Coppa America 2024: tutto quello che c’è da sapere, sognando la finale

In queste ultime settimane gli occhi di migliaia di appassionati sono stati puntati in direzione di Barcellona. La Sagrada Familia? La Rambla? Casa Batlló? L’Esqueixada de bacallà? Le fave alla Catalana? Sì, ma anche no: lo sguardo è infatti diretto al mare della città spagnola, dove già dal 22 agosto è in corso la Coppa America – America’s Cup per i pignoli. Impossibile, anche per chi di regate solitamente non si interessa proprio, non averne già sentito parlare. Forse in queste settimane hai avuto altri pensieri? La tua testa è forse stata concentrata sulla manutenzione della barca in vista del rimessaggio, sul rientro a lavoro o sul rientro a scuola dei più piccoli? Allora ti facciamo un veloce riassunto della situazione della Coppa America 2024, in vista di una finale che potrebbe sorridere a Luna Rossa!

Il calendario della Coppa America

Chi ha poca dimestichezza con la Coppa America, spesso ha qualche difficoltà nel recepire l’ampiezza di questo evento a livello temporale: prima di concentrarci sulla finale e su Luna Rossa, è bene quindi spiegare in breve l’articolato calendario di questa competizione velica internazionale, che ha trasformato e sta trasformando Barcellona nella capitale mondiale delle regate (per ben tre mesi).

L’America’s Cup è infatti iniziata il 22 agosto, e terminerà il 21 ottobre (e dire che c’è chi pensa che la barca sia da mettere in rimessaggio invernale poco dopo Ferragosto!). Si è partiti come da prassi con le regate di preparazione, alle quali eccezionalmente – vedremo dopo il perché – hanno partecipato tutti i team: si parla di regate senza reali verdetti, di riscaldamento, che hanno segnato le giornate tra il 22 e il 25 agosto.

Si è passati poi alle prime vere e proprie regate, quelle cioè della Louis Vuitton Cup: queste sono state – e saranno – delle regate a eliminazione, per decidere, cioè, quali dovevano essere i partecipanti della Coppa America vera e propria. La Louis Vuitton Cup ha avuto luogo inizialmente tra il 29 agosto e l’8 settembre, con il cosiddetto round robin, e poi tra il 14 e il 19 settembre, con le semifinali. La finale è programmata a partire da domani, dal 26 settembre al 5 ottobre.

Infine si arriverà alla sfida dell’America’s Cup vera e propria, con le regate che si terranno tra il 12 e il 21 ottobre. E qui entrerà in acqua la Defender, ovvero l’attuale detentrice del trofeo, New Zealand, la quale sarà per l’appunto chiamata a difendere il titolo dalla vincitrice della Louis Vuitton Cup, team indicato come Challenger.

Luna Rossa sogna la finale

Si capisce quanto un calendario strutturato come quello della Coppa America dia luogo a una competizione particolarmente avvincente, quasi epica. E quest’anno l’America’s Cup è particolarmente seguita dagli italiani, visti i risultati portentosi di Luna Rossa, che a partire da domani sfiderà Britannia per contendersi il ruolo di challenger in questa 37esima edizione della Coppa America. Insomma: Luna Rossa è a un passo dalla finale.

luna rossa coppa america 2024
Fonte Immagine: https://www.lunarossachallenge.com/

Ecco che allora in questi giorni gli analisti e gli strateghi sono al lavoro per controllare e analizzare le previsioni meteo, per studiare le mappe nautiche, per avere così dei vantaggi – almeno a livello teorico – in vista della finale della Louis Vuitton Cup. Attualmente si prevede che, in vista della prima sfida di giovedì, si avrà un vento forte, intenso, compreso tra i 13 e i 15 nodi. Al di sopra dei 21 nodi, per dire, il regolamento della Coppa America non permette di gareggiare.

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La Coppa America in sintesi

Abbiamo parlato di una competizione epica. E lo è davvero, per le gesta degli atleti, per le performance impressionanti delle imbarcazioni, nonché per lunga storia di questa regata, che ha le sue radici nel 1851. Quell’anno infatti successe l’impensabile: i britannici, ritenuti universalmente imbattibili nel mondo delle regate, vennero sfidati dal New York Yacht Club. Nel concreto i newyorchesi si iscrissero a quello che era il torneo britannico più prestigioso, indetto dal Royal Yacht Squadron, che metteva in palio per l’occasione la Coppa delle 100 ghinee. L’imbarcazione che riusciva a circumnavigare per prima l’isola di Wight vinceva: semplice, no? Ebbene, l’inimmaginabile si trasformò in realtà: gli yankee portarono la propria imbarcazione – chiamata per l’appunto America – alla vittoria.

Da questo antefatto ha il via la Coppa America, con la prima sfida ufficiale che ebbe luogo nel 1870. Lì iniziò lo strapotere degli americani, che edizione dopo edizione, per 132 anni – e quindi per 24 volte consecutive – riuscirono a difendere il trofeo, riportandolo sempre a casa. Si dovette aspettare fino al 1983, anno in cui straordinariamente l’Australia II del Royal Perth Yacht Club riuscì finalmente a battere gli americani.

Il team Luna Rossa e la sua imbarcazione

In vista delle regate dei prossimi giorni, cerchiamo di approfondire la nostra conoscenza del team Luna Rossa. A bordo c’è un equipaggio composto da 8 persone, ovvero quattro ciclisti (che pedalando mettono in modo i sistemi idraulici per regolare l’aerodinamica della barca), due trimmer, due timonieri. L’imbarcazione è il risultato del coinvolgimento di 40 persone tra disegno e sviluppo, con il suo albero alare da 26,5 metri, le sue vele 3Di North Sails, in carbonio e dyneema, il suo scafo in carbonio, e la capacità di superare i 100 chilometri orari.

L’ingegnere nautico Voltolini, in vista delle prossime gare, sembra molto sicuro di sé: a La Repubblica ha infatti dichiarato “credo che nemmeno Team New Zealand sia più veloce di noi. Ad Auckland nel 2021 lo erano e hanno vinto, adesso non più. Ora ce la giochiamo”

Chi ha vinto l’America’s Cup (finora)

Quelli che Luna Rossa sarà chiamata ad affrontare nei prossimi giorni sono degli appuntamenti storici, che terranno tutti incollati allo schermo. Il perché è subito spiegato: l’Italia non ha mai vinto la Coppa America. Quello dei vincitori è infatti un team ristretto, formato unicamente dagli Stati Uniti e dall’Australia, come già abbiamo visto, nonché dalla Nuova Zelanda e dalla Svizzera. Proprio i defender dell’Emirates Team New Zealand vantano quattro successi, collezionati nel 1995, 2000, 2017 e 2021. Compito del team Challenger sarà quello di evitare un quinto successo!

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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