A pesca con i bambini

Esiste un importante legame tra infanzia e natura che porta ad avere molteplici implicazioni educative e formative.

I bambini, infatti, sviluppano i loro sensi ed arricchiscono il proprio bagaglio di conoscenza attraverso l’esperienza e la scoperta del mondo che li circonda, frutto di quella curiosità e di quella spontaneità tipiche dell’infanzia.

Quindi cosa c’è di meglio che portare i nostri figli in mezzo alla natura fornendo loro uno strumento per crescere e vivere meglio?
Portarli in barca a pescare.

Ebbene sì, papà e mamme amanti della navigazione e della pesca non abbiate paura di portare i vostri piccoli a bordo con voi per una battuta di pesca.

Ed ora vi spieghiamo perché.

La pesca come gioco, un modo per condividere del tempo insieme.
Il gioco è un momento grazie al quale si crea un forte legame tra genitore e figlio ed è per questo che è una delle richieste più frequenti che i piccoli ci fanno. Per il bambino, infatti il gioco è anche il modo di comprendere la presenza e l’amore dei genitori. Ma non solo, perché è proprio in questi momenti che i bambini sono loro stessi e mostrano la loro personalità, il proprio carattere ed i propri gusti.

Quindi, condividere la propria passione per la pesca sotto forma di gioco non solo è più facile ma permette anche di creare uno spazio riservato ed unico tra genitore e figlio. Non è la quantità ma la qualità del tempo che passiamo con i figli che è importante ed il nostro entusiasmo verso il mare e la pesca verrà subito percepito dai bambini, permettendogli di ricordare i momenti passati a bordo insieme per tutta la loro vita.

Grazie a Mattias Arcangeli per aver condiviso questa foto dei suoi figli in una giornata di pesca insieme

Origine degli alimenti.

Uno studio di qualche anno fa ha messo in evidenza che un bambino su due non conosce l’origine naturale degli alimenti, pensando, ad esempio, che il pesce che mangiano nasce direttamente nel supermercato o in pescheria. Un dato preoccupante che mette in evidenza che la nuova generazione ha perso il contatto con la natura a causa di un contesto urbano ormai privo di fauna. Pescare insieme ai bambini è quindi l’occasione per far conoscere l’ambiente del mare come luogo da dove provengono i pesci.

Pazienza e Noia.

Pescare richiede pazienza che spesso diventa noia per i bambini. Altri studi dimostrano infatti che i bambini di oggi non si annoiano perché non ne hanno il tempo a causa dei mille impegni. Ma la noia è un elemento creativo per un bambino, grazie al quale sviluppa la propensione a risolvere i problemi. La pesca, quindi può diventare un modo per abituare il bambino ad attendere e a capire che in alcune situazioni ci vuole del tempo e che non sempre tutto questo è noioso. Ma non è tutto. Viviamo in un mondo che corre veloce dove i nostri gesti spesso sono automatici tanto da non ricordarci se abbiamo chiuso casa o dove abbiamo parcheggiato l’auto. La pazienza della pesca è un modo quindi per riprendere il senso del tempo che anche i nostri figli hanno perso.

Da non perdere:   Pasture e additivi: come pescare con maggiore efficacia

Rispetto della natura

Andare per mare e pescare è sicuramente il miglior modo che il bambino ha per comprendere la natura, con le sue regole, con le sue potenzialità e le sue debolezze. Il rispetto per un luogo vivo dove tutto è pulsante e dinamico rende più responsabile il bambino che può capire le regole che fanno bene a lui, come essere umano, ed alla natura. Pescare non è solo un divertimento ma anche un gesto attraverso il quale l’uomo si procura il cibo, il tutto rispettando sempre l’ambiente ed i suoi abitanti.

Conoscere il mondo marino.

Attraverso la pesca possiamo far conoscere ai bambini tutto quel mondo meraviglioso che si trova proprio lì, sotto la barca. L’esperienza del contatto con i pesci e con gli abitanti del mare diventa un momento di scoperta. Il bambino osserva ed impara e anche solo guardare un piccolo pesce lo aiuterà a sviluppare spirito di osservazione del mondo reale.

Rispetto verso gli altri.

Egoismo non è un membro ben accettato a bordo. In barca, una volta saliti, si entra a far parte di una comunità chiamata equipaggio che deve lavorare in modo corale per il bene di tutti. Il bambino impara quindi il rispetto dei ruoli ed il rispetto verso le persone come punti essenziale della vita di bordo e di conseguenza di comunità sociale.

Portare i bambini a pesca con noi, quindi, ha diversi aspetti positivi con ottime “conseguenze” sia per i piccoli che per i grandi.
Ovviamente è importante farlo in tutta sicurezza ma di questo ne parleremo nel prossimo articolo.

 

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Scritto da
Laura Doria
Laura Doria
Mi chiamo Laura Doria e sono nata al mare, quindi raccontare storie ed incontrare i personaggi del mondo della nautica è qualcosa di naturale per me. Perché è sempre un grande privilegio scrivere della passione che punta la prua verso i grandi orizzonti blu.

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