Continuiamo con la nostra serie di suggerimenti utili per la manutenzione della nostra amata barca.
Come stivare le vele d’inverno?
Togliere, lavare e stivare le vele per l’inverno è un lavoro semplice da fare, ci sono sicuramente mille modi di farlo e milioni di suggerimenti che vengono con l’esperienza. L’unico vero consiglio che ci sentiamo di dare è di cercare di non farlo da soli, ma almeno in due…
Se il fiocco è inserito in un rollafiocco, allora, si libera davvero in poco tempo: si lasca un po’ di drizza, si libera il punto di mura, si cala giù la vela e si libera anche la penna, si tolgono le scotte e la vela è disarmata. Più facile a dirsi che a farsi. Se infatti non è complicato farlo, ricordiamoci che il peso è notevole e per questo consigliamo come minimo di essere in due a lavorarci.
E la Randa?
Disarmare la randa è un lavoro un po’ più lungo, ma sempre semplice: ricordatevi solo di fare molta attenzione alle schegge assassine della fibra di vetro delle stecche che si piantano nelle dita senza che nemmeno ve ne accorgiate!
A questo punto si deve procedere al lavaggio delle vele, anche qui nulla di complicato: le vele devono essere stese su uno spiazzo pulito e spazzolate dolcemente e accuratamente. Con cosa? La cosa importante è togliere il sale e far asciugare bene la vela prima di piegarla, e i modi e i prodotti utilizzati per farlo sono tantissimi.
Uno dei pochi consigli da tenere a mente è di evitare l’uso della candeggina, che ingiallisce e non fa bene ai tessuti come nylon e kevlar, meglio utilizzare un sapone neutro; vietato anche utilizzare attrezzature pulenti a getto, che indeboliscono le cuciture, ma spazzoloni a setole morbide. Anche per il lavaggio, quindi, l’olio di gomito è il principale ingrediente…
Già che c’eravamo, dopo aver tolto le vele abbiamo anche allentato il sartiame. Qui la questione si fa “complicata” perchè la domanda a cui sicuramente state pensando è: come si fa a ritrovare la stessa regolazione quando le sartie vanno di nuovo tesate?
È davvero una buona idea allentare le sartie? Noi pensiamo di sì, per togliere tensione all’albero e allo scafo, e lo facciamo anche in un modo piuttosto “grossolano”, ovvero contando i giri di arridatoio
Un altro metodo empirico è quello di mettere un giro di nastro adesivo sul filetto per segnare il punto esatto. Ad altri, ben più precisi, abbiamo visto misurare la distanza tra le teste delle aste degli arridatoi utilizzando un calibro. Come al solito, dipende dalla barca e dall’uso che se ne fa.
Un Piccolo Trucchetto per tutti!
Ora abbiamo le vele tra i piedi, ma come le pieghiamo per riporle nella loro sacca?
Ecco 5 Step che ho imparato nel tempo:
-Prima di tutto, è necessario identificare il fondo della vela, cioè il punto di attacco e il punto di virata (il punto attaccato al punto fisso dell’imbarcazione).
-Questa parte deve poi essere posizionata in piano sul ponte.
-La vela si ripiega in una fisarmonica in direzione della sua altezza. E’ sufficiente formare delle strisce di circa 50 cm in generale (si può prendere il sacchetto di stivaggio dalla vela e rimuovere ben quindici centimetri alla sua altezza per determinare la dimensione delle strisce da realizzare)
-Una volta completamente a zigzagzag, la vela deve essere avvolta in direzione della larghezza.
-Fatti aiutare da un amico ad aprire la super borsa e …passa un inverno tranquillo!