Alcune persone aspettano per anni il momento giusto per acquistare una barca di proprietà. Anni passati a risparmiare per avverare il proprio sogno a vela o a motore, trascorsi a esaminare i diversi modelli, a cercare di capire quale fosse la barca migliore in base alle proprie esigenze e al proprio budget. E così, dopo un lungo periodo dedicato all’analisi dell’acquisto di una barca nuova o usata, corta o lunga, a vela o a motore, con rivestimento in teak o meno e via dicendo… si arriva finalmente all’agognato momento dell’acquisto, all’entrata in possesso della barca. Il problema, però, è che le decisioni non sono affatto finite. No, perché chi compra un’imbarcazione si trova di fronte immediatamente a un secondo scoglio da affrontare, ovvero alla scelta dell’assicurazione per la barca. E questa, va sottolineato, non è quasi mai una decisione facile da prendere, in quanto le variabili possibili sono tantissime. Quale tipo di assicurazione scegliere? Quali clausole inserire? Quale durata impostare? Quale compagnia assicurativa scegliere? Cercare la migliore polizza per la barca da sé, in autonomia, o rivolgersi a un esperto broker? Le questioni sono tante, talvolta davvero troppe. Per questo motivo abbiamo voluto stilare questa guida all’assicurazione barca aggiornata al 2021, per permetterti di affrontare questo passaggio con tutte le informazioni del caso e con un livello d’ansia ridotto al minimo.
Questa guida all’assicurazione per barca, va sottolineato, non è pensata solo per chi compra una barca. Tutti i consigli che si troveranno in questa pagina, infatti, potranno essere utilizzati anche da chi possiede già da anni un’imbarcazione e, al momento del rinnovo, vuol essere certo di non prendere un bidone.
Quali fattori devi prendere in considerazione prima di scegliere la polizza assicurativa per la barca?
Polizza di responsabilità civile o polizza Corpi Yacht: l’ardua scelta dell’assicurazione barca obbligatoria
Prima di capire quale assicurazione barca scegliere per la propria imbarcazione, va sottolineato che il mare – e il lago – non è il Far West: anche tra le onde ci sono parecchie norme da rispettare, tra le quali per l’appunto l’assicurazione obbligatoria. Nello specifico, tutte le barche sono tenute ad avere la Responsabilità Civile verso terzi, ovvero la polizza RC, obbligatoria per le imbarcazioni tanto quanto lo è per le automobili. Qui non si tratta di una scelta facoltativa: la polizza RC deve essere sempre presente. La questione è piuttosto un’altra: ti puoi accontentare della sola e semplice RC barca o vuoi una protezione maggiore? In questo secondo caso esistono le polizze Corpi Yacht, le quali, nelle sue diverse formulazioni, finiscono per essere una sorta di kasko per le barche. Per capire i vantaggi delle polizze Corpi Yacht, però, è necessario capire nello specifico cosa copre – e cosa non copre – la polizza obbligatoria RC per le barche.
Ebbene, l’assicurazione per barche obbligatoria – che costa relativamente poco (a partire dai 70-80 euro per arrivare fino ai 140 euro circa per una normale barca di 10 metri) va a coprire tutti i danni nei confronti di terzi. Il suo prezzo varia principalmente in base ai cavalli del motore, nonché ovviamente in relazione al massimale definito a livello di contratto. Il massimale, in ogni caso, non può essere troppo basso: la legge fissa infatti la soglia minima a 2 milioni e mezzo di euro per danni a persone e a mezzo milione per i danni alle cose. Ma se copre i danni verso terzi, la RC non fa alcunché per tutto il resto. Non è certo un caso se questa polizza risulta insufficiente per l’acquisto di un’imbarcazione in leasing: questi contratti, infatti, prevedono la stipula obbligatoria di una Corpi Yacht.
Con le assicurazioni ‘kasko’ per barche si può navigare tranquilli: si tratta infatti di polizze volte ad assicurare – se non la totalità – gran parte delle parti della barca in tutte le eventualità. Le polizze Corpi Yacht possono essere personalizzate in base alle proprie esigenze, aggiungendo tutte le clausole del caso. Per comodità, le polizze Corpi Yacht vengono divise in tre grandi gruppi, così da riunire i vari livelli di copertura. A partire dal basso si hanno le polizze Corpi C, le quali offrono una copertura minima – ma comunque di molto superiore rispetto alla sola RC barca. Qui sono incluse tutte le clausole di base, le quali comunque non sono poche: si parte infatti dalla copertura della perdita totale della barca fino ad arrivare alla spese di salvataggio e di rimozione del relitto. Le polizze Corpi B costituiscono lo stadio intermedio, e aggiungono alle clausole del gruppo C altre coperture, come i danni parziali da furto e da incendio. Con le polizze Corpi A, a fronte di un pagamento elevato, si ha la certezza di navigare in piena serenità, con la copertura di qualsiasi danno, provocato praticamente da qualsiasi tipo di evento. Come si può immaginare, in tutti questi casi i costi della polizza barca risultano estremamente variabili, da calcolare in base alle coperture inserite, ai cavalli della barca, alle sue dimensioni, al suo valore, all’area di utilizzo e via dicendo.
Va poi chiarito un altro punto importante. Nel mondo nautico esiste come in quello automobilistico la RC obbligatoria. Per quanto riguarda le barche, però, non esiste il concetto del bonus malus. Se dunque per quanto riguarda l’automobile siamo abituati alle classi di merito, con l’automobilista diligente che, anno dopo anno, paga un premio sempre minore, nel mondo nautico non esiste nulla di tutto questo. L’RC barca non prevede classi di merito, con il premio che non aumenta e non diminuisce in relazione alla presenza o assenza di sinistri nautici. Le polizze Corpi possono cambiare in base a sinistri passati, ma non esiste una vera e propria regola che norma queste variazioni.
Assicurazione barca: niente tacito rinnovo
Nel campo della assicurazioni barca è bene sottolineare anche l’assenza del tacito rinnovo. A partire dal 2012, infatti, le compagnie assicurative non esigono più la disdetta della polizza assicurativa, la quale insomma viene disdetta automaticamente a fronte della sua scadenza. Questo va sottolineato perché alcuni portali che hanno parlato dell’assicurazione barca 2019 hanno affermato che, a causa del Ddl concorrenza, il tacito rinnovo sarebbe stato reintrodotto per l’RC auto, e dunque anche per le barche. Bisogna dunque andare a rispolverare il decreto Monti, il quale, per evitare che gli assicurati si vedessero di anno in anno aumentare la polizza senza essere avvisati, stabiliva l’abolizione del tacito rinnovo dell’RC obbligatoria. Per quale motivo questi presupposti dovrebbero essere venuti meno ora, nel 2019? Ed è proprio qui il punto: i presupposti non sono affatto venuti meno, e il tacito rinnovo della Responsabilità civile non è stato reintrodotto. Per il ramo danni, dunque, non è cambiato nulla: è stato piuttosto esteso il divieto di tacito rinnovo sulle polizze accessorie Rc auto non obbligatorie, un cambiamento che, ovviamente, non sconvolge in alcun modo l’universo delle assicurazioni barca.
Ora che abbiamo capito quali sono le tipologie di assicurazioni per barca e che abbiamo precisato l’attuale assenza del tacito rinnovo, possiamo passare a una disamina delle diverse clausole che possono essere inserite nella propria polizza per barca.
Assicurazione barca obbligatoria: le clausole che devi conoscere
Le clausole che possono essere inserite in un’assicurazione per la barca non sono affatto poche. Vale la pena fare una carrellata per capire il significato di ognuna di essere.
Prima di procedere all’analisi della clausole è però il caso di soffermarsi sulla franchigia, ovvero il valore che, in base al contratto, il contraente si troverà comunque a pagare in caso di danni. Questo non è affatto un valore da trascurare: con l’aumentare del rimborso del danno che rimane a carico dell’assicurato diminuisce il premio dell’assicurazione, e viceversa. In alcuni casi la franchigia viene definita relativa, a indicare il fatto che il contratto d’assicurazione in questione non prevede il diritto di risarcimento al di sotto di una specifica cifra; al di sopra di quella soglia, al contrario, il risarcimento è pieno, senza alcun pagamento da parte dell’assicurato. Con una franchigia relativa a 1.000 euro, un danno di 900 euro sarà dunque totalmente a carico dell’assicurato, laddove invece un danno da 1.200 euro sarà coperto totalmente dall’assicurazione.
Passiamo ora all’analisi delle varie coperture. Le assicurazioni Corpi Yacht prevedono tutte quante la copertura per la perdita totale, la quale, va detto, può essere di due tipologie diverse. Si può avere la perdita totale della barca a causa di affondamento, di furto o di sparizione, fenomeni che passano sotto la voce perdita totale ‘effettiva’; e si può invece avere la perdita totale ‘costruttiva’, che indica la perdita metaforica della barca, nel momento in cui i costi per la riparazione di un danno sono superiori al valore commerciale dell’unità. Va precisato, però, che non tutte le polizze Corpi prevedono la copertura per la perdita totale in seguito a furto: questa clausola, infatti, non è compresa nelle polizze del gruppo C.
Una clausola alla quale tutti i naviganti dovrebbero porre la massima attenzione è quella relativa i limiti di navigazione: l’assicurazione della barca, infatti, non è valida – se non esplicitamente affermato – a livello universale. La classica polizza per barca, per esempio, è valida nelle acque del Mediterraneo, il che di conseguenza comporta una mancata copertura assicurativa una volta oltrepassato lo stretto di Gibilterra, o una volta fatta scivolare la barca nello specchio di un lago. Al momento della stipula della polizza, quindi, è importante sapere dove verrà utilizzata effettivamente la barca nel periodo di copertura.
Non conta, del resto, solamente il dove: anche il quando, nelle assicurazioni barca, ha un suo perché. La tipica polizza per la barca ha, come quella dell’automobile, una durata annuale. Molte barche, però, vengono utilizzate solamente durante la stagione estiva, e avrebbe dunque poco senso una copertura di 12 mesi – se il rimessaggio invernale è totalmente sicuro. Ecco dunque che è possibile, in base alla disponibilità della compagnia assicurativa, stipulare una polizza di durata minore.
Non guasta – per non vivere sempre queste operazioni con un livello di ansia altissimo – aggiungere una copertura assicurativa per le delicate operazioni di alaggio e di varo, pur sottolineando che i vari cantieri sono sempre coperti da una polizza.
Altra clausola molto importante è quella della rinuncia all’azione di rivalsa nel caso di incendio, la quale, in caso di incendio della barca in cantiere (o in marina) garantirà che l’assicurazione rinunci fin da subito a cercare di rifarsi sul cantiere (o sulla marina). Perché mai un diportista dovrebbe voler stipulare anche questa clausola? Semplice: molto cantieri non permettono l’ingresso di una barca sprovvista di questa particolare copertura. E ancora, nella top ten delle copertura assicurative per barche da accorpare alle polizze Corpi, dove non presente, è quella della stima accettata, con la quale la compagnia assicurativa ‘accetta’ per l’appunto di elargire una cifra precisa – frutto di una stima meticolosa della barca – in caso di perdita totale, così da non avere brutte sorprese.
Pensando al peggio, poi, una buona polizza assicurativa per barca dovrebbe essere completa dalla copertura totale delle spese di salvataggio e di rimozione del delitto, così da non avere oltre al danno anche la beffa. Chi invece vuole partecipare a delle regate, oltre ad allenarsi e a ottimizzare la propria barca per veleggiare alla massima velocità, dovrebbe anche stipulare un’apposita copertura per le gare.
Bene, abbiamo visto le principali clausole da inserire nell’assicurazione della barca. Non sono poche e, tra una cosa e l’altra, orientarsi tra le varie offerte delle compagnie assicurative non sembra affatto facile. In quali casi affidarsi a un broker assicurativo è una buona idea?
Broker per l’assicurazione barca: sì o no?
Abbiamo visto insieme che, per scegliere l’assicurazione per la propria barca, ci sono davvero parecchie decisioni da prendere, le quali possono avere importanti conseguenze per il futuro dell’imbarcazione e, ovviamente, per quello del proprio conto in banca. Quali sono i vantaggi dell’affidarsi a un broker? Ebbene, servirsi di un broker assicurativo permette di risparmiare parecchio tempo, senza doversi rivolgere in modo autonomo alle varie compagnie – le quali del resto, in certi casi, escludono del tutto la trattativa diretta. Un broker esperto, inoltre, può consigliare al meglio su quali clausole da inserire e quali cancellare, e può arrivare a spuntare un prezzo migliore, grazie al suo notevole potere contrattuale. Va però sottolineato che il broker con un potere contrattuale maggiore è quello con il più alto prestigio e la più lunga esperienza, ed è dunque anche – tendenzialmente – il più costoso. I possessori di imbarcazioni speciali, dai prototipi in poi, non dovrebbero nemmeno prendere in considerazione di cercare un’assicurazione senza un broker, il quale, va detto, può risultare fondamentale per quanto riguarda la gestione dei sinistri.
Incidente in barca: cosa deve fare l’assicurato
Cosa deve fare l’assicurato in caso di incidente nautico? La legge, più precisamente il Codice Civile, con l’articolo 1913, ci dice che l’assicurato deve contattare la propria compagnia assicurativa entro 3 giorni dal sinistro. Questa comunicazione deve essere fatta in tutti i casi, sia nell’eventualità di torto, sia nell’eventualità di incidente causato per colpa altrui, e perfino in assenza di danni seri. La comunicazione deve essere fatta di persona, attraverso una raccomandata o mediante porta elettronica certificata. Questa regola va rispettata sempre: chi attende un risarcimento può infatti vederselo negare proprio per il ritardo nell’effettuare questa comunicazione.
Ma quali sono le informazioni che la compagina assicuratrice deve ricevere insieme alla comunicazione dell’incidente in mare? Di fatto i dati richiesti non sono molto differenti rispetto a quelli che comunicheremmo in caso di incidente stradale. Vanno quindi riportati data, ora, luogo e dinamica dell’incidente. Devono essere riportati dati completi delle polizze assicurative di entrambi (o più) i conducenti coinvolti, in modo da permettere alle compagnie assicurative di mettersi in contatto. Vanno poi elencati tutti i danni conseguenti allo scontro, e in un’altra sezione gli eventuali danni alle persone. Nel caso dell’intervento delle forze dell’ordine è poi necessario riportare questa informazione.
A completare la documentazione, anche nei giorni successivi, potranno arrivare anche preventivi di riparazione, fatture, certificati medici in seguito a eventuali traumi e perizie sanitarie. Con tutti questi documenti, la compagnia assicuratrice potrà inviare un proprio perito per quantificare e verificare i danni.
Ora sei assolutamente pronto per cercare l’assicurazione barca più adatta alle tue esigenze, e sai come comportarti in caso di sinistro!
Assicurazione rc corpi b
Cerco assicurazione rc motore marino più corpi b
Sono armatore di un Natante Vela 1960 Sloop Marconi, in legno do 9,30 mt.
Fin’ora ho stipulato sempre una semplice RCA sul motore di 14 cv fiscali. Per 70 €
Ora che ho rinnovato completamente il Natante, vieti incontrare un Broker per farmi consigliare. Barca è a Venezia. Avete indirizzi?
VORREI ASSICURARE CON RCA UN KETCH 57 PIEDI DEL 1981 ATTUALMENTE A PANAMA , SI PUO’ AVERE GENTILMENTE QUALCHE CONTATTO GRAZIE
Ciao Claudio
purtroppo noi non abbiamo una rete di contatti per questo tipo di richieste,
quello che possiamo consigliarti di fare però è verificare le offerte nel paese di immatricolazione dell’imbarcazione.
Speriamo di esserti stati d’aiuto Team HiNelson
La barca è immatricolata in Italia e pare che non ci siano offerte Italiane.