Come scegliere la muta da sub?

Come scegliere la muta da sub? Ebbene, i fattori da tenere in considerazione sono tanti. Prima di tutto bisogna pensare ovviamente al tipo di attività subacquea che si andrà a fare. Le mute stagne sono per esempio pensate per chi si immerge con le bombole, mentre le mute umide, oltre a non essere monopezzo, sono destinate a chi pratica la pesca in apnea, e quindi senza bombole.

Perché la muta è necessaria

Chi si avvicina a questo mondo potrebbe domandarsi per quale motivo la muta sia necessaria, anche nel momento in cui ci si immerge in acque non particolarmente fredde. Ebbene, va detto che immergersi in un’acqua con una temperatura di 22 gradi è già di per sé sufficiente per avere freddo in breve tempo: dopo alcuni minuti si avrà freddo, dopo oltre mezzora di immersioni si potrà iniziare a battere i denti. Il motivo è semplice e subito detto: in acqua la dispersione di calore del nostro corpo è molto più veloce rispetto a quanto avviene a contatto con l’aria. Da qui dunque la necessità di indossare una muta, per avere un’efficace barriera termica.

Il materiale della muta da sub

Scegliere la muta da sub significa anche scegliere il materiale, o meglio, la tipologia di tessuto. Il tessuto utilizzato, di base, è infatti sempre lo stesso: parliamo infatti sempre e comunque del neoprene, ed eventualmente di nylon nel caso di talune mute stagne. Che cosa è il neoprene? Si tratta di una particolare gomma sintetica che, pur mantenendo una certa leggerezza e un alto livello di comfort, assicura un elevato isolamento termico. La caratteristica peculiare del neoprene è il fatto di contenere delle micro bolle di gas, le quali per l’appunto creano una barriera tra la temperatura esterna e quella interna. Per capire quanto seguirà, relativamente alla distinzione tra neoprene spaccato e foderato, può essere utile sapere che per realizzare il tessuto si parte da una massa di gomma sintetica, la quale viene poi tagliata in fogli sottili utilizzando un’apposita lama industriale. Vista la presenza delle bolle di gas, la superficie che ne risulta è porosa, a nido d’ape: lo “spaccato”, per l’appunto.

Come scegliere la muta da sub: neoprene spaccato o foderato

A cambiare, non è quindi tanto il materiale di partenza, che resta sempre il neoprene, quanto invece il modo in cui questi fogli di neoprene vengono lavorati e confezionati per comporre il tessuto finale. In certi casi il tessuto risultante viene infatti foderato, usando del jersey e della lycra, su un solo lato oppure su entrambi i lati. In altri casi invece viene scottata una delle due superfici, ovvero quella interna, per renderla liscia, senza ricorrere a una foderatura. Come scegliere tra le diverse tipologie? Ebbene, in linea di massima possiamo dire che il neoprene foderato è più resistente e più facile da indossare, ed è quindi consigliato solitamente per chi non vuole fare troppa attenzione durante la vestizione, e in generale per chi si avvicina per le prime volte al mondo delle immersioni; il neoprene spaccato è invece più delicato, in particolar modo durante la vestizione, che deve essere affrontata con molta attenzione. Il vantaggio è però quello di avere un tessuto più aderente, per avere maggiore protezione termica e più comfort nei movimenti. Occhio: le mute in neoprene spaccato devono essere indossate da bagnate, usando del sapone per farle scivolare sulla pelle!

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Lo spessore del tessuto

Come selezionare lo spessore della muta per fare immersioni o per fare pesca subacquea? Come anticipato, anche il modo in cui viene confezionata la muta influenza in modo concreto il livello di isolamento termico garantito. Lo spessore, però, è il dato principale da prendere in considerazione. Il linea di massima, chi si dedica alla pesca subacquea in acque calde, e quindi con temperature superiore ai 24 gradi, potrà accontentarsi di vestire una muta con 3 millimetri di spessore, così da non compromettere in nessun modo la libertà di movimento. Lo spessore della muta deve invece aumentare al diminuire delle temperature dell’acqua. Tra i 18 e i 24 gradi ci si orienterà verso modelli da 5 millimetri, mentre al di sotto dei 18 gradi sarà necessario vestire con tute più spesse: solitamente tra i 10 e i 18 gradi si usano mute pensate espressamente per le acque fredde, e quindi con un spessore di 7 millimetri.

I rinforzi per la muta da sub

A completare le muta ci sono anche i rinforzi, ovvero degli strati di tessuto resistente cucito lì dove c’è maggiore abrasione. Solitamente vengono privilegiati i rinforzi sui gomiti e sulle ginocchia, nonché a livello dello sterno.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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