Dove fare wakeboard in Italia?

Dove fare wakeboard in Italia? Il wakeboard è uno sport che ha acquisito una certa notorietà negli ultimi anni, anche nel nostro Paese. C’è chi guarda a questo sport come a un’evoluzione dello sci nautico, chi come a qualcosa da provare almeno una volta nella vita, chi come a uno sport da approfondire, e via dicendo. Sta di fatto che, con una tavola da wakeboard ai piedi, è possibile divertirsi davvero un sacco. Non resta che capire dove praticare questo adrenalinico e fantasioso sport in Italia! 

Bisogna anticipare prima di tutto che è possibile usare queste tavole sia trainati da barche, sia negli appositi parchi, e quindi attraverso dei cavi. Se nel primo caso non esiste alcun tracciato prestabilito, nel secondo caso si affronterà sempre il medesimo tratto d’acqua; ciononostante, ci sono molti wakeboarder che considerano la modalità cable migliore rispetto a quella con barca. Vediamo in ogni caso dove fare wakeboard in Italia!

Fare wakeboard con barca: dove e con quali regole

Partiamo dalla modalità con barca. Per fare wakeboard trainati da una in Italia è necessario seguire le stesse regole presenti per lo sci nautico, o in generale per il traino di gonfiabili con barca. Ecco allora che questa attività può essere svolta solamente di giorno e con meteo ottimale, e che la barca utilizzata deve soddisfare alcuni requisiti. Devono essere presenti un sistema di aggancio e di rimorchio e uno specchio retrovisore, nonché un sistema per la rapida inversione di marcia; a bordo devono inoltre essere presenti due persone, ovvero il pilota e un’altra persona in grado di prestare soccorso al wakeboarder i caso di emergenza.

La distanza tra barca e trainato deve essere sempre maggiore ai 12 metri, e la distanza tra sciatore e altre unità nautiche non deve mai scendere al di sotto dei 50 metri. La partenza deve avvenire sempre in acque libere da bagnanti e da altre unità, usando eventualmente gli appositi corridoi opportunamente delimitati; al di là di questi parametri, è a da tenere presente la distanza minima dalla costa, che deve essere di 100 metri.

Dove fare wakeboard in Italia con i cavi

Come anticipato, è possibile fare wakeboard anche senza barca, lì dove siano presenti delle strutture che permettono il traino a cavi. Esistono in realtà due tipologie diverse di parchi per wakeboard, denominati rispettivamente “system” e “full size”. Il primo modello è quello più semplice e intuitivo: una struttura system presenta infatti due pali, ovvero un tracciato unico con due pali che vanno a costruire una tratta bene precisa lungo la quale fare wakeboard. Il secondo modello, full size, è invece più complesso: qui si tratta infatti di un vero e proprio circuito. Di fatto il system è adatto sia ai wakeboarder principianti sia agli esperti, laddove invece, per affrontare un circuito full size, è necessario avere una buona base di esperienza, per riuscire a prendere nel modo corretto le curve.

Da non perdere:   Guida allo smaltimento e alla rottamazione delle barche

Le strutture system

In Italia si contano tantissime strutture system, e quindi a due pali, per fare wakeboard, al mare come al lago. Si pensi per esempio al Tribe Wakepark di Nerviano, in Lombardia, nel parco del Roccolo. Qui è presente un cable System lungo 250 metri – e quindi tra i più lunghi del nostro paese. Va peraltro detto che, solitamente, in questi impianti si trovano anche anche elementi per rendere ancora più entusiasmante la propria corsa sull’acqua, dai kicker agli up-rail. In ogni caso, in Italia, di strutture System non ne mancano davvero, così come del resto non mancano coste attrezzate con appositi corridoi per la partenza, al mare, in laghi e in bacini artificiali: sul sito della Federazione Italiana Sci Nautico e Wakeboard esiste una lista dei luoghi da tenere in considerazione, con relativi contatti.

Le strutture full size

Come prevedibile, le strutture full size in Italia per fare wakeboard sono decisamente meno. Ma non sono nemmeno pochissime: tra quelle affiliate alla Federazione FISW se ne contano 6. Si parla del Wake N Lake di Roma, dello Starewake Park di Porto Fuori, in provincia di Ravenna, del Veneto Cable Park di Resana, in Provincia di Treviso, dell’Awake di Dello, in provincia di Brescia, del Waterparadise dell’Idroscalo di Milano e infine del Turin Wake Park, a Torino.

Una volta scelta la struttura, non si deve fare altro che dotarsi di tutto il necessario: chi si avvicina per la prima volta a questa attività potrebbe pensare di noleggiare muta e tavola, mentre chi pensa di ripetere questa esperienza nel tempo, e di migliorare le proprie performance, deve ovviamente prendere in considerazione l’acquisto di muta, giubbotto di salvataggio, casco, tavola e attacchi. Bada bene: la scelta della tavola da wakeboard deve essere fatta tenendo in considerazione l’uso che ne farete (se barca o cable), sapendo che le tavole pensate per le strutture attrezzate non contano pinne e presentano linee meno pronunciate, nonché maggiore flessibilità.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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