Legare ami può sembrare una banalità, ma come ogni pescatore con un minimo di esperienza sa risulta invece essere molto importante.
Un nodo fatto male, infatti, può portare alla rottura della lenza proprio nel momento decisivo della cattura e lasciare scappare la preda in un istante.
Per evitare queste situazioni spiacevoli e frustranti, vediamo di imparare come realizzare al meglio questo nodo, o di ripassare i fondamentali. Repetita Iuvant!
Come si lega l’amo? Spieghiamo la procedura per gli ami a paletta.
Il processo è abbastanza semplice, Ogni nodo tra amo a paletta e lenza che possa definirsi “buono” inizia tagliando un pezzo di filo sufficientemente lungo per creare un’asola circolare, da far passare lungo il gambo dell’amo fino alla base della paletta.
Tenendo fermo l’amo con una mano, si usa l’altra per far girare verso l’interno le spire del filo per cinque, sei o sette volte per poi tirare il filo in eccesso con la mano rimasta libera (si può anche utilizzare una pinza).
A questo punto, senza forzare troppo il filo, si può stringere il nodo con calma e lentamente, tirando il capo della lenza e l’amo rispettivamente con le mani sinistra e destra.
Ora basta tagliare il filo rimasto in eccesso e, per sicurezza, lasciare un millimetro utile di materiale per stringere nuovamente il nodo se la tensione dovesse calare.
Più facile a farsi che a dirsi, ma per fortuna i video possono darci una mano!
Nodi per legare l’amo a occhiello
Abbiamo parlato dell’amo a paletta: che ne è invece di quello a occhiello? Esistono molti nodi diversi che possono essere utilizzati per legare un amo di questo tipo, ma il nodo più comune ed efficace è il nodo Palomar. Questo nodo è semplice da realizzare e fornisce una forte tenuta che manterrà l’esca saldamente attaccata all’amo in modo sicuro. Per eseguire un nodo Palomar, si inizia a infilare il filo nell’occhiello dell’amo e poi si raddoppiarlo in modo da ottenere un’ansa di filo. Quindi, si prende l’estremità della lenza e la si fa passare attraverso l’occhiello, intorno al gambo dell’amo e poi di nuovo attraverso l’occhiello. Per concludere, basta Bagnare il filo e tirarlo con delicatezza per fissare il nodo.
Che filo usare per legare un amo da pesca
La verità è che non ci sono grosse differenze o preferenze, dipende semplicemente dal tipo di tecnica o di preda che si decide di puntare. Il filo in fluorocarbon ha pregi e difetti rispetto alla lenza in nylon, Per capire quale scegliere considerando tutti gli aspetti collegati, dai pure un’occhiata a questo articolo sulle varie tipologie di filo da pesca.