Galleggianti da drifiting: più efficacia, più sostenibilità

A volte basta davvero poco per rendere l’attività di pesca migliore, sotto diversi punti di vista. Parliamo quindi di pescare in modo più efficace, meno faticoso, più pulito e perché no, anche più sostenibile a livello ambientale. Tutto questo è particolarmente evidente quando si parla di galleggianti da drifting, ovvero di quelle peculiari boette da pesca che vengono usate nella pesca a drifting o nel big game e che permettono di sostituire altri mezzi scomodi, poco efficaci e dannosi per l’ambiente. Vediamo quindi come sono fatti, a cosa servono e perché sono convenienti i galleggianti da drifting.

Perché usare le boette da pesca

Perché usare le boette da pesca, e in particolare i galleggianti da drifting? Chi pratica regolarmente la pesca a drifting o chi più decisamente si dà alla pesca big game non ha in realtà bisogno di spiegazioni. Chi si avvicina per le prime volte a queste attività – o chi ha il desiderio di avvicinarsi prossimamente – potrebbe invece aver bisogno di qualche spunto. Ebbene, come sappiamo chi pesca a drifting si trova ad armeggiare su una barca con diverse canne da pesca in azione, il che ovviamente porta qualche preoccupazione in più: tenere sotto controllo tutte le canne, e le relative lenze, non è affatto semplice come potrebbe sembrare. Ci sono le correnti, c’è il vento e c’è la distanza, con lenze filate decine di metri dietro all’imbarcazione. In questa situazione, sapere dove si trova ogni lenza e individuare immediatamente eventuali abboccate non è un gioco da ragazzi. Come avere il controllo visivo istantaneo su un pesce allamato che si dà alla fuga? Ecco che le boette da pesca arrivano in nostro aiuto, segnalando in modo chiaro l’avvenuta allamata e lo spostamento della lenza: questo permette al pescatore di reagire immediatamente e nel modo corretto, dando il via al recupero.

Stop all’uso delle bottigliette come galleggianti per la pesca

Che ci sia il problema di seguire le lenze durante la pesca a drifting non è peraltro una novità. Ecco che allora, negli anni, i pescatori hanno usato tanti diversi oggetti per controllare le lenze, spesso casalinghi: parliamo di volta in volta di bottigliette di plastica, di pezzi di polistirolo e di palloncini. Ma i palloncini scoppiano e si perdono, il polistirolo perde pezzi, le bottigliette si staccano. Questi galleggianti fai da te risultano così tutto fuorché efficaci e sostenibili: da qui la necessità di usare delle boette da pesca come i galleggianti da drifting, che sono sostenibili, comodi nonché esteticamente gradevoli. Va poi detto che le boette vere e proprie sono utilizzabili praticamente all’infinito.

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L’inquinamento in mare: alcuni numeri

Vale certamente la pena spendere due parole sul livello di inquinamento in mare da plastica. Si stima che ogni anno finiscano in mare circa 8 milioni di tonnellate di plastica, mettendo in grave pericolo l’ecosistema marino nel suo insieme. Tutti hanno sentito parlare dell’enorme isola di plastica che galleggia nell’Oceano Pacifico: si parla del Pacific trash vortex, la cui superficie, è stato stimato, è compresa tra i 700mila chilometri e i 10 milioni di chilometri. Insomma, questa enorme chiazza di plastica galleggiante sarebbe grande minimo quanto l’intera penisola iberica, e nell’ipotesi peggiore quanto gli Stati Uniti. E il Mediterraneo non è certo estraneo all’inquinamento da plastica: nel Mare Nostrum finiscono ogni anno 17.600 tonnellate di plastica. Una buona parte di queste tornano sulle spiagge, mentre una frazione (si calcola circa il 16%) resta a galleggiare al largo. Indubbiamente i pescatori, che vivono il mare più di tante altre persone, dovrebbero essere ancora più attenti a non peggiorare ulteriormente la situazione. I galleggianti da drifting permettono di pescare in modo efficace senza creare ulteriore inquinamento.

I galleggianti da drifting: funzionamento e vantaggi

I galleggianti da drifting sono delle boette colorate, di diverse dimensioni, che permettono di essere fissate alla lenza madre per avere sempre il pieno controllo dell’azione da pesca. Prendiamo ad esempio i galleggianti da drifting ad alta visibilità di Top Game Fishing Tuna Float per il big game. Si parla di boette disponibili in due misure, Large e Small, e con diverse colorazioni, per riuscire a distinguere chiaramente durante l’azione di pesca qual è la canna da pesca che ha subito l’abboccata. La versione Large ha per esempio una galleggiabilità garantita fino a 800 grammi di zavorra.
Utilizzare questi galleggianti è facile: per posizionarlo sulla lenza madre basta passare il gancetto metallico a moschettone nel filo e fermare il galleggiante con l’apposita pinza. Al momento del’abboccata, grazie al sistema di sgancio, il galleggiante scorre sul filo, così da segnalare in modo chiaro la fuga. In virtù di un comodo sistema di codifica è poi possibile individuare subito la canna connessa a uno specifico galleggiante, nonché sapere se si stanno utilizzando esche vive e a che profondità si sta pescando.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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