Come vendere una barca in tempi rapidi, senza troppo stress, senza rimetterci, senza pentirsi, senza rovinare giornate, settimane e mesi della propria vita? Ebbene, la vendita della propria barca può essere vissuta con un ampio mix di emozioni. C’è chi vende la propria “vecchia” barca per concedersi un’imbarcazione diversa o più recente, e c’è anche chi mette in vendita la propria barca perché non ha più il tempo, la voglia, le forze o le risorse per utilizzarla e gestirla. C’è chi vive questo passaggio come una pura transazione commerciale, e chi invece cedendo il proprio scafo ha la sensazione di dare via un pezzo della propria persona. Al di là delle emozioni, nella maggior parte dei casi vendere una barca crea qualche preoccupazione, qualche grattacapo. Certo, nel caso di imbarcazioni messe bene, che dal punto di vista tecnico non presentano grossi problemi, si dovrebbero avere in tempo brevi delle buone offerte: il mercato dell’usato infatti è piuttosto vivace, con una domanda che spesso, per determinate fasce, supera l’offerta. Ma non è sicuramente detto-fatto, ci sono anzi diversi passaggi da affrontare per vendere una barca. E questi step devono essere affrontati nel modo giusto, per non ritrovarsi a “svendere” l’imbarcazione, per ridurre il nervosismo, per non perderci troppo tempo, e via dicendo.
Vediamo quindi i 14 passi da seguire per vendere una barca senza patemi!
Come vendere una barca: 14 step
Determina il prezzo di vendita
Possiamo partire con questo pensiero: una volta deciso di vendere una barca, il resto può essere tutto in discesa. Questo perché, per tanti diportisti, la decisione di separarsi della propria barca è già di per sé molto difficile. A questo punto è fondamentale impostare quello che sarà il prezzo di vendita, fissando quello che è il valore oggettivo della propria imbarcazione, nonché il prezzo sotto il quale non si intende scendere – perlomeno non per il primo periodo. Nel determinare il prezzo di vendita è necessario mettere da parte ogni valenza personale, ogni ricordo, ogni avventura: l’acquirente comprerà un mezzo nautico, non un pezzo della nostra vita. Ecco che allora sarà utile da una parte valutare in modo oggettivo la barca nel suo complesso e nelle sue condizioni, e dall’altra le quotazioni di mercato. Nel calcolare il prezzo della barca non dobbiamo pensare che questo possa essere gonfiato dai prezzi “originali” di dispositivi acquistati pochi anni prima, come per esempio ecoscandagli, tendalini o salpa ancora: tutti questi oggetti si saranno leggermente deprezzati, essendo usati. Sicuramente è possibile sparare un po’ alto, rendendosi disponibili alla trattativa: è bene però ricordarsi che un prezzo eccessivo non farà che rallentare i tempi di vendita.
Manutenzione e riparazione per mettere la barca in vendita
Dalla teoria si passa alla pratica: per riuscire a mantenere alto il prezzo, per non rischiare di spaventare l’acquirente, e per mettere effettivamente in vendita un’imbarcazione valida, sarà necessario rimboccarsi le maniche e dedicarsi alle piccole riparazioni e alle operazioni di manutenzione di routine (o altrimenti affidare la barca a dei professionisti per una rimessa in sesto generale). Pensiamo alla vernice dello scafo, alla revisione del motore fuoribordo, alla sostituzione della cuscineria vecchia, e via dicendo. Si tratta di piccole spese che, al momento della vendita, si trasformeranno in un investimento intelligente.
Pulizia della barca per presentarla al meglio
La prima impressione è fondamentale, e una barca pulita vale sicuramente molto più di una barca sporca. Ecco che allora, nel momento in cui si faranno le foto per la messa in vendita della barca e quando si inviteranno i potenziali acquirenti per la visita, sarà bene avere una barca perfettamente pulita. Si dovrà dunque pulire lo scafo, pulire il teak, cancellare le macchie di ruggine, nettare la sentina, buttare in lavatrice i tessuti delle cuscinerie, arieggiare gli interni, e via dicendo.
Per vendere una barca, raccogliere tutti i documenti
Per vendere una barca in tempi rapidi e senza stress è necessario dedicare qualche ora del proprio tempo a raccogliere tutti i documenti necessari o utili per la cessione. Il consiglio è quindi quello di controllare la presenza di questi documenti e di riporli in ordine in una cartelletta:
- Assicurazione
- Licenza di navigazione
- Dichiarazione di conformità del motore fuoribordo
- Certificato di sicurezza
- Licenza di esercizio RTF
- Eventuale ricevuta per il pagamento del canone
- Copie dei documenti di identità.
Il cartello vendesi in marina
Nel momento in cui si è pronti ad avviare la vendite dalla propria barca, il primo passo è tipicamente quello di esporre il cartello vendesi sulla propria barca in marina. Di sicuro questo è uno dei modi più rapidi ed efficaci per vendere una barca usata, per il semplice fatto che vederla fisicamente mentre si passeggia tra i pontili stimola subito la curiosità, l’interesse e il preziosissimo passaparola.
I canali giusti per la vendita
Di certo il cartello con scritto vendesi esposto nel proprio marina di riferimento non è l’unico canale da usare per mettere in vendita la propria barca usata. Ci sono infatti tanti altri mezzi da sfruttare: pensiamo per esempio alle riviste nautiche, alle riviste per la vendita dell’usato, alle sezioni di annunci dei quotidiani locali e ovviamente ai siti web dedicati alla compravendita di barche. Selezionare tutti i canali da sfruttare è un buon modo per organizzare al meglio la propria strategia fin da subito, per aumentare la visibilità del proprio annuncio. Va detto che certi siti sono specializzati nella vendita di natanti, altri di barche a vela, altri ancora di grossi yacht: molto meglio quindi selezionare attentamente i canali su cui puntare.
Tante foto, fatte bene
Soprattutto quando si parla di annunci online, le foto della barca in vendita hanno un livello molto alto di importanza. I migliori portali di vendita danno la possibilità di pubblicare un buon numero di foto, e va detto che gli interessati potrebbero domandare ulteriori immagini prima di fissare la visita. Una volta pulita in profondità la barca sarà quindi bene fare un buon servizio fotografico, immortalando interno ed esterno, dettagli e visioni d’insieme.
Scrivere e pubblicare l’annuncio per vendere la tua barca
A questo punto il passaggio successivo per vendere una barca usata consiste nella creazione e nella pubblicazione dell’annuncio testuale, il quale deve avere due obiettivi: prima di tutto, attirare la curiosità dei potenziali acquirenti; in secondo luogo, ridurre al minimo le richieste di persone che non sono realmente interessate. Ecco che allora è bene presentare i punti di forza della barca e allo stesso tempo essere molto chiari con le informazioni fondamentali, quali modello, anno di costruzione, dimensioni, condizioni, accessori installati e via dicendo. L’importante è essere oggettivi e sinceri, anche perché al momento della visita e della perizia eventuali gonfiature saranno subito palesi.
La gestione delle richieste
Dal momento della pubblicazione si inizieranno a ricevere delle richieste da parte degli utenti. Nel caso di modelli particolarmente desiderati, è bene interessarsi, fissando per esempio un orario in cui leggere le richieste e dare risposta. Tutti gli utenti o quasi stanno facendo le stesse domande? Valuta se è il caso di inserire l’informazione ricercate direttamente nell’annuncio, per evitare comunicazioni superflue.
Le visite in barca
Le persone realmente interessate, dopo aver fatto eventualmente qualche domanda online o telefonicamente, passeranno finalmente all’attacco, richiedendo di visitare la barca. Qui è bene organizzarsi bene, cercando di concentrare eventualmente nelle stesse giornate diverse visite – meglio se a orari diversi. Il consiglio è quello di raggiungere la barca un’oretta prima, per eventuali pulizie dell’ultimo minuto.
La perizia del professionista
Non è affatto raro che l’acquirente richieda di far vedere la barca a una perito nautico. Anzi, si tratta di un’esigenza assolutamente condivisibile, e spesso consigliabile. Solo i più grandi esperti riescono infatti a “capire” tutto l’essenziale di una barca nel giro di poco tempo! Il venditore non può che accogliere questa richiesta, facendo anzi del suo meglio per agevolare la data della visita da parte del perito nautico, mettendosi a disposizione per la prova in mare. Non di rado il perito, durante questi test, individua alcuni difetti: nel caso sia possibile e conveniente, il consiglio è quello di offrirsi candidamente per sistemare queste carenze prima della cessione.
La gestione della trattativa
Praticamente ogni trattativa vedrà l’acquirente individuare diversi difetti tali da abbassare in modo leggero o significativo il prezzo. Il venditore da parte sua non può stupirsi né offendersi per queste proposte, le quali sono parte integranti del gioco: l’importante è essere sempre in grado di evidenziare le qualità della barca, conoscendo qual è la soglia di prezzo sotto al quale non si è disposti a vendere.
Occhio alle truffe
Nel momento in cui finalmente si trova l’accordo riguardo al prezzo, la prassi prevede la sottoscrizione di un contratto – creato ad hoc da un avvocato, meglio ancora se specializzato in trattative nautiche – e il versamento di un anticipo, in modo da rendere la proposta effettuata vincolante. Nel contratto devono essere presenti tutte le clausole necessarie per proteggere la propria persona e la compravendita nel suo complesso. È anche per proteggersi da truffe o da piccoli inganni del resto che ci si affida a dei professionisti come i mediatori marittimi, pur sapendo che questi richiederanno delle commissioni sulla vendita.
Dal pagamento alla consegna
A questo punto, firmato il contratto e ricevuto l’anticipo, dopo aver controllato l’assegno o il bonifico versato a titolo di caparra, si potrà procedere alla consegna. Non basterà quindi fare altro che comunicare la transazione alla propria assicurazione e rimuovere tutti gli annunci di vendita. Il gioco è fatto!