Guida alla pesca del pesce serra

Una presenza storica per talune coste italiane, una novità quasi assoluta per altre: il pesce serra si sta facendo sempre più largo nelle acque che bagnano il nostro paese. Ecco che allora la pesca al serra si sta diffondendo a macchia d’olio, carica peraltro di sentimenti contrastanti. Per alcuni pescatori questa è una nuova preda, un piacevole e persino divertente diversivo. Per altri invece il pesce serra è un nemico giurato, trattandosi di una specie estremamente vorace, che sta contribuendo non poco a impoverire la biodiversità ittica di diverse parti del Mediterraneo. Il verdetto in entrambi i casi finisce però per essere lo stesso, ovvero darsi alla pesca del pesce serra. Ma quali attrezzature sono necessarie per insidiarlo? Quali sono le migliori esche artificiali e naturali per il serra? Quale tecnica usare? Rispondiamo qui a queste e ad altre domande.

Il pesce serra: una presentazione

Bello, il pesce serra di sicuro non lo è. Anzi, qui abbiamo a che fare con un pesce piuttosto bruttino. Ma atteniamoci ai fatti: il suo nome scientifico è Pomatomus Saltatrix, a indicare un pesce di dolore grigio e verde, con pinne più scure, e una grossa macchia di argento a livello del ventre. La testa è invece vivacizzata da qualche tratto d’oro. Pesce pelagico, presenta un corpo fusiforme e robusto, e può raggiungere gli 8 e persino i 10 chilogrammi. Sicuramente degna di nota è la sua dentatura aguzza, da vero predatore. E in effetti questo è un cacciatore di razza, andando a insidiare i cefali, le spigole, le aguglie, le più piccole spigole e di tanto in tanto persino le orate.

Lo troviamo nei mari che bagnano Campania, Lazio e Calabria, ma negli ultimi anni si è fatto vedere sempre più spesso anche al di fuori dei soliti lidi, come per esempio in Puglia. E qui come altrove non è stato sempre accolto con il sorriso, proprio per la sua tendenza ad entrare in competizione con altri predatori autoctoni e a fare vere e proprie stragi, abbassando la pescosità in aree già di per sé compromesse da altri fattori, dalla presenza di reti vietate a noti problemi legati all’inquinamento delle acque. Insomma, quando si parla del pesce serra non mancano certo gli argomenti di discussione, con tanti pescatori che guardano alla pesca del serra come a una vera e propria missione!

Quando e dove pescare il pesce serra

Il pesce serra può essere trovato praticamente ovunque, anche in mare aperto, ma va detto che chi pesca in barca dovrebbe andare a cercarlo soprattutto sottocosta, e in particolare lì dove c’è presenza di acqua dolce: nei pressi delle foci non è difficile individuare dei gruppi costituiti da serra di taglia media o piccola. Ma di certo altri buoni spot sono le scogliere con profondità ridotta oppure i porti, lì dove è permesso.

Quando alla questione dei periodi e degli orari migliori per la pesca al pesce serra, va detto che la pesca al serra può essere sperimentata per tutti i mesi che fanno da aprile a novembre. Sonnolento e assente durante le ore centrali del giorno come durante la notte, si vivacizza all’alba e al tramonto, quando il cambio di luce lo sveglia. Guardando al meteo, il pesce serra – c’era da immaginarselo – non è particolarmente delicato, tant’è vero che molti pescatori affermano di aver fatto le migliori catture in giorni di pioggia.

Pesca al serra: le tecniche ideali

Come si pesca il pesce serra? Possiamo andare a insidiare il pesce serra sia in barca che dalla costa, con pesca a spinning e pesca surfcasting. In generale, è possibile dire che la pesca al serra è piuttosto semplice. Nel surfcasting, tutto sta nel lanciare un boccone goloso e attendere l’abboccamento, senza particolari strategie predeterminate. Nello spinning diventa fondamentale scegliere le giuste esche artificiali, in base allo spot e alle condizioni meteo e dell’acqua.

Le attrezzature da pesca necessarie

Ovviamente le attrezzature da pesca da scegliere per cacciare il serra mutano in base alla tecnica che si vuole mettere in campo, o meglio, in mare. Una cosa è certa: visti i denti aguzzi di questa preda, è bene prevedere di usare un cavetto d’acciaio (avevamo visto in un articolo come e quando usare questo cavo nella pesca), ben legato con un nodo Albright, così da non temere il taglio netto da parte del nostro predatore, dicendo di conseguenza addio alla nostra esca e al nostro entusiasmo.

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Per la pesca surfcasting andremo a usare una canna da pesca telescopica oppure a due pezzi, attrezzata con un mulinello di taglia compresa tra 6000 e 8000: è bene scegliere un mulinello bello resistente, sapendo che il combattimento con il serra non è da prendere sottogamba, e sapendo peraltro che si potrà senz’altro decidere di darsi alla pesca al serra in giornate parecchio umide. Per la pesca a spinning sarà bene prediligere una canna con azione fast monopezzo oppure a due sezioni: tutto dipende dalle proprie esigenze in fatto di trasportabilità.

Il combattimento

Non ci sono dubbi: il pesce serra è un gran combattente, che una volta ferrato trasforma il più tranquillo dei mari nel caos più assoluto. Davanti a questo spettacolo, che può arrivare inaspettato quando ci si dà per le prime volte alla pesca al serra, è bene mantenere la calma, partendo con una bobina ben stretta, così da assicurare la ferrata. Mentre la preda si mette di corsa a prendere il largo, inizia il recupero, che mira a sfinire il serra. Quando questo avrà esaurito le forze arriverà in superficie, ed è in quel momento che bisogna darsi da fare con il guadino: l’optimum è essere in due, con una persona pronta a mettere il retino in acqua in anticipo, e con l’uomo alla canna che condurrà proprio lì la propria preda.

Va sottolineata una cosa: staccare l’amo da questo pesce non è facile, e non è nemmeno esente da rischi. Dobbiamo infatti affrontare una dentatura notevole, il che rende obbligatorio l’uso di una pinza o di uno slamatore. Metterci le dita vuol dire andare incontro a una o più ferite quasi sicure.

Le migliori esche naturali per il pesce serra

Quali sono le migliori esche naturali per la pesca al serra? Ecco una lista ragionata: di sicuro chi vuole tentare il pesce serra con un boccone davvero succulento può sicuramente usare una sarda fresca, e quindi non congelata e non cotta dai raggi solari. Chi pesca a fondo andrà a depositare questo invito nelle immediate vicinanze del fondale, sapendo che per il serra di passaggio sarà impossibile resistere

  • La sarda
  • Il cefalo vivo
  • La triglia viva
  • Il filetto di cefalo
  • Il filetto di orata
  • Il filetto di mormora
  • Il filetto di spigola

In tutti casi in cui si desideri utilizzare un filetto, è bene sfilettare e togliere per bene le spine, attaccando poi il nostro trancio all’amo con un filo dotato di una buona elasticità, e con la polpa invitante che guarda verso l’esterno.

Come regola generale, con la pesca con esca viva al pesce serra vanno bene praticamente tutti i pesci che possono essere pescati sul posto.

Le migliori esche artificiali per il pesce serra

Quali esche artificiali per il serra dovrebbe invece utilizzare chi si dà alla pesca a spinning? Qui le possibilità di scelta potrebbero davvero essere sterminate, e per questo siamo al lavoro per creare un articolo interamente dedicato alle migliori esche artificiali per il serra. In linea di massima, ecco quali sono le migliori opzioni:

  • Long jerk: tutti conosciamo questa esca artificiale: parliamo del pesciolino hard bait dotato di paletta e di tre ami, nonché di affondanti.
  • Popper: ecco un’esca che si presta all’utilizzo durante i mesi più caldi dell’anno, e che lavora in superficie.
  • Needle: a caratterizzare i needle è la loro forma oblunga, che conferisce loro una grande idrodinamicità, così da renderli dei preziosi alleati per i pescatori che vogliono lanciare a buone distanze.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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