A un neofita, decifrare le carte nautiche può sembrare un’impresa quasi impossibile: se alcuni simboli sono effettivamente piuttosto intuitivi, altri sono decisamente più difficili da interpretare. E poi ci sono i colori, le linee, gli acronimi, e via dicendo. Per questo motivo già in passato abbiamo proposto delle guide per leggere la cartografia nautica, rivolgendoci ai naviganti che magari, pur avendo in passato studiato per la patente nautica, necessitano di una veloce rinfrescata sulle nozioni magari dimenticate o offuscate nel tempo. Oggi ci rivolgeremo invece ai veri e propri principianti, ovvero a chi si cimenta per la prima volta nel decifrare le carte nautiche. Pensiamo quindi a chi, pur senza patente nautica, desidera effettuare un’escursione sotto costa su una barca con meno di 40 cavalli, e che per farlo vuole essere certo di capire gli aspetti principali della cartografia; o a chi magari si sta preparando per l’esame, da quello classico a quello per il cosiddetto “patentino” D1.
Senza dunque la pretesa di offrire una guida completa alla cartografia nautica, oggi presenteremo gli aspetti principali da conoscere per decifrare le carte nautiche senza troppe difficoltà: insomma, un’introduzione rapida all’utilizzo di questi strumenti, considerando colori, simboli e lessico.
Una premessa per capire la carta nautica, cartacea o elettronica
Partiamo da un presupposto fondamentale, che chi si trova a decifrare le carte nautiche per la prima volta potrebbe non conoscere. Oggi giorno le barche sono per lo più dotate di GPS nautici che mostrano delle carte digitali, in sostituzione a quelle cartacee; in linea di massima è però possibile affermare che a livello di colori, simboli, acronimi e lessico, leggere una carta nautica elettronica è esattamente come decifrare una carta nautica cartacea.
Nel momento in cui ci si trova davanti a una mappa di questo tipo, sia essa elettronica o cartacea, ci si scontra prima di tutto con i suoi diversi colori. Iniziamo quindi da questi per comprendere le principali informazioni che questi supporti possono darci.
Decifrare le carte nautiche: i colori
Ci si potrebbe aspettare che i colori di una carta per la navigazione siano essenzialmente due: uno per indicare l’acqua e uno per indicare la terra, e quindi la costa. Non è esattamente così, e per decifrare le carte nautiche è necessario conoscere il significato di tutti i colori usati:
- Tinta mare: a dominare la carta nautica è tipicamente la tinta mare, la quale però, purtroppo per chi si trova a decifrare per la prima volta una carta per la navigazione, non è sempre uguale. Prima di tutto, va detto che i colori della tinta mare cambiano tra i diversi produttori di mappe nautiche; in secondo luogo, è bene precisare che queste tinte variano in base alla profondità. In linea di massima però il loro utilizzo è molto intuitivo, con le tinte più chiare – tipicamente il bianco, l’azzurrino o il verde chiaro – usate per le acque più basse, e il blu per le acque profonde. Non è però sempre così: talvolta si troverà il colore più scuro sottocosta, sulle acque meno profonde.
- Tinta terra: anche la tinta terra varia di produttore in produttore, anche si di solito si parla di giallo o marroncino. Distinguere la tinta mare dalla tinta terra – non fosse per i diversi simboli presenti – non è peraltro difficile.
- I colori delle scritte e dei simboli: come si noterà piuttosto in fretta nei primi tentativi di decifrare le carte nautiche, su queste mappe ci sono tante scritte, più piccole o più grandi, nonché un sacco di simboli. Questi stessi simboli vengono stampati in colori diversi. Ci sono quelli neri, e quindi ad altissimo contrasto, che riportano le informazioni più importanti, quali la presenza di scogli, le linee di costae così via; ci sono poi gli elementi viola, tinta usata tipicamente pe le linee di costa e per la rosa dei venti; per arrivare poi agli elementi color bistro, e quindi marrone scuro, che si trovano invece sul color terra per indicare gli elementi sulla terraferma.
Guida alle carte nautiche per principianti: i simboli
Visto come decifrare le carte nautiche a partire dai loro colori, passiamo a quelli che potrebbero essere gli elementi più difficili da comprendere e da distinguere per i principianti della navigazione, ovvero i simboli. Questo non è certo il luogo adatto per una guida completa ai simboli delle carte nautiche, sapendo benissimo che per passare in rassegna ognuna di queste icone servirebbero ore (e pagine).
È però possibile tratteggiare quelli che sono i simboli essenziali. Il neofita che si avvicina per la prima volta a una carta nautica potrebbe per esempio mettersi alla ricerca, lungo la costa, dei simboli dei fari e dei fanali, indicati da delle stelle e da dei “coni” di luce. Essenziali sono poi i simboli delle boe, che ne riprendono le fattezze reali, da quelle a cono a quelle a sfera, con o senza miraglio. Ci sono poi, piuttosto intuitivi, i simboli dei porti, con il simbolo di una barca a vela in un cerchio tondo.
Imprescindibile, per decifrare le carte nautiche, è poi l’individuazione dei simboli che indicno scogli: quelli a fior d’acqua sono croce nere in un quadrato, mentre quelli emersi sono croce nere circondati da una linea tratteggiate.
Più facili sono poi i simboli che si trovano al di là della linea di terraferma, dai campanili alle vette fino ai castelli, utili per capire con un’occhiata veloce la propria posizione rispetto alla costa.
Come decifrare una carta nautica: il lessico
Infine, per decifrare una carta nautica, è utile conoscere anche un minimo di lessico, sia per capire cosa viene effettivamente riportato sulla mappa, sia per poter capire eventuali informazioni da parte di altri diportisti, addetti dei porti, capitanerie e via dicendo. Ecco quindi un glossario essenziale:
- Portolano: da non confondere con la carta nautica ma di certo attinente, il portolano è una pubblicazione generale relativa a una determinata zona della costa, comprensiva delle mappe di riferimento
- Batimetrica: con questa parola si intende la linea che unisce i punti del fondale marino con la medesima profondità: ci sarà quindi la batimetrica dei 10 metri, quella dei 20 metri, quella dei 50, e via dicendo.
- Punto cospicuo: sia esso naturale o artificiale, è un punto riportato sulla carta nautica che risulta facilmente individuabile dal diportista, per capire la propria posizione;
- Proiezione: senza andare nel tecnico, indica il tipo di proiezione cartografica utilizzata; nella maggior parte delle carte nautiche contemporanee si dà per scontato che sia la proiezione di Mercatore;
- Scala: con questo vocabolo si indica il rapporto di dimensioni tra quanto presente nella realtà e quanto riportato sulla carta, ovviamente molto rimpicciolito. Una carta con scala 1:10.000 riporta in un centimetro quello che si trova in 100 metri nella realtà. Ecco che allora un’isola lunga 300 metri sulla carta nautica di riferimento sarà lunga appena 3 centimetri.