5 cose da sapere per ormeggiare in Mediterraneo

In questo articolo ti illustrerò la tecnica per poter ormeggiare alla Mediterranea.

Ma cosa vuol dire “ormeggio alla mediterranea”?

Questo ormeggio è la normalità nei nostri mari. Consiste nell’ormeggiare la barca perpendicolarmente al molo. E’ la tecnica di ormeggio più usata nei marina perchè permette di ormeggiare molte barche sullo stesso molo. Al contrario, “Ormeggio all’inglese” significa disporre la murata della barca parallelamente alla banchina. Può capitare anche qui di poter ormeggiare all’inglese, specie d’inverno o per fare rifornimento di carburante, ma l’ormeggio più usato, a meno che tu non possieda una nave da crociera od un cargo, è l’ormeggio mediterraneo. Prendiamo quindi in esame l’ormeggio di Poppa o “alla Francese“.

5 cose da sapere per ormeggiare di poppa

In genere si tende ad entrare in porto con condizioni meteo marine favorevoli. In questo caso possiamo eseguire questa tecnica in tutta calma. Per ormeggiare in questa maniera è bene essere almeno in due persone delle quali una si occupa del timone e l’altra del fissaggio delle cime.

La manovra inizia già da prima di entrare nel Porto o nel Marina. Come tutti gli ormeggi devi innanzitutto

CHIAMATA VHF

Ad almeno un miglio nautico di distanza chiama per assicurarti di cosa troverai all’interno del marina. Chiedi se dispongono di trappe (in inglese si chiama Lazy Line), o se puoi calare ancora. Normalmente i marina ed i porti dispongono del Master Harbor o del Nostromo. Chiedi se ti aspetteranno in banchina o se puoi attraccare solo con il tuo equipaggio. Dichiara il tuo pescaggio a scanso di equivoci.

DECELERAZIONE

La velocità in porto non deve esse superiore ai 3 nodi di legge. Rallentare ti consentirà di effettuare tutte quelle operazioni di controllo basilari. Non rallentare troppo però o perderai l’abbrivio necessario a governare la barca.

PARABORDI

Apri la cala vele o dove riponi i parabordi e distribuisci i parabordi uniformemente sulle murate cercando di formare una linea dritta immaginaria attorno alla barca. Non mettere ad esempio il parabordo a pera al centro ma disponilo all’inizio o alla fine della tua linea altrimenti fungerà da perno per la tua barca.

CIME DA ORMEGGIO

Controlla che non abbiano subito lesioni e che quindi siano inutilizzabili. Per chi gira molto è normale trovare bitte o anelli da ormeggio di tutti i tipi. Di metallo, di ferro arrugginito, di pietra frantumata, insomma, non il meglio per le nostre povere cime. In questo articolo imparerai a scegliere le cime corrette per l’utilizzo e le dimensioni della tua barca

MEZZO MARINAIO

C’è un motivo se il suo nome significa mozzo. Aiuta in tutte quelle manovre in cui il braccio non basta. Quindi tienilo sempre a portata di mano. Può aiutare a raccogliere la trappa, allontanare le altre barche (non usarlo come un rostro però) o la banchina e molto altro.

La tecnica dell’ormeggio

A seconda dell’intensità del vento dovrai decidere se entrare in marina di prua o direttamente di poppa. Quando non sono sicuro delle condizioni e di quanto spazio di manovra troverò nel marina opto per entrare di poppa. La navigazione in retromarcia, o di poppa, offre dei vantaggi, primo fra tutti l’alta manovrabilità. Come già detto però non decelerare troppo altrimenti la barca diventerà ingovernabile, e una barca ingovernabile in porto potrebbe creare tensione.

Una volta arrivati al posto assegnatovi dovrai disporti con la poppa perpendicolare all’ormeggio. Qui abbiamo due possibilità. In Italia i marina hanno tutti le trappe, in Grecia non le ha quasi nessuno.

ormeggiare la barca a vela in porto

Ormeggio con Ancora

Una volta che la tua prua sarà esattamente di fronte all’ormeggio calcola circa la distanza che ti separa dal molo e il fondo. Ad esempio, se la tua barca è lunga 10mt, pesca 1,50mt, il fondo è di 3 metri devi dare almeno 20 metri di catena. La miglior manovra possibile è fatta da due persone; una al timone e l’altra all’ancora ma puoi farlo anche da solo tramite un controllo remoto per calare ancora. Una volta deciso il punto dove calare lascia che l’ancora e la catena si depositino sul fondo mentre arretri verso il molo.

ormeggiare la barca a vela

Non appena in prossimità della banchina lancia le cime di ormeggio al Master Harbor badando bene a lanciare prima la cima sopravvento e poi quella sottovento. Mentre fissate le cime controlla che la barca non tocchi in banchina. Se vuoi essere sicuro di non toccare fissa due parabordi a pera e un parabordo flessibile per poppa.

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Una volta che l’ormeggio di poppa è ok non dovrai fare altro che cazzare catena fino a quando non formerà una bella linea tesa a prua.

Ormeggio con trappa

Relativamente più facile dell’ormeggio con ancora. In Italia la trappa ha molti nomi, in inglese Lazy Line, che significa Linea per i Pigri. Non è niente di più che una grossa cima fissata ad un corpo morto di cemento. Il corpo morto o la catenaria sono sommersi al centro del porto o tra due moli. Per recuperare questa cima si usa la cimetta che vedi finire in acqua dalla banchina e che è collegata direttamente alla trappa.

ormeggio

La manovra è identica alla precedente senonché la persona preposta all’ancora diventa la persona preposta alla trappa. Arrivati in prossimità della banchina, tale persona, grazie al mezzo marinaio preleverà la cimetta dal molo e la porterà a prua. Una volta lì isserà a bordo la trappa e la fermerà sulla galloccia.

Una volta che la barca è ferma e PRIMA di spegnere il motore assicurati del tuo ormeggio. Cazza o lasca trappa e cime di ormeggio a seconda della bisogna.

Consigli

Per ottimizzare questo tipo di ormeggio posso dare alcuni consigli.  Io trovo molto utile ad esempio preparare le cime grazie ad una gassa già fissata alla galloccia. Una volta fatta passare l’estremità nel passacavi e riportata in barca la cima da sopra il pulpito il gioco è fatto, una volta arrivato dovrai solo lanciare la parte libera sul molo. Solitamente ne preparo tre, due a poppa ed una a prua. Lo faccio perchè non si sa mai cosa potrebbe succedere e una linea in più non fa male a nessuno.

Attenzione alla trappa. Le cimette a cui sono fissate hanno la spiacevole abitudine di essere attratte irresistibilmente dall’elica. Quindi una volta entrati al posto assegnatovi utilizzate l’elica il meno possibile e solo per piccole correzioni.

Se stai ormeggiando in solitario prima di tutto fissa le linee d’ormeggio di poppa. Per fissare la trappa non dovrai far altro che inserire la marcia avanti di maniera da rimanere con le cime di poppa tese in avanti. La barca così rimarrà ferma e non toccherai la banchina.

Due parabordi in più sono meglio di due in meno..

L’elica della mia barca è destrorsa. Ciò significa che il suo senso di marcia è orario. Quando inserisco la retro la barca durante lo spunto tende a virare a sinistra fino a quando l’effetto del timone sarà superiore a quello dell’elica. Questo comportamento a volte può essere un problema. Perciò potrebbe aiutarti sapere che per compensare l’effetto dell’elica basta portare la poppa della barca ad un angolo di 45° superiore rispetto alla banchina ed iniziare la manovra di ormeggio da quella posizione. Ciò ti permetterà di riprendere il controllo della poppa prima di sbandare a sinistra. Questo sistema si usa in porti con ridotti spazi di manovra.

In caso di vento teso bisogna essere dei bravi timonieri per poter centrare il posto tra due altre barche. Entra in marina direttamente di poppa senza metterti a fare evoluzioni strane e tutti te ne saranno riconoscenti.

Ormeggi da solo? Prova

A questo punto hai imparato ad effettuare l’ormeggio di poppa. Sappi che a qualunque ora del giorno e della notte tu vorrai ormeggiare ci sarà qualcuno pronto a vedere cosa stai facendo e a gridarti qualcosa che verrà puntualmente coperto dal rumore del motore. A parte gli scherzi, la prima cosa da fare durante tutte le manovre in barca è RESTARE SEMPRE CALMI. Niente accelerate o decelerate improvvise. Vai piano e correggi la rotta man mano che entri all’ormeggio. Se sei in difficoltà non farti scrupolo a chiamare gli ormeggiatori!

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Scritto da
Fabio Portesan
Fabio Portesan
Navigo nel Mediterraneo con la mia famiglia dal 2017. Fino al 2021 ho sperimentato il vivere in barca in tutte le stagioni accumulando un po' di esperienza marina. VideoMaker per passione e scrittore per necessità realizzo video di cultura marinara e manutenzione nautica dedicati ad un utilizzo più consapevole della barca ed alla salvaguardia dell'ambiente marino.

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