Fare il fondo al mulinello: una guida

Come fare il fondo al mulinello? Ecco una domanda che molti principianti del mondo della pesca non possono che farsi al momento di imbobinare un mulinello da spinning, mulinello da eging o da casting. Non si tratta certo di un’attività particolarmente complicata ma, allo stesso tempo, non si tratta nemmeno di qualcosa che si può fare del tutto a caso. Fare il fondo al mulinello in modo sbagliato vuol dire infatti andare incontro a performance minori al momento del lancio nonché a parrucche e danneggiamenti del filo da pesca. Insomma, vale davvero la pena imparare come fare il fondo al mulinello, così da poter imbobinare in modo veloce, sicuro ed efficace: vediamo una guida completa e semplice!

 

Perché fare il fondo al mulinello

Fare il fondo al mulinello è importante perché un mulinello semivuoto , scarico, tende a lanciare molto peggio di un mulinello carico: parliamo infatti di bobine pensate per lavorare a carico massimo. Va peraltro detto che la normale bobina che troviamo sul mercato è decisamente generosa, essendo pensata per ospitare tanti metri di filo nonché fili dei più diversi diametri, anche importanti. Insomma, di buoni motivi per fare il fondo al mulinello non ne mancano davvero. Ma bisogna farlo proprio sempre?

Bisogna sempre fare il fondo al mulinello?

Ecco una domanda tipica dei dubbiosi e dei pigri. Quando si imbobina il mulinello è necessario sempre fare il fondo? Ebbene, ci sono delle eccezioni: nel caso di bobine basse o estremamente basse, la capacità di filo è talmente ridotta che si può pensare di eliminare il fondo. Va però detto che il fondo non ha solamente la funzione di “riempitivo”. Quando si utilizza il trecciato, infatti, è sempre meglio dare qualche metro di fondo in nylon: quest’ultimo infatti, facendo un maggiore attrito, va a fare presa sulla bobina molto meglio del trecciato.

Scegliere il filo per il fondo

Prima di andare a vedere come fare il fondo al mulinello, spieghiamo due parole velocissime sul filo da scegliere per il fondo. Come abbiamo visto, nel caso classico dell’uso del trecciato, il fondo ideale è il nylon. Ma attenzione, non bisogna pensare unicamente al materiale: è bene pensare anche al diametro del filo. Lo spessore del filo usato per il fondo deve essere uguale a quello del filo trecciato usato come lenza madre. Alcuni pescatori poco attenti, per fare il fondo in fretta, optano per l’utilizzo di un filo di con diametro maggiore. Questa scelta, però, può creare dei problemi anche importanti, poiché la lenza madre – più sottile – potrebbe finire per incastrarsi nelle spire del fondo, rovinando i lanci.

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Imbobinare con fondo, come fare? Il metodo con la bobina di scorta

Come fare il fondo di un mulinello? Di per sé non si tratta di una procedura complicata, soprattutto se si ha a disposizione una bobina di riserva, e dunque una bobina con le stesse esatte dimensioni di quella che vogliamo imbobinare. Per fare il fondo al mulinello in questo modo dobbiamo iniziare con il montare la bobina di riserva sul mulinello e con l’aprire l’archetto.

A questo punto partiamo con il trecciato (sì, si lavora al contrario) e fermiamolo alla bobina. Montato per comodità il mulinello su una canna chiusa, e fissato il filo da srotolare a un perno in modo che possa girare liberamente, iniziamo a imbobinare. Con una mano lavoreremo al mulinello, con l’altra terremo il trecciato parallelo alla canna, usando eventualmente un panno per proteggerci le dita.
Una volta imbobinata una quantità sufficiente di trecciato in base alle proprie esigenze future, possiamo passare al fondo. Andremo quindi a tagliare il trecciato e a fare un nodo di giunzione con il filo di nylon dello stesso diametro, per poi continuare con l’imbobinamento fino a riempire la bobina.

A questo punto, con la sicurezza di avere imbobinato una quantità perfetta di filo, non dovremo fare altro che smontare la bobina di riserva piena, montare la bobina originale sulla quale vogliamo fare il fondo e iniziare a imbobinarla usando come “fonte” la bobina di riserva. In questo modo il filo di nylon finirà all’interno, e il trecciato andrà a costituire il livello esterno, terminando esattamente quando la bobina sarà colma.

Imbobinare: calcolare il fondo

E se non avessimo la bobina di riserva? E se volessimo darci alla matematica anziché imbobinare due volte? Allora dobbiamo partire dalla capienza totale della nostra bobina per il filo di diametro che vogliamo usare. Immaginiamo di aver a che fare con una capienza massima di 280 metri: a quel punto non si dovrà fare altro che decidere quanto spazio dedicare al fondo e quanto alla lenza madre, aiutandosi eventualmente con delle bobine della misura esatta ricercata. Più difficile il caso – che come visto sarebbe da evitare – di fili con diametri diversi. In questa situazione si dovrà andare a fare la proporzione a partire dai valori indicati dal produttore, così da trovare la corrispettiva lunghezza necessaria per i diversi diametri per riempire la bobina.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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