Anello della canna da pesca rotto: cosa fare

Come cambiare un anello della canna da pesca rotto? Niente paura: questa è un’operazione che, per chi ha un minimo di manualità e un po’ di pazienza, può essere tranquillamente fatta in casa. Anzi, potrebbe persino trasformarsi in un’attività divertente. Vediamo come procedere con la sostituzione dell’anello, senza rovinare la canna da pesca!

Strumenti e prodotti necessari

Per procedere con la sostituzione dell’anello della canna da pesca rotto è necessario avere un ristretto numero di accessori e di prodotti. Si parla principalmente di:

  • un accendino
  • un taglierino
  • nastro biadesivo
  • del filo dal legature
  • vernice oppure colla bicomponente
  • pennellino

Vediamo quindi come procedere alla sostituzione di un anello da canna da pesca rotto o danneggiato!

L’anello della canna da pesca rotto

Va detto che ci sono diverse situazioni in cui un pescatore può avere la necessità di “installare” sulla propria canna da pesca un nuovo anello. Può accedere per esempio nel caso di un acquisto di una canna da pesca nuda, e quindi sprovvista di anelli. Ma di certo il caso più comune è quello in cui ci si trova a dover sostituire un anello rotto. Talvolta il danno è a livello del gambo, che risulta rotto in uno o in più punti; altre volte si ha che fare con un anello che si è sfilato dalla sua sede, e altre volte ancora a dare problemi è la pietra saltata via. In ogni caso, un anello leggermente danneggiato deve essere sostituito immediatamente, per non mettere a rischio il filo da pesca e per non rovinare un’intera uscita.

Partiamo quindi dall’inizio, e vediamo come togliere il vecchio anello danneggiato.

Togliere il vecchio anello

Potremmo avere a che fare con un anello a gambo doppio o a gambo singolo. Il concetto di partenza è sempre il medesimo: per rimuoverlo dovremo andare a togliere tutto il rivestimento del gambo. Può essere utile riscaldare velocemente la zona con l’accendino, così da ammorbidire la vernice e la colla che tengono l’anello saldato alla canna. A questo punto, usando un taglierino, potremo andare a “tagliare” la pellicola e il filo che tengono assicurato il gambo.
Attenzione: per non andare a danneggiare la canna da pesca è consigliabile non usare il taglierino di “punta”, senza quindi rischiare di affondare la lama nel rivestimento della canna. Meglio quindi usarlo orizzontalmente, un po’ come si fa con un coltello quando si sbuccia una mela, così da strappare delicatamente i fili. Insomma, meglio agire con un po’ di pazienza, fino a quando il vecchio anello non sarà completamente libero. Pulita tutta l’area interessata, vediamo come procedere con l’applicazione del nuovo anello.

Cambiare l’anello della canna da pesca rotto

Iniziamo! C’è chi, per aiutarsi in questa operazione, posiziona l’anello sulla canna da pesca utilizzando due gocce di colla a presa rapida, così da poter tenere poi usare entrambe le mani per fissare l’anello con il filo. Può però essere meglio usare un po’ di nastro biadesivo, così da avere la certezza di non usare della colla “aggressiva” che potrebbe danneggiare la canna da pesca.

Da non perdere:   Filo da pesca: scegliere la lenza

Posizionato così in posto stabile l’anello, prendiamo il nostro rocchetto di filo, e iniziamo a fare 5 spire a partire da qualche millimetro sotto al gambo del nuovo anello. In questo modo, dopo alcuni giri, dovremmo poter contare su una legatura fissa, che ci permetterà di fare della tensione giro dopo giro. Continuando a girare il rocchetto intorno alla canna da pesca, saliamo verso il gambo, creando delle spire ben allineate, senza accavallare il filo e senza lasciare dei vuoti. Giro dopo giro, dovremmo arrivare a pochi millimetri dal ponte.

È qui che arriva il passo “che non ci si sarebbe aspettati”. Qui andremo infatti a inserire un semplicissimo “cappio” di filo all’interno delle nostre spire. È più facile di quanto si possa pensare: ci servirà un pezzo di filo da circa 5 centimetri, piegato su sé stesso in due, che verrà posato sul nostro rivestimento di filo, con il cappio verso l’alto (così da avere una U rovesciata). Continuando poi a compiere i nostri giri di filo, oltrepassando anche l’anello, avremo incorporato il cappio, assicurandoci così una pratica chiusura per la nostra legatura. Sorpassato l’anello di qualche millimetro basterà infatti infilare il capo del nostro filo all’interno del cappio e tirare quest’ultimo verso il basso, per “intrappolare” il filo nelle spire precedenti. A questo punto non dovremmo fare altro che tagliare a raso il filo in eccesso.

In caso di anello a doppio ponte, è necessario ripetere l’operazione anche dall’altra parte, fermandosi in entrambi i casi prima del ponte stesso.

Fissare e rifinire

Di fatto la sostituzione dell’anello rotto della canna da pesca può dirsi conclusa. Ora non ci resta da fare altro che fissare il tutto: potremmo farlo usando della semplice vernice oppure, per avere un risultato più stabile nonché esteticamente migliore, potremmo usare della colla bicomponente, per raggiungere così un effetto vetrato simile a quello originale. La colla bicomponente va applicata con un pennellino e con pazienza. Trattandosi di una colla solitamente molto fluida, sarà bene avere la pazienza di ruotare continuamente la canna per i primi minuti, per non farla colare al suolo. A questo punto non si dovrà fare altro che lasciar asciugare la canna, rispettando i tempi di asciugatura indicati dal produttore.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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