In questo articolo voglio parlarti di 5 baie della Grecia Ionica, e più precisamente a Corfù e dintorni, in cui dover assolutamente calare l’ancora almeno una volta nella tua vita da marinaio.
Non è una delle tante classifiche delle baie più belle; quelle ormai le conoscono tutti. Può capitare che la baia che ti propongo non sia da cartolina ma che in compenso offra delle interessanti opportunità. Potrai fare il bagno ma soprattutto esplorare la zona in cui ti trovi! Mi piace pensare che la barca a vela non sia solo un’ora di navigazione e tuffi dalla prua e che le baie possano essere non solo amaca e grigliate. La vela permette di accrescere la propria cultura personale tramite il viaggiare.
A nessuno però piace lasciare la barca in baia incustodita e quindi ti spiegherò dove e come ormeggiare, di cosa dovrai preoccuparti e cosa potrai visitare oltre a rilassarti.
Ormeggiare Garitsa Bay – Kerkyra
Non aspettarti una baia paradisiaca con sabbia fine e palme che frusciano al vento. Io la chiamo lo “Scalo Tecnico”. Vivere in barca a vela nei dintorni di Corfù mi ha dato modo di apprezzare particolarmente alcuni luoghi snobbati dai più. Garitsa Bay è molto spesso evitata a favore di luoghi più “esotici” a Sud.
Calare ancora in questa baia invece presenta un grandissimo vantaggio. Innanzitutto potrai risparmiare dai Cinquanta ai Settanta euro al giorno di porto. Da qui hai la possibilità di fare base per visitare a piedi tutta la città di Kerkyra, la capitale dell’isola. La Vecchia Fortezza Veneziana con le sue mura cinquecentesche che racchiudono il Conservatorio ed il bellissimo Mandraki Port è sicuramente uno di quei luoghi da non farsi scappare. I vicoli del centro di Kerkyra potranno offrirti buon cibo, divertimento e qualche acquisto fuori dal coro dei soliti negozietti turistici. Una passeggiata alla Splanada è d’obbligo. Caffè la sera sul Liston, la vecchia strada ispirata a Rue de Rivoli di Parigi, dove nell’Ottocento solo i nobili di Corfù erano autorizzati a passeggiare.
C’è la possibilità di rifornirsi in veri supermercati sia di prodotti Italiani che Greci, approfittane perchè il prossimo luogo dove comprare un salame accettabile è a Leucade! Assolutamente da provare la birra allo zenzero ed il liquore al Kumquat, il Kumquacello, che cresce solo qui ed in nessun altra parte della Grecia. Questo frutto è stato importato nel 1846 dal botanico inglese Sydney Merlin, ai tempi in cui Corfù era una colonia inglese. Da quel momento è diventata una tradizione dell’isola.
Ormeggio dove gettare l’ancora
Il diametro della baia è di 0.75 Miglia Nautiche. Avvicinamento da Nord. Doppia la Vecchia Fortezza. Potrai passare vicino per ammirare i grandi bastioni, l’Ospedale Inglese e molti anfratti. Una volta in baia dirigiti verso il mulino a vento che vedrai all’altro capo.
Il fondo di Garitsa è famoso per la sua prateria di Poseidonia e quindi molte ancore faticano a fare testa. Il punto che vedi segnato in foto ha il fondo di sabbia di circa 3.00mt. Inoltre avrai a disposizione alcune scalinate in pietra corredate di anelli in acciaio per poter lasciare il tender senza preoccupazioni. Sempre in quel punto sarai riparato dal vento di traversia, lo Scirocco.
Ormeggiare Vido Island – Kerkyra
Vido, che su alcuni plotter si chiama Ptichia è un’isola immediatamente a Nord della vecchia fortezza di Corfù. A parte un ristorante ed un campo Scout in funzione nei mesi estivi è un luogo completamente abbandonato. Esiste un vecchio villaggio vacanze completo di tutte le stoviglie e molto altro al centro della foresta. Campi da basket, vecchie ville e addirittura una Dune Buggy tutto sotto la polvere del tempo. Possiamo dire che è una baia molto tranquilla.
Vecchi muretti delimitatori e bastioni ancora più antichi la fanno da padrone. Seguendo la costa ci vogliono appena un paio d’ore per tornare dove si è partiti. Una particolarità è che l’allacciamento dell’acqua è ancora attivo. Nella spiaggia segnata sulla mappa troverete due docce esterne con una copertura di acciaio traforato. Oltre a poter riempire delle taniche di acqua (ma non berla) potrai fare una doccia indimenticabile al tramonto. Lo consiglio ai tanti che affittano la barca a Gouvia Marina. Invece di portare la barca il giorno prima fermatevi qui a dormire. Di notte potrete vedere le antenne sul monte Pantokrator e tutta la costa interna di Corfù illuminata. Oppure potrete optare per una esplorazione notturna scovando paesaggi che sembrano usciti da un film fantastico.
A venti minuti di tender c’è il porto vecchio con tutti i suoi negozi di nautica. Al campo scout sono presenti degli orti con piante di rosmarino enormi. Tantissimi conigli e fagiani!
Una nota particolare va alla storia di questa Isola che è passata in varie mani fra cui quelle Inglesi, Russe, Francesi e Ottomane. Durante la prima guerra mondiale fu usata come lazzaretto per prevenire epidemie fra i soldati a Corfù, la quale era un’isola ospedale. I soldati morenti venivano inviati su Vido ma a causa del suo terreno di natura rocciosa divenne presto necessario seppellire in mare le salme. Oltre 5.000 persone furono sepolte in mare vicino all’isola di Vido e un monumento di gratitudine alla nazione greca fu eretto a Vido dai serbi negli anni ’30, tuttora visitabile in estate nella parte Sud Est dell’isola.
Le acque intorno all’isola di Vido sono talvolta chiamate “La tomba Blu” a seguito di una poesia scritta da Milutin Bojić dopo la prima guerra mondiale. Un’isola particolare e selvaggia a venti minuti di barca da Kerkyra che vale sicuramente la pena di essere visitata rivolgendo un pensiero alla sua storia passata.
Mappa e carta nautica di Vido Island
Il diametro della baia è di 0.15 Miglia Nautiche. Ormeggiare a Vido è cosa facile. Quando ormeggi all’interno del cerchio rosso cerca di mantenerti più vicino alla costa che al centro della baia. Il fondo va da 1 metro nei pressi della spiaggia fino dai 15 metri a 50 metri dalla stessa. Attenzione ad un gruppo di rocce presenti sul fondale a centro baia; sono a 13 metri di profondità ma piacciono molto alle catene delle ancore.
La Baia è perfetta per proteggersi dallo Scirocco ma con Maestrale oltre i 30 nodi è meglio scegliere un’altra destinazione. Troverai una secca al di fuori della Punta a Nord Ovest dell’isola. Cautela. La leggenda vuole che fra le rocce vicino alla spiaggia si trovino delle Aragoste…
Ormggiare a Syvota – Terraferma Greca
Tutti conosciamo Syvota ed il suo complesso di isole denominato Mourtos grazie alle acque cristalline ed ai locali serali della cittadina. Bellissime grotte e spiagge nascoste per uno snorkeling da urlo.
Ma troviamo anche alcune particolarità storiche. Posso citare l’antichissimo insediamento di Vrachonas, alcuni monasteri e la possibilità di prendere il bus per visitare il poco distante e bellissimo Necromanteion di Acheronte datato Ottavo Secolo A.C., un tempio dedicato ad Ade e Persefone. Come l’Olimpo era ritenuto il tempio degli dei questo edificio sacro era ritenuto la porta da cui si accedeva al regno dei morti.
Possibilità di rifornirti di carburante in banchina o in taniche grazie alla presenza dell’autobotte che arriva alle dieci di mattina. Gasolio pulito grazie al serbatoio in alluminio. Potrai chiedere anche un cambio bombola da 3 Kg del gas per l’esorbitante cifra di 8 Euro.
C’è una casupola della Guardia Costiera Ellenica. Se hai necessità potrai rinnovare il Dekpa o pagare la nuova tassa Etepai.
Carta nautica di Syvota
Per ormeggiare dalla parte del paese basterà accedere dalla baia principale ed ancorare fuori dal Marina. Sei o sette metri di fondale. Non ci sono particolari pericoli o regolamenti da seguire. Dovrai necessariamente ormeggiare sulla poseidonia dato che la parte con fondale sabbioso è stata cintata da una fila di gavitelli gialli. Non trovo che sia un ormeggio particolarmente sicuro e non lascio la barca se le condizioni meteo marine non sono più che ottime. Un punto a favore di questo ancoraggio è sicuramente uno dei tramonti su Corfù più belli che potrai vedere.
Altro affare è ormeggiare a Bella Vraka. Non passare in mezzo ai canali perchè il fondo è di massimo 2 metri oltre ad esserci rocce quasi affioranti. Avvicinati da Sud a velocità moderata. Una volta in baia cala ancora sapendo che dovrai mettere cime a terra. Baia stretta e senza possibilità di stare alla ruota ma proprio per questo la barca è sicura e riparata quasi come in porto. Da qui ti puoi muovere con il tender o addirittura risalire a piedi per i numerosi sentieri.
La spiaggia più bella di Syvota è a pochi metri a dritta.
Ormeggiare a Lakka Bay – Paxos
Sull’isola di Paxos la bellissima Cleopatra volle passare sette mesi. Le dovettero piacere di sicuro le acque della baia ma non fu particolarmente contenta del panorama. Decise così di importare dalla terraferma i caratteristici cipressi e li fece piantare in buona parte dell’Isola. Oggi Paxos è abbondantemente coperta sia di Cipressi che di Ulivi.
Il simbolo è il Tridente di Poseidone. Si dice che, oltre alla leggenda di Cleopatra, Nettuno in persona separò Paxos da Corfù e tra le due isole fece il nido di amore per lui e la sua sposa Anfitrite.
L’interno dell’isola è rimasto inalterato nel tempo. Una corsa in bus in cui oltre all’autista è presente una simpatica signora che grida forte il nome di tutte le fermate (oltre ad inveire contro le macchine che bloccano il pullman nelle strette stradine). Magasia, Loggos con i panifici casalinghi.
Passeggiate a piedi in cui incontrerai tantissimi sentierini che ti porteranno in cale deserte o, a volte, in rovine di chiesette o cascine.
Bella baia dove fare snorkeling, sub e pesca. In alta stagione però è sovraffollata di barche. Mentre in bassa stagione è un paradiso completamente vuoto. I mesi migliori per godere appieno di questa baia sono Aprile, Maggio, Settembre, Ottobre.
Mappa e indicazioni dove gettare l’ancora a Lakka Paxos
Il diametro della baia è di 0.35 Miglia Nautiche. In arrivo da Corfù attraverserai il canale di 9 km che separa le due isole. Con il Maestrale potrebbero esserci onde di 2/3 metri. Lakka è la prima baia che vedi con il binocolo o che appare sul plotter. Di notte hai due bei fanali, uno verde e l’altro rosso, che stanno lì ad indicare l’entrata della baia. Come puoi notare dalla mappa la maggior parte della baia ha fondo sabbioso quindi per ormeggiare va bene anche una semplice CQR.
L’ormeggio migliore è proprio cento metri a dritta dell’entrata. Noterai una grande roccia che ricorda vagamente una testa di leone. Appena dietro scoprirai una rientranza che ti proteggerà dal vento. Cala una trentina di metri di ancora e poi dai cime a terra. La barca sarà super sicura anche con Maestrale da 30 nodi. Se non ti fidi cime a terra puoi tranquillamente calare ancora e rimanere alla ruota. Il fondo è poco, dai 2 ai 5 metri in tutta la baia. In estate, a causa dell’alta densità di barche, non calare più di 15 metri di catena o ti ritroverai a fare gli autoscontri.
Il pericolo maggiore è dato dalle altre barche. Segnala bene la tua ancora con un grippiale in modo che tutti i nuovi arrivati capiscono dove NON gettare la loro ancora.
Il vento in baia entra e crea una specie di vortice. Cerca di ormeggiare ai lati o altrimenti ti ritroverai la poppa del tuo vicino sopra la tua. L’ultima raccomandazione è, se vuoi entrare in porto, di ormeggiare al centro della banchina o a sinistra avvicinandoti. Sappi che il fondo è poco e gli ultimi quindici metri sono per i poco amichevole traghetti che arriva alle dieci di mattina.
Ormeggiare a Voutoumi Bay – AntiPaxos
Raggiungibile solo con traghettino o barche private da Paxos. Non c’è un vero paese, non c’è un porto. Si può solo ormeggiare in rada. In estate queste acque sono preda di festosi barconi con la musica a manetta che lanciano letteralmente la gente in acqua dalla passerella di poppa come dei pirati in erba. Solo dopo le due del pomeriggio, ora in cui i barconi levano l’ancora, si può godere veramente di questa minuscola isola disabitata.
Una passeggiata fino al faro e snorkeling con le cernie, oppure una cenetta in trattoria? O magari un bagno indimenticabile alla luce della luna.
Questa isola è veramente una piccola perla del Mediterraneo. Non esistono strutture turistiche ma solo alcune ville di ex abitanti di Antipaxos. Negli anni ’60 e ’70 l’isola era famosa in Italia perchè era la meta di quella classe politica ormai dimenticata che era la vecchia DC. Oggi Antipaxos offre silenzio, natura e mare.
Molti suggeriscono di non rimanere per la notte. Personalmente sono rimasto all’ancora in baia tre giorni di fila senza problemi. Portatevi acqua e viveri.
Mappa e indicazioni per gettare l’ancora a Voutomi AntiPaxos
Il diametro della baia è di 0.1 Miglia Nautiche. Ormeggia al centro del cerchio sulla mappa e dai un quindicina di metri. Se c’è Scirocco ballerai, rassegnati. Attenzione ai gavitelli gialli che delimitano la zona dedicata ai bagnanti . Come per Paxos il momento migliore per visitare l’isola è in bassa stagione.
Ecco le nostre prime 5 baie imperdibili in Grecia Ionica e più precisamente a non più di 30 miglia da Corfù. Ovviamente esistono molte baie in questo tratto di mare ed ognuno ha le sue preferenze ma una visita in queste rade è da fare assolutamente.
E per essere sicuro che la tua ancora in rada sia ben segnalata procurati un grippiale serio!
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Ciao Fabio – grazie mille per il tuo post !!! TOP !!! Ciao, Thomas.
Grazie Fabio. Ottime indixazioni.
grazie Fabio, farò tesoro dei tuoi consigli: non adesso, ma a maggio ho intenzione di bighellonare per un anno da quelle parti. Dove mi consigli se decido di lasciare la barca in qualche marina?
Grazie mille per le dritte. Dovrei fare per la prima volta la tratta Brindisi Corfù. Se ci sono altri consigli che mi puoi dare, mi fa piacere. Buon vento