Guida all’acquisto del miglior Fluorocarbon

Il filo da pesca in fluorocarbon è uno strumento essenziale per ogni pescatore. Si tratta di un filo robusto e molto resistente all’abrasione che rappresenta il collegamento affidabile tra chi impugna la canna e il pesce, nonché della principale alternativa alle lenze in nylon.

Proprio I monofili di nylon sono molto popolari tra i pescatori, ma il fluorocarbon sta rapidamente diventando la scelta preferita per l’allestimento dei terminali e non solo, vista la sua maggior resistenza all’abrasione rispetto al nylon e alla conseguente miglior durevolezza del nodo, insieme alla quasi totale invisibilità sott’acqua.

Diamo un’occhiata a tutto quello che c’è da sapere su questo elemento fondamentale per ogni battuta di pesca di successo!

Caratteristiche del Fluorocarbon e differenze con il Nylon

Abbiamo già detto come Il fluorocarbon e il nylon siano i due materiali più comunemente utilizzati per il filo da pesca. Il primo è apprezzato per la sua bassa visibilità sott’acqua e per la sua resistenza all’abrasione, che lo rendono una scelta popolare per la realizzazione dei terminali delle lenze. Il nylon invece è più elastico, ma ha un carico di rottura leggermente inferiore a quello del fluorocarbon e tende a essere più visibile in acqua.

Nella scelta tra i due materiali, è importante considerare l’applicazione prevista. In generale, il fluorocarbon è più adatto per la pesca leggera o di precisione a causa del suo diametro più piccolo e della minore visibilità, anche se non è raro vederlo utilizzato anche per le applicazioni più pesanti come il baitcasting al posto della treccia o dello stesso nylon. Tutto dipende in ogni caso dal tipo di mulinello e di lenza che si sta utilizzando e dalle proprie preferenze, anche se in linea di massima sarà molto difficile vedere una lenza interamente in fluorocarbon utilizzata per la pesca delle prede più pesanti e combattive, come per esempio i pesci serra.

In definitiva, sia il fluorocarbon che il nylon presentano vantaggi unici per quanto riguarda il filo da pesca, quindi è importante valutare tutte le variabili di un determinato contesto (tipo di preda, condizioni meteo, tecnica da utilizzare ecc.) prima di prendere una decisione.

Pescare col Fluorocarbon in mare e in acqua dolce: il vantaggio è l’ invisibilità

In termini di popolarità, il fluorocarbon è molto utilizzato sia per la pesca in mare che per quella in acqua dolce, soprattutto grazie alla sua quasi completa invisibilità sott’acqua, con un indice di diffrazione quasi pari a quello dell’acqua stessa.

Questa peculiarità tende a facilitare praticamente ogni tecnica di pesca, sia essa a spinning con esche artificiali o a bolentino, in quanto le prede non sono in grado di percepire il filo ed evitano quindi di insospettirsi. Questo fa un’enorme differenza, per esempio, nel caso della pesca alla trota, che come i veterani delle battute in acqua dolce sanno è uno dei pesci più sospettosi da insidiare.

Al di là della caratteristica di essere praticamente invisibile per i pesci, comunque, il fluorocarbon possiede anche altre peculiarità che lo rendono ideale per quasi tutte le tipologie di pesca.

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In primo luogo, a dispetto di quello che la sua superficie perfettamente liscia potrebbe far pensare, è fatto di un materiale super resistente all’abrasione e dall’ elevato carico di rottura, per cui ci si può fidare della sua capacità di tenere botta anche per le catture di caratura medio alta, escludendo solo i pesi massimi. Al tempo stesso, l’elevata resistenza non implica una perdita di elasticità e non comporta quasi nessun effetto memoria, permettendo al pescatore di avere un po’ di gioco quando la preda abbocca e riducendo la possibilità di mettere sotto stress il mulinello a causa di scatti improvvisi.

Il vantaggio principale del fluorocarbon è di essere quasi invisibile in acqua.

Il miglior Fluorocarbon per ciascun terminale

Tra i migliori fili da pesca in fluorocarbon imbobinati nei mulinelli dagli appassionati, ce ne sono alcuni che ci sentiamo di consigliare per pescare in tutta tranquillità. Tenendo conto che la lunghezza standard di ciascuna bobina corrisponde solitamente a 50 metri, e che quindi la differenza non sta nella quantità di filo acquistato, gli articoli che ci sentiamo maggiormente di raccomandare sono:

  • Akami Excel 0.30 mm: un monofilo fluorocarbon 100% prodotto in Giappone, molto apprezzato per la resistenza all’abrasione dei denti dei pesci e per la durevolezza rispetto agli strappi e ai raggi UV. Consigliato per i terminali per la pesca a traina, bolentino e drifting.
  • Berkley Trilene 0.45 mm: un prodotto ottimo per rapporto tra qualità e prezzo, a lungo testato dallo staff di Berkeley per ottenere risultati di livello comparabile a quello dei principali competitor ma con un vantaggio in termini di costo per il consumatore finale.
  • Shimano Yasei Predator FC 0.40 mm: non sarebbe una classifica di articoli da pesca di qualità senza un prodotto Shimano. La casa di Osaka presenta un prodotto estremamente affidabile e robusto, la miglior scelta per la pesca in acque limpide e condizioni meteo serene con una tenuta al nodo tra le migliori del mercato.
  • Tubertini Carbon Ghost 0.3 mm: la scelta 100% Made in Italy. Trattato specificamente per resistere meglio delle sue controparti a raggi UV e salsedine, giustifica il prezzo mediamente più alto della maggior parte dei competitor con una qualità maggiore come solo nel Bel Paese si può trovare. Indicato per bolentino, spinning e anche jigging.
  • Momoi Soflex 0.245 mm: questo prodotto abbina all’ invisibilità in acqua quasi totale una refrattarietà alla memoria meccanica anche inferiore rispetto agli altri fluorocarbon. L’attrito ridotto sui passanti e sulla bobina del mulinello per cui è stato appositamente studiato migliora la capacità di lancio sensibilmente e lo rende molto maneggevole.
  • STR Fluoro Xero 0.25 mm: il meno caro di tutti, ma non per questo inferiore in termini di qualità. Rappresenta sicuramente la miglior scelta per chi non ha mai usato una lenza in fluorocarbon e vuole fare un tentativo senza impegnare cifre consistenti.

Se la vostra esperienza suggerisce altre marche o altri prodotti, sarà un piacere leggervi: scatenatevi pure nei commenti e fateci sapere!

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Scritto da
Luigi Oriani
Luigi Oriani
Nato a Milano nel 1992, la pianura che circonda la sua città non gli impedisce di sviluppare una grande passione per il mare. Chiedetegli di descrivere il suo momento ideale e vi parlerà di un tramonto in barca, sorseggiando un bicchiere di bianco nella baia di Corfù mentre il pesce sfrigola sulla griglia.

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