Corso di pesca in barca: ecco come funziona

Per spingersi lì dove l’azzurro del cielo si fonde con il blu intenso del mare, per gettare il proprio amo da pesca lontano da quelli di altri pescatori, per coniugare l’amore per la navigazione con quello per la pesca: di ottimi motivi per seguire un corso di pesca in barca non ne mancano di certo. Parliamo di un’attività antica, che un tempo era da intendersi esclusivamente come mezzo di sussistenza, e che oggi invece è diventata nella maggior parte dei casi un’affascinante e avvincente attività sportiva. Da interpretare di volta in volta in modo diverso: da una parte abbiamo le uscite di pesca in barca tranquille e rilassate, mentre dall’altra abbiamo quelle adrenaliniche della pesca d’altura, così come narrata da Melville o da Hemingway. Quel che è certo è che difficilmente questa attività – in nessuna forma – può essere improvvisata con successo. È infatti importante partire con il supporto di una guida, qualcuno che quindi sappia insegnare i movimenti, le tecniche, e che sappia suggerire come scegliere di volta in volta gli strumenti giusti, e via dicendo. Per questo può essere molto utile seguire un corso di pesca in barca, scegliendo tra quelli disponibili in base alla posizione geografica, al grado di difficoltà e alla tecnica insegnata. Questo articolo del nostro magazine verrà aggiornato nel tempo con i corsi di pesca in barca organizzati o supportati da HiNelson: prima, però, spieghiamo come funziona normalmente un corso di pesca in barca!

Tipologie di lezioni di pesca dalla barca

Ogni corso di pesca in barca è diverso. Questo perché possono cambiare i più diversi fattori: può trattarsi di un corso di pesca in mare o al lago, può essere una barca con pochissime persone – esistono anche dei corsi privati, per una, due o tre persone – o una barca con tanti allievi. E ancora, talvolta le uscite di pesca con l’insegnante sono precedute da una lezione a terra, per spiegare il lato teorico oppure per insegnare a costruire le lenze, a realizzzare i nodi, a preparare le lenze o a scegliere la canna da pesca. A definire un corso di pesca in barca c’è poi, inoltre, la tecnica centrale che verrà insegnata.

Corso di pesca in barca: le principali tecniche

Scegliere di pescare in barca vuol dire avere l’opportunità di insidiare delle prede che, molto semplicemente, non possono essere insidiate da terra – o eventualmente molto raramente. Si parla di dentici, di alalunghe, di ricciole, di lampughe e via dicendo, o tendenzialmente di pesci di taglie più importanti rispetto a quelli che si possono pescare da riva. Il perché è subito spiegato: pescando dalla barca è possibile raggiungere aree di mare – o di lago – con profondità maggiori e meno battute dagli altri pescatori. Ma attenzione: in base all’attrezzatura posseduta, al tipo di pesce, alla location e alle proprie inclinazioni, dalla barca è possibile pescare con diverse tecniche. E tu, quale tecnica di pesca dalla barca vorresti imparare con il prossimo corso? Tendenzialmente le tecniche di pesca principali a cui mirare sono:

  • Il bolentino: possiamo affermare che la pesca a bolentino dalla barca è la semplice, la meno elaborata. Si pesca tipicamente con barca ancorata, e quindi ferma, utilizzando una canna da pesca corta, con un amo zavorrato: si punta infatti averso il fondo, e non stupisce quindi che a caratterizzare la pesca a bolentino ci sia la faticosità del recupero, soprattutto quando ci si spinge oltre i 50, i 60 e i 70 metri di profondità. Per il bolentino si usano esche vive, dai vermi alle cozze.
  • Il vertical jigging: con il vertical jigging – come peraltro anche per il kabura, piuttosto simile – si passa all’utilizzo delle esche artificiali. La tecnica qui prevede di calare l’esca sul fondo e di procedere con il suo recupero irregolare, a strattoni, per andare a incuriosire i pesci predatori. Nel momento in cui il pesce abbocca, il recupero viene bloccato, per passare poi alla gestione della “fuga”.
  • La traina costiera: passiamo a una tecnica di pesca che sfrutta in modo più deciso il fatto di essere in barca. In questo caso si pesca non con una sola canna da pesca, ma con più lenze in acqua, tipicamente due. Al termine delle lenze avremo delle esche artificiali, da scegliersi in base alle prede a cui si punta, alle condizioni dell’acqua e alla profondità alla quale si vuole arrivare: si parla quindi di minnow, di piume, di octopus e via dicendo, da far affondare poco sotto la superficie fino a 30 o 40 metri. Una volta calate le esche a poppa, per farle arrivare a 20 o a 30 metri, si inizia a “trainare” (da qui il nome pesca a traina) e quindi a navigare a una velocità non troppo elevata, compresa tipicamente tra i 2 e i 3 nodi: nel momento in cui una preda abboccherà, il mulinello inizierà a far correre la lenza, ed è a quel punto che è bene entrare in gioco. Ovviamente la traina costiera – come e più delle altre tecniche di pesca dalla barca viste finora – può essere portata a un altro livello con l’utilizzo attento di un ecoscandaglio.
  • La traina d’altura: i corsi di pesca in barca d’altura sono piuttosto frequenti, e si rivolgono tipicamente a pescatori che hanno già una certa esperienza con la canna da pesca. Qui ci si mette all’opera con attrezzature da pesca grandi e forti, e con esche artificiali appositamente realizzate: pensiamo per esempio a tutte quelle esche che vanno a tagliare la superficie del mare con schizzi e bolle per attirare i grandi predatori. I principianti di solito iniziano con una sola canna, mentre chi è ha un po’ di pratica passa velocemente a 2 o a 3 canne, per arrivare ai pescatori più esperti che riescono a calare 8 o più lenze nel medesimo momento. Il bello – e il difficile – arriva al momento dell’abboccata, che dà il via al combattimento.
Da non perdere:   Come usare il Giubbotto di Salvataggio Plastimo Pilot 165N | Hinelson Academy
corsi di pesca in barca a Milano

Fishing school: come funzionano le scuole di pesca in barca?

Come anticipato, ogni corso di pesca in barca propone programmi differenti. Ci sono corsi introduttivi, che si rivolgono a dei principianti, e che quindi si limitano a spiegare i concetti principali della pesca in barca: dalla preparazione delle esche si passerà alla sessione di pesca, per arrivare alla fine della lezione con i partecipanti che sapranno gestire un’autonomia un’uscita, senza però essere diventati degli esperti. E ci sono invece dei corsi di pesca in barca che partono da un livello intermedio o avanzato: qui lo scopo è approfondire una certa tecnica, imparare a usare delle canne da pesca differenti, oppure approfondire l’uso di attrezzature avanzate come i più moderni ecoscandagli.

Corso di pesca in barca a Milano

I nostri esperti di pesca sono sempre all’opera per organizzare nuovi eventi dedicati al mondo della pesca: qui pubblicheremo di volta in volta i nuovi corsi di pesca in barca firmati HiNelson, a Milano o in altre parti d’Italia!

Ti è piaciuto l'articolo?

Clicca sulle stelle per votare

Media voti 5 / 5. Numero di recensioni 1

Nessun voto per ora. Sii il primo a valutare questo post.

Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

Cosa ne pensi? Dicci la tua

Non hai inserito nessun commento
Inserisci il tuo nome prima di commentare

Contenuti che potrebbero interessarti
Resta aggiornato


Su promozioni e novità riguardo il mondo della nautica.

Iscrivendoti accetti le condizioni generali e l'Informativa Privacy.

Hai una storia da raccontare?

- -pubblicità - -

Accessori nautici e pesca sportiva

1 store online di accessori nautica e articoli per la pesca sportiva qualità: i migliori brand e tanto made in Italy, catalogo con più di 50.000 articoli.

Ultimi articoli

Guida: Sistemi di Filtraggio e Desalinizzazione per Barche

Avere sete ed essere circondati da una distesa apparentemente...

Kit primo soccorso marittimo: Come scegliere quello giusto

Navigare è un'esperienza straordinaria, ma il mare può riservare...

Igor D’India. Un occhio tra abissi e superficie.

Igor D'India è un documentarista. Ma prima di...
Condividi