Faro Marittimo – Cos’è e a cosa serve

La funzione principale del segnale luminoso che emette il faro marittimo, in inglese “Lighthouse” è di indicare la vicinanza ad una costa. Il faro marittimo a volte viene posto in luoghi in cui c’è possibilità di incaglio in scogli affioranti o secche pericolose. Oppure il faro marittimo può essere costruito vicino o inserito nel contesto di un porto per indicare la strada di casa ai marinai. Ma tutti questi edifici hanno il solo scopo di aiutare noi marinai durante la navigazione notturna.

Breve storia del Faro Marittimo

Amo pensare che la navigazione sia il mezzo più antico inventato dall’uomo per coprire lunghe distanze. Va da sé che, mentre l’arte di navigare diventava via via più complessa e le distanze coperte maggiori, le strutture a terra avrebbero dovuto evolversi di pari passo.

I primi segnali luminosi, i primi fari rudimentali, avrebbero potuto essere dei semplici falò.  L’evoluzione del Faro comincia proprio qui.

Nacquero i primi porti che venivano segnalati proprio grazie a rudimentali strutture di pietra o legna con un braciere posto alla loro sommità a mo di segnalazione.

Per saperne di più sui Porti leggi il mio articolo “Tipologie di approdo.

Verso il 300 a.c. a Rodi fu costruito il Faro più maestoso del mondo antico, il famosissimo Colosso di Rodi, una statua di 32 metri situata proprio in prossimità dell’entrata del Porto di Rodi. La scultura rappresentava Elio con un braciere in mano, a segnalare la direzione alle navi. Purtroppo di questa statua ci rimangono solo i racconti dato che molteplici scosse di terremoto la distrussero completamente.

faro marittimo

Un altro Faro marittimo molto famoso dello stesso periodo fu costruito nel Porto di Alessandria d’Egitto. Dato che il Faro fu situato davanti al Porto, e più precisamente sull’Isola di Pharos, ecco spiegato da dove deriva il nome che tuttora usiamo per definire questa costruzione. Con la sua torre di altezza compresa tra i 110 e 140 metri fu sicuramente una delle strutture più alte costruite dall’uomo. Il suo segnale luminoso era formato da un fuoco posto al centro di un sistema di lente che si dice fu ideato da Archimede. Anche questo Faro crollò a seguito di terremoti, molto frequenti in questa zona.

faro marittimo

Entrambi i fari che ho citato venivano considerati fra le Sette Meraviglie del Mondo antico.

Grazie all’aumentare dei viaggi transatlantici e quindi del moltiplicarsi dei pericoli il Faro evolve e viene sempre più usato come segnalazione dei pericoli come rocce e scogliere.

faro marittimo

Il primo Faro Marittimo totalmente esposto al mare fu costruito sulle Eddystone Rocks, nel canale della Manica. Il faro di Winstanley era una struttura ottagonale in legno, ancorato alla roccia da 12 montanti di ferro, sulla cui sommità era montata una lampada inserita al centro di un gioco di lenti e fu costruito da Henry Winstanley dal 1696 al 1698.

Grazie a quel faro completamente esposto agli elementi furono studiate nuove e migliori tecniche di costruzione ed oggi possiamo ammirare Fari in posti impensabili che fungono da segnalazione per le navi di passaggio.

faro marittimo

Cos’è il Faro Marittimo?

Un faro marittimo è una torre, un edificio o qualunque altro tipo di struttura creata per emettere luce da un sistema di lampade e lenti. Devono essere costruiti di maniera che la loro luminosità, che è la caratteristica principale, possa essere visibile per alcune miglia.

faro marittimo

A cosa serve?

Serve come supporto alla navigazione per i piloti in mare o su vie interne navigabili. I fari segnano coste pericolose, secche pericolose, scogliere, rocce e ingressi sicuri ai porti; aiutano anche nella navigazione aerea.

Il Faro Marittimo oggi

Con l’avvento della Rete di telecomunicazione satellitare quali il GPS e con l’utilizzo dei sistemi di navigazione elettronici il sistema dei fari è diventato obsoleto ed il numero di fari operativi è diminuito a causa delle spese di manutenzione.

I fari rimasti sono totalmente automatici e richiedono pochi interventi da parte dell’uomo e così il romantico guardiano del faro è ormai in pensione da tempo. I miglioramenti continui apportati alla navigazione marittima e della sicurezza hanno portato all’eliminazione graduale dei fari non automatizzati in tutto il mondo.

I fari marittimi moderni sono solitamente illuminati da un’unica luce lampeggiante stazionaria alimentata da batterie a carica solare montate su una torre di scheletro in acciaio. I Fari situati in luoghi ove la luce del Sole non è sufficiente vengono dotati anche di generatori diesel per caricare le batterie.

Da non perdere:   Come preparare la barca per la traversata Atlantica - Incontriamo Andrea e Camilla

Molti Fari dispongono anche di un segnale da Nebbia. Detto segnale è differente per ciascun Faro di maniera che si possa capire dove si è anche in presenza di ostacoli visivi.

Come funziona un Faro Marittimo – Segnali luminosi

La concentrazione in fasci luminosi orizzontali ottenuta attraverso un sistema di lenti e montata su di una struttura rotante rispetto al suo asse verticale rappresenta il segnale luminoso del Faro. Con questo sistema girevole che permette di trasformare la luce continua in segnali intermittenti ogni Faro ha una sua peculiare intermittenza e portata.

interno del faro marittimo

I Fari moderni sono dotati di luce fissa ad alta intensità che non ruota più ma emette dei lampi luminosi omnidirezionali. Per fare ciò si utilizzano diverse lampade le ultime delle quali sono composte da pannelli a LED.

I segnali che vengono emessi da un Faro sono quindi recepiti dai nostri occhi come lampi di luce intensa condensata in intervalli di tempo precisi. Luce ed intervalli sono la sequenza univoca per cui ogni Faro può essere riconosciuto su quella Costa.

La “caratteristica” del Faro è formata dal colore e dalla sequenza di luci ed eclissi mentre si chiama “periodo” della caratteristica l’intervallo di tempo dopo il quale la sequenza si ripete.

Di seguito inserisco le immagini animate delle “caratteristiche” di un Faro e la simbologia con cui vengono indicate nelle pubblicazioni nautiche.

Luce lampeggiante. La durata della luce è inferiore alla durata dell’eclissi. Simbolo Nazionale “lam”. Simbolo Internazionale “FI”.

Luce intermittente. La durata della luce è superiore alla durata dell’eclissi. Simbolo Nazionale “int”. Simbolo Internazionale “Oc”.

Luce isofase. La durata della luce è uguale alla durata dell’eclissi. Simbolo Nazionale “iso”. Simbolo Internazionale “Iso”.

Luce scintillante. Sequenza di brevi lampi di luce. Simbolo Nazionale “sc”. Simbolo Internazionale “Q”.

Luce fissa. La durata della luce è continua e non ci sono eclissi. Simbolo Nazionale “F”. Simbolo Internazionale “F”.

 

La portata luminosa di un faro è definita come la massima distanza a cui la luce può essere scorta. Essa è rapportabile alla potenza della lampada e alle condizioni atmosferiche; di conseguenza è un dato che varia a seconda della visibilità.

E’ detta portata nominale la portata luminosa di un Faro in condizioni in cui la visibilità meteorologica è di almeno 10 miglia nautiche. Sotto le 10 miglia di visibilità il Faro viene chiamato per convenzione Fanale, in lingua inglese “Beacon”.

Faro Marittimo

I fanali possono essere di varia natura e li prenderemo in esame accuratamente in un articolo successivo.

Se qualcuno si stesse chiedendo cos’è la visibilità meteorologica eccone la definizione; “per visibilità meteorologica si intende la massima distanza misurata durante il giorno alla quale un oggetto nero di appropriate dimensioni si possa distinguere sullo sfondo chiaro dell’orizzonte”.

 

Esistono tantissime pubblicazioni su Fari e Fanali, alcune delle quali presentano bellissime illustrazioni dei fari più belli del mondo. I Fari possono vantare una folta schiera di appassionati e collezionisti che amano tutto acquistare e scambiare tutto ciò che appartiene alla loro storia, dai quadri all’oggettistica.

Ho aperto l’articolo con una citazione e con una citazione di Giovanni Lupo, guardiano del Faro, voglio chiuderlo; “Il faro è un ancora di salvezza, dà gioia ai naviganti.”

Ecco un buon motivo per ringraziare silenziosamente i Fari, questi giganti del mare quando passiamo nelle loro vicinanze.

 

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Scritto da
Fabio Portesan
Fabio Portesan
Navigo nel Mediterraneo con la mia famiglia dal 2017. Fino al 2021 ho sperimentato il vivere in barca in tutte le stagioni accumulando un po' di esperienza marina. VideoMaker per passione e scrittore per necessità realizzo video di cultura marinara e manutenzione nautica dedicati ad un utilizzo più consapevole della barca ed alla salvaguardia dell'ambiente marino.
  1. Più o meno D = 2852 per radice quadrata di h quota della lente del faro. Es h =100 metri D = 28,5 km circa a prescindere dalla meteorologia ma tenendo presente curvatura terrestre e rifrazione atmosferica .

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