morbide e sinuose, richiamando le tipiche barche della tradizione sorrentina, e il risultato finale è reso frizzante dall’ampio prendisole a prua. Sottocoperta si è optato per l’open space.
Restiamo nella categoria day cruiser con il coupè di Astondoa, il modello 377 da 11, 50 metri: a stupire è subito la prua rovesciata, con un design complessivo che, a detta del costruttore, si rifà alle forme della balenottera azzurra (a sottolineare che grande non significa lento, né poco elegante). Con un pozzetto diviso a metà tra zona pranzo e prendisole poppiero (pur sottolineando il fatto che anche la prima zona può essere velocemente trasformata in prendisole a sua volta), sottocoperta presenta due cabine, una per gli ospiti, sotto il pozzetto, e l’armatoriale, a prua. Il produttore propone tra le altre la doppia motorizzazione da 300 cavalli Volvo, che permetterebbe di raggiungere i 36 nodi.
Spostiamoci ora sui cruiser al di sotto dei 10 metri: andando indietro di qualche anno potremmo partire dal Cranchi Endurance 33, che per un pelo evita l’obbligo di immatricolazione (la lunghezza dello scafo è infatti di 9,96 metri). Dall’esterno si tratta di una barca decisamente sportiva, che stupisce nel momento in cui ci si porta sottocoperta, con una dinette spaziosa che invita alla crociera in famiglia. Il pozzetto si presenta versatile quanto la barca nel suo complesso, con tavolino a scomparsa per aumentare lo spazio, già sottolineato dal doppio solarium.
Sempre nella classe dei natanti ci sono i due modelli Frauscher 1017, GT e Lido, con i quali il cantiere austriaco ha voluto, pochi anni fa, dimostrare a tutti quanti e in modo definitivo di saper guardare anche al mare, e non solo al lago. Il GT si propone con delle linee classiche, con prendisole poppiero a tutta larghezza e coperta in teak, con cabina e senza prendisole a prua. Il modello Lido elimina invece la cabina per fare spazio a un pozzetto aperto.
Visti i cruiser, vediamo alcune delle migliori barche a motore da pesca intorno ai 10 metri. E qui, ovviamente, si apre un mondo tutto da scoprire. I saloni di due anni fa hanno visto per esempio l’entrata in gioco del 35 del cantiere Bertram, con il suo design inconfondibile, fisherman per antonomasia. Lungo 10,7 metri, questo fisherman non tradisce la lunga tradizione dell’azienda – per chi non lo sapesse, i marchio è l’equivalente nautico dell’Harley Davidson nel mondo delle moto: praticamente una leggenda. Questo modello può raggiungere ben 40 nodi di velocità massima. Realizzata con la tecnica dell’infusione e rinforzata dove necessario con delle parti in kevlar, questa barca da pesca sportiva può essere personalizzata in modo molto ampio.
Avviciniamoci a noi: qual è stata la barca da pesca sportiva che ha vinto la categoria dedicata Best for Fishing del Best of Boats 2019? A conquistare il primo posto è stata Jeanneau Merry Fisher 605 Marlin, che però, va detto, è decisamente al di sotto degli standard di questo pezzo, misurando appena 5,64 metri. Tra le candidate al premio c’era però anche la Barracuda 9, che con i suoi 9 metri di lunghezza ha conquistato la stampa internazionale grazie alla sua spaziosità, nonché grazie alla possibilità di sfruttarla anche per delle piccole crociere in famiglia. Anche in questo caso, si tratta di una fisherman di indole potente, che vanta motorizzazioni fino a 500 cavalli.
E per restare nella categoria delle barche da pesca sportiva che non abbandonano l’eleganza né il comfort, e per non allontanarsi dai 10 metri, non possiamo dimenticare l’eccellente Wellcraft 352 F, lunga 10,6 metri, che gli esperti non hanno esitato a definire, per i tanti accessori disponibili, come un’imbarcazione allround. Nemmeno in questo caso si parla di una barca lenta: la poppa è pensata per ospitare fino a 3 motori fuoribordo da 400 cavalli l’uno.
Ora dovresti aver capito, pressappoco, quali sono le tendenze degli ultimi anni per quanto riguarda le migliori barche a motore da 10 metri, per la crociera, per il divertimento e per la pesca.
Il gommone da 10 metri
Vale la pena, in chiusura, ricordare che chi è alla ricerca di una barca a motore tra gli 8 e i 12 metri può guardare in realtà anche oltre i classici scafi rigidi, guardando per esempio a qualche modello di gommone da 10 metri. Indubbiamente, infatti, nella fascia tra i 7 e i 10-11 metri troviamo un sacco di gommoni interessanti, che in certi casi non hanno davvero nulla da invidiare alle barche con scafo rigido. Esistono infatti dei gommoni cruiser che possono offrire delle esperienze del tutto simili a quelle di barche semicabinate della medesima stazza. Si pensi, per esempio, a dei modelli come lo Scanner Envy 950 touring, con i suoi 9 metri e mezzo di lunghezza!
La potenza del motore
Chiudiamo questo articolo dedicato alle migliori barche a motore da 10 metri con una piccola nota relativa alle motorizzazioni, si parli di motori entrobordo o di motori fuoribordo. Il presupposto da cui si dovrebbe sempre partire è semplice: un motore più potente è sempre anche più pesante. Si tratta del tipico “cane che si morde la coda”, un circolo vizioso in cui al guadagno si somma sempre anche una perdita. Un motore con più cavalli è infatti un motore più pesante, che necessita serbatoi carburante più grandi, il che porta a una barca più pesante, che ha bisogno di più cavalli per andare più veloce. Pensando a questo presupposto, pensando all’ambiente nonché pensando ovviamente anche al nostro portafoglio, la regola generale dovrebbe sempre essere quella di non esagerare. Chi ha una carena dislocante, peraltro, dovrebbe sapere molto bene che esiste un limite oltre i quale è praticamente impossibile spingersi, per quanti cavalli si possano avere a bordo; nel caso delle carene plananti, invece, la leggerezza è un fattore cruciale: la velocità ottimale per una barca è sempre definita dal progetto complessivo, e aggiungere cavalli nella maggior parte dei casi vuol dire snaturare le barca stessa.