Avvisatore acustico barca in caso di nebbia: le regole

Come va usato l‘avvisatore acustico in barca in caso di nebbia? Questa è una domanda alla quale non molti diportisti saprebbero rispondere. Anche perché le questioni intorno ai segnalatori acustici non sono poche, in generale. Quando è obbligatorio avere tra le proprie dotazioni di bordo un avvisatore acustico?

E quali sono i dispositivi che possono assolvere a questo obbligo? La gamma dei segnalatori acustici per barca comprende infatti la campana di bordo, il corno da nebbia, gli avvisatori acustici portatili a gas, gli avvisatori in stagno, l’altoparlante e la tromba nautica per barca elettromagnetica ed elettro-pneumatica. Oggi cercheremo di dare una risposta soddisfacente a tutte queste domande, per capire infine come usare l’avvisatore acustico nel migliore dei modi in caso di nebbia.

Le regole per l’avvisatore acustico in barca

Per capire come deve essere usata la tromba per barca, così come i segnalatori acustici in generale, possiamo rivolgerci al Regolamento internazionale per prevenire gli abbordi in mare, ovvero al Colreg del 1972, entrato in vigore a partire dal 1977. La parte che ci interessa è contenuta nell’area D del regolamento, dedicata per l’appunto ai segnali Sonori e Luminosi.

Per quanto riguarda l’obbligo, la regola si trova all’articolo 33, dove si legge che “una nave di lunghezza uguale o superiore a 12 metri deve essere provvista di un fischio e di una campana” mentre l’imbarcazione più piccola non è obbligata in tal senso, ma “deve essere fornita di qualche altro mezzo in grado di produrre un efficace segnale sonoro”. Si capisce quindi che è necessario avere a bordo come minimo una tromba a gas. Ma a cosa ci si riferisce con il termine “fischio”?

Ebbene, il regolamento con tale parola individua “designa qualsiasi dispositivo di segnalazione sonora capace di produrre i suoni prescritti e conformi alle norme”. Nel 1990 sono stati per esempio definiti i criteri obbligatori per gli apparecchi di segnalazione acustica portatili (da sostituire alla campana marina anche per le imbarcazioni al di sopra ai 12 metri), i quali devono avere un’intensità di segnale superiore ai 100 db a un metro di distanza, e devono inoltre essere resistenti alla corrosione marina.

Come usare il segnalatore acustico per la manovra

Il Colreg con la regola 34 definisce quelli che sono i segnali di manovra in condizioni di navigazione normali. Partendo dal presupposto che un suono breve corrisponde a un suono di un secondo e un suono prolungato corrisponde a un segnale acustico di durata compresa tra i 4 e i 6 secondi, si stabilisce che:

  • 1 suono breve significa “sto andando a dritta”
  • 2 suoni brevi significano “sto andando a sinistra”
  • 3 suoni brevi significano “vado indietro”
  • 1 suono prolungato significa “nave che si avvicina a un gomito in canale”
  • 2 suoni prolungati e 1 breve significano “ho intenzione di sorpassare dal lato dritto”
  • 2 suoni prolungati e 2 breve significano “ho intenzione di sorpassare dal lato sinistro”
  • 1 suono prolungato, 1 breve, 1 suono prolungato, 1 breve è la risposta di accettazione del sorpasso
  • 5 suoni brevi significano “ho dubbi in merito alla manovra”
Da non perdere:   La Campana Nautica oggi

Come comportarti in caso di nebbia

Visti i segnali in condizioni normali, vediamo quello che è l’uso dell’avvisatore acustico in condizioni eccezionali, e quindi con visibilità ridotta. Prima, però, cerchiamo di capire come si dovrebbe comportare il diportista in caso di nebbia improvvisa. Immaginiamo, per esempio, di ritrovarci d’un colpo con la barca a vela avvolta dalla nebbia, come potrebbe accadere anche nei mesi estivi e nelle giornata assolate in certi punti delle nostre coste, come accade non di rado fra Marsala e Pantelleria, intorno a Capraia e nei pressi di Ponza. Che fare?

La primissima azione è quella di interrompere la navigazione, rilevando la rotta; la seconda è quella di issare (se non già issato) il riflettore radar, il quale come sappiamo ha il compito di riflettere efficacemente le onde radar. Da quel momento in poi, l’attenzione dovrebbe essere affidata in buona parte all’uso corretto dell’avvisatore acustico, come vedremo tra poco, per poi procedere senza discostamenti nella rotta rilevata all’inizio della nebbia, per non più di 5 minuti: la speranza, al temine di questo periodo, è di essersi lasciati la nebbia alle spalle.

Se così non fosse, si procederà aggiungendo o sottraendo 180 gradi dalla rotta seguita per tornare indietro, fino a trovare una zona di visibilità sufficiente per tornare a navigare in sicurezza. Ma come si usa il segnalatore acustico in questi casi?

L’uso dell’avvisatore acustico con la nebbia

Con la regola 35 il Colreg spiega come usare l’avvisatore acustico in caso di visibilità ridotta. I segnali da emettere, va detto, variano anche tra barca a propulsione meccanica e barca a vela.

  • Una barca a a propulsione meccanica che ha abbrivo è obbligata a emettere un suono prolungato a intermittenza regolare, con intervalli inferiori ai 2 minuti
  • Una barca “a propulsione meccanica in navigazione, con macchine ferme e senza abbrivio” deve invece emettere 2 suoni prolungati con intervallo di due secondi, ripetuti ogni 2 minuti
  • Una barca a vela, che rimorchia, che non governa o in difficoltà di manovra deve invece emettere un suono prolungato e due brevi ripetuti a intervalli massimi di 2 minuti
  • Una barca all’ancora, per segnalare la propria posizione a una barca in arrivo con rischio di collisione, deve emettere un suono breve, uno prolungato e uno breve
  • Una barca all’ancora che desidera segnalare la propria posizione deve “suonare la campana rapidamente per circa 5 secondi”

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.
    • Buongiorno Marco, ci siamo rifatti all’articolo 33 del Colreg, che dice “Una nave di lunghezza uguale o superiore a 12 metri deve essere provvista di un fischio e di una campana; una nave di lunghezza uguale o superiore a 100 metri deve inoltre essere provvista di un gong di suono e timbro tali da non essere confusi con quelli della campana. Il fischio, la campana ed il gong devono conformarsi alle norme dell’Allegato III di questo Regolamento. La campana o il gong o entrambi possono essere rimpiazzati da un altro dispositivo avente rispettivamente le stesse caratteristiche di suono, purche’ sia sempre possibile azionare a mano i segnali prescritti”. Puoi indicarci la norma cui fai riferimento tu, così da integrare l’articolo? Grazie!

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