Alessandro Cremona. Volare sull’acqua è la mia passione. Chiacchiere in banchina.

Alessandro Cremona vola sull’acqua.
Sì, perché Alex, come lo chiamano gli amici ed i suoi fans, è un pilota che con il suo idroplano sfreccia ad oltre 170 km/h nelle gare di Motonautica in Classe O/250 e O/350.

alex Cremona motonautica

Gli idroplani sono delle imbarcazioni con motore fuoribordo costituite da uno scafo “a tre punti” che, raggiunta una certa velocità, possono letteralmente volare a pelo dell’acqua.

Questo tipo di scafo è dotato di due scarponi laterali che si trovano nella metà anteriore delle due fiancate e quando raggiunge determinate velocità si solleva dall’acqua appoggiandovi solo la parte finale degli scarponi e la poppa.
Lo scafo di un idroplano è lungo quattro metri per un metro e settanta di larghezza e pesa circa 130 kg (motori compresi), con un rapporto peso potenza quindi di uno a uno. La posizione assunta dal pilota, in questa categoria, è sdraiata a pancia in giù, a filo acqua.

Alex è un ragazzo che ama il suo sport e riesce a trasmettere questa passione grazie ad un carattere aperto e socievole. Il suo incredibile palmares, con ben cinque titoli mondiali, non è un motivo per avere un comportamento altezzoso, ma è invece un argomento per raccontare i suoi obiettivi ed i suoi sogni, sempre con positività ed un incredibile entusiasmo.

Alessandro Cremona personaggio motonautica imbarcazione

Nato a Bologna il 25 aprile del 1983, per Alex la motonautica non è solo una professione – ricopre anche una carica nella Federazione Italiana Motonautica e si occupa di gare anche dal punto di vista organizzativo – ma è anche parte integrante della sua vita.

Con la sua squadra, C&B Racing Team ASD, fondata dalla sua famiglia nel 2005, oltre alle gare oggi porta avanti un bellissimo progetto: un’Academy per far crescere le nuove generazioni di piloti.

Alex, come ti sei avvicinato a questa disciplina?

Ci sono arrivato per la “malattia” che la mia famiglia ha per la motonautica, quindi sono praticamente nato sui campi di gara. Mio papà, con la sua azienda, sponsorizzava un pilota del nostro paese e mio zio era il suo meccanico. Nell’89 poi mio padre è diventato speaker delle gare della Federazione ed ovviamente io lo seguivo. Finalmente a 17 anni ho provato un motoscafo e da qual momento ho iniziato a gareggiare. Dopo pochi mesi, mi ha seguito anche mio fratello.

Cosa si prova a navigare ad oltre 170 km/h a pelo d’acqua?

E’ adrenalina pura. E’ un’emozione unica che spesso faccio fatica a spiegare. Viaggi a velocità non usuali e non è da tutti riuscire a gestire il mezzo in queste condizioni. È un mix di adrenalina ed eccitazione che però ti danno una forza incredibile.

Quindi non ci si abitua mai a queste velocità?

Assolutamente no. Anzi, quando tocchi velocità maggiori lo percepisci subito ed è come una sorta di brivido. La velocità è una cosa che ho amato sin da piccolo, è nel mio DNA.

Nel 2008 sei stato nominato atleta dell’anno FIM e nel 2014 atleta dell’anno per il CONI. Una bella soddisfazione.

Una grande soddisfazione, soprattutto a livello personale, perché ripaga di tutti gli sforzi ed i sacrifici che ho fatto in prima persona e che hanno fatto anche i miei familiari. Ricevere questo tipo di riconoscimenti vuole anche dire che la passione e l’impegno portano i risultati; ma non solo. Sono stato contattato da alcuni ragazzi che hanno chiesto di poter entrare nel mio team perché mi hanno visto come un punto di riferimento, e questo mi rende veramente orgoglioso. Ho un discreto gruppo di giovani fans in giro per il mondo!

motonautica Alex Cremona

Torniamo alle gare. Che tipo di preparazione segui prima di ogni appuntamento sportivo?

Prima c’è una preparazione tecnica per la messa a punto della barca. Importante poi è studiare bene le traiettorie del percorso. Per quanto riguarda la preparazione fisica, faccio un po’ di palestra nel periodo invernale.

Da non perdere:   Gonfiatori e pompe: come fare la scelta giusta

Hai dei riti scaramantici prima di ogni gara?

Due li posso dire. Uno è salire sulla barca da un lato e scendere dall’altro, e sempre con lo stesso piede. Poi prima dello start mi tocco il casco almeno una ventina di volte, per sistemarmi. A dire il vero c’è un’altra cosa: da oltre vent’anni ho due paia di slip, uno per il sabato e l’altro per la domenica, che uso solo in gara.

Chi sono i tuoi idoli?

Il mio idolo è Guido Cappellini, pilota motonautico di F1 con ben dieci titoli mondiali. Oggi, ho la fortuna di collaborare con lui nel suo team in F1 – con il quale abbiamo vinto 2 titoli mondiali in team e 2 come piloti (2017-2018) – dove ho ricoperto il ruolo di radioman del pilota. Un compito di grande responsabilità per gare come queste e dove avere un buon team è determinante per raggiungere dei risultati.

Alex, tu sei molto giovane e guardando il tuo palmares hai dedicato gran parte del tuo tempo alla motonautica. Ti è mancato qualcosa di una vita, per così dire, normale, come gli amici o l’amore?

Quello che faccio è frutto di una scelta fatta in modo consapevole. Viaggiando ho avuto tantissime opportunità, come quella di avere amici sparsi in tutto il mondo. Sono una persona aperta al dialogo e mi piace parlare, se non si è capito (ridiamo), quindi aver un buon rapporto con le persone è una cosa che mi viene naturale. Per quanto riguarda l’amore, mi sono preso i miei spazi.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

Vincere un altro titolo mondiale. Quando smetterò poi vorrei continuare a portare avanti il progetto dell’Academy per giovani piloti. Da qualche anno sono anche istruttore federale e con il mio team organizziamo eventi dedicati a ragazzi dagli 8 ai 16 anni per avvicinarli alla motonautica. Vorrei infatti portare la mia esperienza alle nuove generazioni, una sorta di passaggio di testimone.

Alex ha talento e lo si vede quando corre sul suo idroplano con il numero 46, che non è per emulare Valentino Rossi di cui ha grande stima, ma è il numero che ha ereditato dal pilota sponsorizzato dall’azienda di famiglia al quale aveva promesso di vincere almeno un titolo mondiale.
“Direi che ho mantenuto la promessa. No?”

L’intervista riportata è stata registrata qualche giorno prima della gara dove Alex è rimasto coinvolto in un grave incidente con la sua imbarcazione.
Alex è fuori pericolo ed è tornato già a casa, e tutti noi di HiNelson gli mandiamo i migliori auguri di prontissima guarigione.

Forza Alex!!!!

Palmares di Alex Cremona

2017:
Campione Mondiale categoria O.350

2015:
Campione Mondiale categoria O.350
Vicecampione Italiano categoria O.250

2014:
Campione Italiano categoria O.250

2013:
Campione Europeo categoria F.350

2012:
Vicecampione Mondiale categoria O.350
19° campionato Mondiale categoria F.500

2011:
Vicecampione Mondiale categoria O.350
Campione Europeo categoria F.350
3° campionato Italiano categoria O.250

2010:
Campione Mondiale categoria O.350

2009:
3° campionato Mondiale categoria O.250
Vicecampione Europeo categoria F.350
Vicecampione Italiano categoria O.250

2008:
Campione Mondiale categoria O.350
Campione Mondiale categoria O.250
Campione Europeo categoria F.350
Campione Italiano categoria O.250

2007:
Campione Europeo categoria F.250
Vicecampione Mondiale categoria F.350
Vicecampione Italiano categoria O.250

 

Per seguire Alex Cremona ecco i suoi canali

Sito web : http://www.candb-powerboatracing.com/it/doc-s-26-192-1-alessandro_cremona.aspx

Pagina fb: https://www.facebook.com/alessandrocremonafansclub/

 

 

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Scritto da
Laura Doria
Laura Doria
Mi chiamo Laura Doria e sono nata al mare, quindi raccontare storie ed incontrare i personaggi del mondo della nautica è qualcosa di naturale per me. Perché è sempre un grande privilegio scrivere della passione che punta la prua verso i grandi orizzonti blu.

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