Ecco gli argomenti principali relativi a come funziona un leasing
- Leasing: una definizione generale
- Come funziona un leasing?
- I vantaggi del leasing nautico
- I dettagli del contratto di leasing per la barca
- I principi del leasing italiano
- Contratti di leasing nautico: non solo barche nuove
- Dove richiedere un leasing nautico?
- I costi del leasing nautico
- I documenti necessari per il contratto di leasing nautico
- Come sta andando il leasing nautico nel 2021?
Come si fa a comprare una barca? E non parliamo di un piccolo gommone da usare al lago, né di una bagnarola a remi da due metri. Parliamo di imbarcazioni da diporto a vela o a motore, o persino di mega yacht: chi può permettersi di acquistare barche di questo tipo con una soluzione cash? Poche, pochissime persone. Anche potendo, del resto, per molti versi la soluzione cash non è la migliore delle opzioni. Certo, pagando tutto e subito è possibile spuntare degli importanti sconti a livello del cantiere, ma a chi conviene sborsare di colpo delle somme di denaro esorbitanti, trasformando drasticamente il proprio bilancio? Non è un caso se molte persone ricorrono allo strumento del leasing nautico per acquistare la propria barca. Ma come funziona il leasing nautico, nel concreto? Quali sono i vantaggi, e quali, invece, gli svantaggi?
Leasing: una definizione generale
Prima di dedicarci alla spiegazione del leasing nautico è forse il caso di fare un passo indietro, e spiegare cos’è tecnicamente il leasing in linea generale. Si tratta di fatto di un contratto di locazione finanziaria, attraverso la stipula del quale una società di leasing – chiamata anche concedente – metta a disposizione di un cliente – utilizzatore – un bene. Può essere oggetto di un contratto di leasing sia un bene immobile che un bene mobile, come tipicamente un’automobile o una barca. Il tutto avviene attraverso il pagamento di un canone periodico, il quale può essere mensile, bimestrale, trimestrale o persino semestrale.
Non esiste certo un’unica tipologia di leasing. Va però sottolineato che tutte quante (o quasi) rispondono a delle caratteristiche comuni. Per prima cosa, c’è la particolarità del primo canone, e quindi del primo versamento. Questo è infatti più corposo degli altri canoni successivi – tanto da essere chiamato ‘maxi canone‘ o ‘maxi rata’– per ridurre al minimo i rischi per la società di leasing, la quale dunque trova nel primo canone una sorta di indennizzo (l’unica forma di leasing che non prevede il maxi canone è quello definito a canone costante). Altra peculiarità del contratto di leasing è l’esistenza, al suo termine, dell’opzione di acquisto. Al pagamento dei tutti i canoni periodici, infatti, l’utilizzatore ha la possibilità di riscattare e quindi di acquistare il bene mobile o immobile utilizzato. È questo, in estrema sintesi, il funzionamento di un normale contratto di leasing. Ma come funziona, invece, il leasing nautico?
Come funziona un leasing?
Non una soluzione cash, non un mutuo, non un semplice noleggio: il leasing nautico è una particolare formula contrattuale che permette di diventare titolari di una barca senza alcuni degli ostacoli tipici delle altre soluzioni. In questo senso, questo speciale contratto di locazione nautica è uno strumento da non perdere sia per i semplici amanti del mare che sognano di acquistare una barca, sia per le aziende che abbisognano di un’imbarcazione per la loro attività, ma che non vogliono danneggiare il proprio bilancio aziendale.
Il leasing nautico è messo in essere da una società di leasing, la quale procede all’acquisto dell’imbarcazione desiderata dal proprio pubblico – il quale può essere costituito sia da persone fisiche che da persone giuridiche – nonché alla sua immatricolazione e alla sua intestazione, per poi cederla in utilizzo al richiedente dietro il pagamento di un canone periodico predeterminato.
Come si può capire, dunque, nel leasing nautico – perlomeno fino all’opzione finale di riscatto – l’unità di diporto resta di proprietà della società di leasing, la quale così, essendo a tutti gli effetti la titolare della barca, ha ottime probabilità di vedersi pagare quanto dovuto dall’utilizzatore.
A quest’ultimo, va detto, non viene ceduto solo l’utilizzo della barca, ma anche tutti i benefici e quindi i rischi relativi al mezzo nautico.
I vantaggi del leasing nautico
Ma per quale motivo, dunque, si dovrebbe optare per questa tipologia di locazione nautica? Quali sono i vantaggi del leasing nautico? Bisogna capire come funziona il leasing nautico. Per prima cosa, ovviamente, va considerata la possibilità di acquistare una barca attraverso dei pagamenti dilazionati nel tempo, così da non intaccare in modo drastico il proprio capitale. Un altro beneficio garantito dal leasing nautico è quello relativo alle tempistiche, con la possibilità di fruire del bene in pochissimo tempo, subito dopo il pagamento del primo canone di locazione, con la società di leasing a occuparsi dell’immatricolazione. C’è poi da sottolineare un significativo risparmio sull’Iva, attraverso delle agevolazioni notevoli, soprattutto per le barche più lunghe. Va infatti sottolineato che, secondo il Fisco Italiano, le barche più grosse e più potenti sono destinate a trascorrere più tempo al di fuori delle acque territoriali dell’Unione Europea, e per questo motivo – rifacendosi alla Finanziaria del 2000 – devono essere assoggettate all’Iva in misura minore, essendo in buona parte utilizzate fuori dall’Unione, a prescindere dal domicilio o dalle residenza del committente. Va poi detto che, in molti casi, acquistare una barca con un contratto di leasing significa essere affiancati al momento dell’acquisto, con un consulente pronto a valutare il prezzo e le condizioni di vendita, e pronto a verificare che tutto sia in perfetta regola.
I dettagli del contratto di leasing per la barca
Il contratto di leasing nautico, per essere tale, deve prevedere la clausola di riscatto al termine del pagamento dei canoni periodici. Ma non è tutto qui: in tale contratto deve essere mostrato chiaramente anche il costo complessivo del mezzo nautico, e quindi l’ammontare che l’utilizzatore dovrà corrispondere alla società di leasing al termine del contratto, con la differenza rispetto ai canoni di locazione già elargiti.
Il leasing nautico, insomma, è un particolare contratto di finanziamento, che dà a chi lo sottoscrive la possibilità di disporre liberamente e per qualunque utilizzo della barca della società di leasing. Si tratta, visto superficialmente, di un semplice contratto di locazione: a renderlo particolare è per l’appunto la clausola finale che permette il riscatto del bene, attraverso il pagamento – in un’unica soluzione, attraverso un prestito o mediante un mutuo – della quota residua. I mesi e gli anni di locazione precedente, da questo punto di vista, possono essere visti come un lungo ammortamento, con delle grosse garanzie di accettazione in caso di richiesta di mutuo, oppure eventualmente di prestito.
La durata del contratto di leasing nautico può ovviamente variare in base al costo della barca e alle disponibilità dell’utilizzatore. Va però sottolineato che, in linea di massima, un contratto può durare tra i 3 e i 10 anni, con la possibilità di finanziare fino alla metà del costo complessivo della barca.
I principi del leasing italiano
Per anni il leasing nautico italiano è stato contrapposto a quello francese, il quale è per molti versi differente. L’esame del caso francese, del resto, ci permette di capire e di sottolineare quelle che sono le peculiarità del leasing nautico praticato nel nostro Paese. Le variabili da tenere in considerazione, nel nostro caso, sono tre, ovvero l’anticipo da parte dell’utilizzatore, la durata del contratto di leasing e, come abbiamo visto, la lunghezza dell’imbarcazione. Per limitare gli interessi sui canoni e la durata stessa del contratto, nonché per ridurre per quanto possibile l’entità del riscatto finale, all’utilizzatore conviene ovviamente anticipare il più possibile, partendo dal presupposto che il riscatto finale non è soggetto a nessuna riduzione dell’Iva. Ed è qui che entra in gioco la terza variabile, peculiarità tutta italiana che fa riferimento alla lunghezza della barca. Ne risulta che, a parità di prezzo, una barca più lunga – se acquistata attraverso un contratto di leasing nautico – risulta più conveniente. Una barca a motore lunga 12 metri può ambire a un risparmio Iva dell’8%, un’unità a vela tra i 20 e i 24 metri a un risparmio del 12%, che arriva al 14% per le unità a vela o a motore più lunghe di 24 metri. Nel leasing francese, invece, succede praticamente il contrario, con le barche più piccole a essere più convenienti: a godere di agevolazioni Iva importanti Oltralpe, infatti, sono le barche al di sotto dei 10 metri.
Contratti di leasing nautico: non solo barche nuove
Il leasing nautico è la soluzione perfetta per tutte quelle persone che vogliono acquistare una barca senza intaccare il proprio capitale. Questo vale, va sottolineato, anche per le barche usate. Proprio così: anche chi vuole acquistare una barca usata può godere delle agevolazioni fiscali previste dal contratto del leasing. Sono tre, nello specifico, le ‘tipologie’ di barca che si possono acquistare con questa soluzione: parliamo di barche nuove, di barche in costruzione e di barche usate. In realtà esiste anche un quarto caso, del tutto particolare ma niente affatto raro, che prevede il subentro in un contratto di leasing già esistente. In questa eventualità il subentrante può discutere la durata del contratto, il quale può essere reso più lungo nel tempo o anche più breve, modificando di conseguenza i canoni periodici.
Dove richiedere un leasing nautico?
Di certo non è possibile stipulare un contratto di leasing nautico nel tabacchino sotto casa. Sono però tante le società che offrono questo servizio: parliamo di società specializzate nel leasing – alcune delle quali proprio in quello nautico – e di enti di credito che, tra le altre cose, offrono anche questo particolare tipo di finanziamento. Tra i nomi più famosi citiamo per esempio BNL, Unicredit, Banca Sella, Banco di Sardegna e via dicendo. Ogni società, del resto, presenta delle caratteristiche differenti: in alcuni casi il leasing può essere fatto solo per transazioni al di sotto e al di sopra di limiti predeterminati; in alcuni casi, invece, i contratti possono essere fatti solo per delle barche nuove o in costruzione; altre volte ancora, alla sottoscrizione del contratto si accompagna quella di polizze assicurative relative alla copertura dei danni sul mezzo e sul decesso dell’utilizzatore.
I costi del leasing nautico
Ma quanto costa il leasing nautico? Sicuramente chi sta decidendo tra una soluzione cash, tra un mutuo e un contratto di leasing, oltre a voler comprendere come funziona quest’ultima soluzione, vuole capire anche quali sono i costi che questa comporta. Tutto è ovviamente relativo, e per capire quanto è costoso il leasing nautico può dunque essere utile tenere come punto di riferimento il costo di un mutuo. In questo caso ci sono tutte le spese relative al notaio, all’avvio della pratica, per non parlare delle imposte. Per avviare un mutuo, inoltre, è necessario essere in possesso – e quindi versare – almeno il 20 o 30% del prezzo complessivo.
Da questo punto di vista, dunque, non si può che convenire che i costi del leasing nautico non sono alti, soprattutto considerando il fatto che le tempistiche per entrare in possesso dell’imbarcazione sono ridotte al minimo. A tutto questo, ovviamente, si sommano le agevolazioni fiscali di cui abbiamo parlato sopra, le quali non si applicano però – lo evidenziamo ancora una volta – sulla somma relativa al riscatto finale. L’Iva andrà calcolata in base all’utilizzo della barca nelle acque territoriali ed extraterritoriali, e quindi, di fatto, in base alla lunghezza della barca.
I documenti necessari per il contratto di leasing nautico
Abbiamo dunque visto cos’è, come funziona, quali sono i suoi vantaggi, dove richiederlo e quanto costa. Adesso che hai un’idea piuttosto precisa sul leasing nautico, non ti resta che sapere quali sono i documenti necessari che vanno obbligatoriamente allegati alla domanda per richiedere il contratto di leasing. Parliamo dunque di:
- la fotocopia della carta d’identità;
- il codice fiscale;
- la fotocopia delle ultime due dichiarazioni dei redditi;
- la valutazione del patrimonio immobiliare;
- la valutazione dell’investimento in titoli;
- i riferimenti bancari;
- la certificazione di residenza;
- i riferimenti degli eventuali garanti;
- il preventivo di spesa completo delle caratteristiche e delle condizioni dell’imbarcazione per cui si
- richiede il leasing nautico, nonché dei termini e delle modalità di consegna;
- per le imbarcazioni usate, l’estratto del RID, la fattura dell’acquisto originario e la licenza di navigazione;
Come sta andando il leasing nautico (aggiornamento del 2021)
Chiudiamo questo lungo e interessante articolo sul leasing nautico con alcuni aggiornamenti sul leasing nautico nel 2021. Partiamo da un presupposto fondamentale: il mercato del leasing nautico è cresciuto grandemente negli ultimi anni, con i nuovi finanziamenti che sono cresciuti del 280% nel periodo compreso tra il 2013 e il 2019. Persino nel 2020, stando ai dati di Confindustria Nautica, nonostante le mille difficoltà dell’emergenza sanitaria, il leasing delle barche ha segnato un trend positivo, con una crescita complessiva del 21,9% dei contratti stipulati; più nello specifico, la crescita del leasing nella sola nautica da diporto è stata pari al 19% nell’anno appena trascorso.
Per quanto riguarda le regole effettive dei pagamenti dovuti con un contratto di leasing, è da sottolineare che, nel 2021, il panorama non risulta chiarissimo, soprattutto per il calcolo del leasing nautco. A confondere le acque, se così si può dire, è stato un intervento dell’Agenzia delle Entrate nel novembre del 2020. L’Agenzia, in risposta a una procedura di infrazione comminata all’Italia dall’Unione Europea, ha infatti emanato un provvedimento definito da più parti contradditorio. In questa risposta si dice infatti che, se si desidera usufruire delle agevolazioni Iva del leasing nautico, è necessario che il responsabile del contratto (che è colui che effettivamente usa la barca) dimostri di aver navigato al di fuori delle acque comunitarie. Le prove richieste sarebbero “i dati dell’ A.I.S. se in uso; due fotografie digitali del punto nave per ogni settimana di navigazione; la documentazione comprovante l’ormeggio dell’unità da diporto al di fuori dell’Unione; la documentazione di acquisti di beni e servizi relativi all’utilizzo dell’unità presso esercizi commerciali ubicati al di fuori dell’Unione”. Questa richiesta, perlomeno, è da considerarsi in vigore per i soli contratti stipulati dopo il 30 ottobre 2020! Interpretando letteralmente la norma si capisce che, di fatto, a patto di fornire le prove richieste, la normativa relativa all’Iva del leasing nautico resta la medesima.
Bene, ora non ti resta che scegliere l’imbarcazione che meglio si adatta alle tue esigenze e al tuo budget, per poi metterti in contatto con la società in grado di offrirti il miglior contratto di leasing nautico. E per qualsiasi accessorio nautico dovessi avere bisogno sulla tua nuova barca, passa sul nostro e-commerce: su HiNelson trovi i migliori prodotti per la nautica!
buongiorno
vorrei evidenziare che la durata di un contratto di leasing è a discrezione , ma la durata minima consigliata dalla Agenzia delle Entrate per beneficiare delle agevolazioni IVA è di 4 anni con importo di maxicanone anticipato massimo 40 % del costo dell’imbarcazione al netto di IVA .
Vedasi anche VADEMECUM NAUTICA DA DIPORTO pubblicato da ASSILEA .
Cordiali saluti
Buongiorno Stefano, grazie della preziosa e puntuale precisazione.