Cannes Yachting Festival 2021: cosa ci siamo persi

È passato esattamente un mese dal Cannes Yachting Festival 2021, il salone francese che ormai da tradizione apre le danze del settore nautico. Quest’anno, non serve nemmeno dirlo, l’attesa è stata particolarmente alta, arrivando da un 2020 in cui le grandi kermesse sono state annullate per via del Covid-19. Ne hanno parlato le testate del settore, e ne hanno portato notizia anche le testate più generaliste: qui faremo quindi una veloce sintesi di quello che si è visto al Cannes Yachting Festival 2021, per chi se l’è perso e per chi era distratto.
Il festival ha aperto le porte dal 7 al 12 settembre, schierando circa 600 barche lungo la Promenade de la Croisette: da una parte si trovano le barche a motore, dall’altra le barche a vela, riprendendo una suddivisione inserita a partire dal 2018. I visitatori hanno potuto ammirare piccoli natanti come superyacht, catamarani come monoscafi, per toccare con mano i più importanti trend nel momento nel mondo della nautica da diporto.

I numeri del Cannes Yachting Festival 2021

Quella del 2021 è stata la 44esima edizione del Cannes Yachting Festival, un’edizione speciale per via dello stop generale dell’anno precedente. I numeri sono stati leggermente inferiori rispetto a quelli dell’edizione 2019 (l’ultima realizzata), e anche qui, ovviamente, la pandemia ci ha messo lo zampino. Si parla infatti di 558 espositori e di 610 imbarcazioni in mostra, laddove nel 2019 si parlava di 611 produttori e di 650 modelli. La differenza è stata però tutto sommato minima, con 190 barche presentate in anteprima (una ventina in meno rispetto al 2019). Si è visto dunque uno Cannes Yachting Festival leggermente più ridotto e contenuto rispetto a quello del 2019, ma la differenza non si è certo notata, tanto era la voglia di rivivere eventi di questo tipo e di conoscere i trend del momento della nautica, dopo mesi di relativo silenzio. Questi saloni infatti permettono sempre di fare il punto della situazione su tutte le innovazioni del settore, dagli stili ai layout, dai materiali ai colori, dai motori agli interni, passando da soluzioni di altissima artigianalità e per tecnologie sostenibili all’ultimo grido.

Il ruolo del Covid nelle kermesse nautiche del 2021

Cosa è successo nel periodo di tempo compreso tra la fine dell’estate 2019 e la fine dell’estate del 2021, tra un Cannes Yachting Festival e l’altro? Ebbene, ogni produttore potrebbe dire ovviamente qualcosa di diverso. In generale è stato notata una progressione nel campo del lusso, che è sempre presente ma è meno evidente, meno gridato, verso una sofisticazione più intelligente. Non poteva ovviamente mancare un crescente impegno sul lato della sostenibilità, a tutti i livelli. È poi da annotare la crescita dimensionale e concettuale, in molti casi, delle beach area.
Va peraltro sottolineato che il Covid-19, per il mondo dello yachting, non è stata la batosta che poteva essere. Certo, la catena produttiva è ovviamente rallentata nei mesi più duri del 2020, ma la domanda è cresciuta. A spiegarlo è Alberto Galassi, CEO di Ferretti Group, sulle pagine di Vanity Fair: «I motivi di questo trend sono sostanzialmente due, uno pratico e l’altro psicologico. In un’epoca di restrizioni, noi vendiamo la libertà: sulla barca, infatti, puoi far salire chi vuoi, ti puoi muovere in totale sicurezza, senza preclusioni. Sono come delle isole private, dove ognuno è padrone del proprio tempo». Di più: secondo Galassi il Covid-19 avrebbe sottolineato «quanto sia fragile la vita» e per questo motivo ciascuno «secondo le proprie possibilità, ha accelerato verso la realizzazione del suo sogno, smettendo di rimandare al futuro: c’è chi ha comprato la villa al mare, chi un orologio, chi un’auto, chi uno yacht, e così via».

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2021, l’anno dei catamarani a Cannes

I catamarani esposti al Cannes Yachting Festival 2021 sono stati 50, 6 in più rispetto al 2019. Tanto è bastato per portare molti osservatori a dipingere questa edizione come quella dei catamarani, spinti dal numero, dalle dimensioni e dall’attenzione che queste imbarcazioni sanno attirare. Ecco che allora i visitatori hanno potuto ammirare i teutonici Privilege, incarnati nele novità del 510 e del 580, e i già visti 40 e 46 di Nautitech, in attesa del nuovo 44 open, per non parlare degli arcinoti catamarani Dufour, Fountaine Pajot e Lagoon.

Cosa si è visto al Cannes Yachting Festival 2021

Non è possibile sintetizzare l’impressione esercitata da 600 barche. Chi era alla ricerca dell’eleganza degli yacht a vela è rimasto sicuramente conquistato dall’Ice 70 dei cantieri Ice Yachts, compromesso di altissima qualità tra stile classico e moderno, tra teak e cuoio naturali. È stato impossibile non restare sorpresi di fronte allo yacht di 38 metri Azimut Grande Trideck, forte di ben 4 ponti, oppure di fronte alla magnifica prua vetrata alta quasi 5 metri del Wally Hybrid Yacht. Indubbiamente, il Festival di Cannes è stato ancora una volta un grande inizio di stagione per le kermesse nautiche.

 

(Immagine in evidenza ©Yachting Festival Cannes — Abracadabra Studios)

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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