Come Prepararsi a Vivere in Barca – HiNelson Vivere in barca

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Nel video di presentazione di questa nuova WebSeries completamente incentrata sul “Vivere in Barca” ho anticipato molti degli argomenti di cui parleremo nel corso delle prossime puntate.

Oggi voglio cominciare parlando proprio del perchè decidere di voler andare a vivere in barca. Spesso questa scelta riguarda un periodo di tempo limitato, ad esempio una settimana, un mese o un’estate. Raramente la decisione di andare a “vivere in barca” è permanente, anche se a volte può capitare.

Personalmente vivo in barca dal 2017 e sono ancora assolutamente convinto della scelta che, insieme alla mia famiglia, abbiamo fatto. In questi episodi cercherò di mettere a tua disposizione tutta l’esperienza che ho potuto fare in questi anni di vita a bordo.

La prima cosa di cui rendersi conto è che vivere a bordo è differente dal fare una vacanza in barca. Eh si, perchè nel primo caso la barca è da considerare una casa galleggiante a tutti gli effetti. Dovrai quindi considerare tutti gli aspetti pratici e filosofici che questa decisione comporta mentre nel secondo caso, la vacanza in barca, è più come prendere una casa vacanza in affitto, non dovrai preoccuparti di nulla tranne che del meteo.

Devi sapere che passare molto tempo su una barca significa stare di più alla fonda o in porto che in navigazione e che quindi dovrai attrezzarti di conseguenza.

Come vedi esiste una profonda differenza fra queste due realtà. Vedremo quindi come trasformare la nostra barca in una casa accogliente ma anche adatta a navigazioni più o meno lunghe.

Oltre all’aspetto pratico del Vivere in Barca prenderemo in considerazione anche l’aspetto psicologico completamente differente che una decisione del genere comporta. Senza dubbio la vita in barca ha moltissimi pregi fra cui il poter stare a contatto con la natura, il sentirsi più vicini alle proprie esigenze ed avere maggior tempo da poter dedicare alla scoperta di se stessi. Ma ha anche molti lati negativi come ad esempio l’umidità in inverno, lo spazio ridotto in cui passeremo la maggior parte del tempo o i costi di manutenzione. Vivere in Barca richiede sicuramente una buona capacità di adattamento che nel breve cambierà la tua mentalità.

1. Informati

Ma qual’è in realtà la prima cosa da fare per andare a vivere in barca? La prima cosa è informarsi il più possibile! La decisione appena presa comporta centinaia di variabili non prevedibili e quindi dovrai possedere più conoscenze specifiche quali ad esempio nozioni sul motore, impianti elettrici ed idraulici, rigging e vele, navigazione, pronto soccorso e molto altro.

Inoltre se hai intenzione di occuparti da solo della manutenzione ordinaria e straordinaria della tua barca devi sapere che le informazioni che dovrai raccogliere saranno moltissime, da coem funziona un pannello solare a come fare la distribuzione al motore, dalle vernici antivegetative adatte al tuo scafo fino a cosa usare per pulire e sanificare i serbatoi dell’acqua.

Dotati e divora tutti i manuali nautici di cui riesci ad entrare in possesso. A questo punto voglio spezzare una lancia in favore del nostro Blog su cui potrai trovare più di 400 articoli dedicati al mondo della nautica la maggior parte dei quali dedicati alla manutenzione della tua barca. Esso rappresenta la controparte scritta di HiNelson Academy, il nostro canale Youtube sul quale potrai trovare molti video di manutenzione barca e affini che ti accompagneranno passo passo dall’inizio alla fine di un lavoro.

La mia paura iniziale era proprio questa, il non avere valide basi per poter decidere di fare un passo del genere. Per questo documentati il più possibile e, anche se l’imprevisto è sempre dietro l’angolo c’è un detto fra i live aboard che recita “Se aspetti che la tua barca sia completamente pronta a lasciare il porto non salperai mai”. E questo è indicativo di ciò che ti dovrai aspettare. Preparati sempre per affrontare al meglio il 99% delle situazioni che potrebbe capitarti di incontrare. Rischio si ma calcolato.

2. Patente/Licenza Abilitazione VHF

Se sei italiano, batti bandiera italiana e dando per assodato che vuoi navigare oltre le 6 miglia hai necessariamente bisogno della Patente Nautica. Esistono diverse tipologie di Patente ma ti consiglio di puntare sulla licenza oltre le 12 miglia. Una volta ottenuta sarai abilitato a portare imbarcazioni fino a 24 metri oltre le 12 Miglia dalle coste italiane. Ti dico che hai bisogno di questa patente perchè faccio conto che la lunghezza di una barca atta a vivere a bordo e la sua motorizzazione superino i limiti imposti dalle leggi italiane per la guida senza patente.

Su ogni barca abbiamo un VHF. La legge italiana equipara questi apparecchi a vere e proprie stazioni radio. Quindi in aggiunta alla patente avrai necessità di richiedere il rilascio della licenza governativa per l’esercizio di stazione radioelettrica installata a bordo facendo apposita domanda al MISE.

Potrai ottenere la patente e la licenza in due modi, studiando da solo e dando l’esame privatamente oppure appoggiandoti ad una delle tante scuole di vela valide presenti in Italia.

3. Corsi Vela

Sappi che la Patente Nautica può darti solamente delle basi teoriche su quello che è andare in barca, ma, al pari della patente di guida delle automobili non ti insegnerà a portare realmente una barca in mare. Basandoti sulla tua esperienza saprai se ti è necessario frequentare un corso di navigazione a vela che possa darti delle solide basi. Detto questo sappi che, se non hai velleità corsaiole, andare a vela è abbastanza facile, l’umanità lo fa da migliaia di anni. La cosa più difficile è capire il mare tramite i suoi colori, le sue increspature, le nuvole e molte altre sfumature. Quindi sotto con l’esperienza cosicché quando ti troverai in difficoltà saprai come reagire tempestivamente e nella maniera migliore.

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La sicurezza prima di tutto. Assicurati di avere sempre indosso il giubbetto di salvataggio [ps_product_list id_product= 2648]

4. Crociere Lunghe

Sia che tu possieda già una barca o che ne stia cercando una, e qui posso anticipare l’argomento del prossimo video in cui parleremo di come acquistare una barca e quali sono i suoi costi iniziali, ordinari e straordinari, posso consigliarti senza tema di sbagliare di iniziare con piccole crociere per capire le tue reazioni allo stare in mare per più giorni. Due, tre giorni non di più. Perchè voler passare del tempo in barca è assolutamente meraviglioso ma se al primo accenno di onda stai male da meraviglioso a terribile è questione di minuti. Quindi sperimenta.

Quando ti sarai abituato alla vita in barca con i suoi tempi, la cucina in movimento, i turni di guardia, il cambiare paesaggio costantemente e tante altre meravigliose qualità allora sarai pronto per crociere sempre più lunghe e magari a degli spostamenti puri di imbarcazioni in diversi mari del mondo. Su internet si trovano sempre annunci di armatori che necessitano equipaggio.

5. Lavora sulla tua Barca

Eh già! Lavorare sulla tua barca è fondamentale. Più metti mano e meglio è. Dovrai arrivare a conoscere tutto, ma proprio tutto le parti da cui è composta. La regola è che se la barca ti sembra a posto vuol dire che non hai ancora scoperto dov’è il prossimo guasto. Posso dire senza tema di sbagliare che sulla barca c’è sempre da fare, che sia controllare lo stato di un’apparecchiatura piuttosto che sostituire un bozzello o cambiare la guarnizione di un bagno.

Ti racconto una storia.

In navigazione di fronte a Salamina sento un rumore nuovo che proviene dallo scarico del motore. Mi sporgo e vedo che non esce acqua. Allarmato scendo e apro il vano per capire cosa succede e vedo che il circuito di raffredamento non pompa acqua. Apriamo le vele dato che fortunamente nel frattempo si è alzata una brezzetta. Faccio rotta verso il mare aperto e scendo a capire cosa si è rotto. Brevemente la flangia di metallo della pompa dell’acqua si era rotta e quindi girava a vuoto. Con una piattina di alluminio ho potuto creare una riparazione di emergenza per poter effettuare le manovre necessarie per ormeggiare al porto di Salamina e sostituire la parte danneggiata. La morale è che se non mi fossi accorto del rumore differente del motore o se non avessi saputo come comportarmi probabilmente avrei bruciato il propulsore ed un piccolo danno da 100 euro si sarebbe trasformato in un grosso danno da 6000 euro.

Quindi è necessario conoscere la propria barca meglio di se stessi! Dedicati in primis ai lavori più importanti quali quelli relativi alla sicurezza dato che prima di fare grandi upgrade dovrai necessariamente passare del tempo in barca. Tante delle cose che credi indispensabili all’inizio di questo viaggio saranno in realtà superflue e viceversa. Soprattutto dovrai dedicare particolare attenzione all’indipendenza energetica della tua barca… ma di questo ne parleremo in un’altra puntata.

Eccoci alla fine del nostro primo episodio di Vivere in Barca. Ti ricordo che data una scelta così personale queste che ho appena descritto sono linee guida e che come tali devono essere prese. Ognuno di noi avrà differenti livelli di manualità, di esperienza e di preparazione in generale.

Proprio per questo voglio considerare Vivere in Barca come un grande spazio di condivisione. Sentiti libero di aggiungere le tue domande, i tuoi suggerimenti o la tua storia nei commenti.

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