Guida alla pesca notturna dalla barca

Pescare di notte è un’ esperienza senza dubbio affascinante e unica, che tuttavia necessita di un’ attrezzatura adeguata all’occasione e di qualche accorgimento per riuscire al meglio. La pesca in mare di notte, infatti, è per condizioni ambientali più rischiosa della sua controparte diurna, ma non rappresenta nulla che non si possa affrontare con un po’ di attenzione.

Diamo un’occhiata a cosa tenere a mente per un’esperienza più soddisfacente.

Le provviste per la pesca notturna

Può sembrare sciocco, ma non lo è affatto! Una notte in barca alla ricerca della preda perfetta può essere molto lunga, e occorre rimanere vigili. Secondo l’adagio per cui un motore senza benzina non può fare il proprio lavoro, è necessario portare con sé tutto il necessario per uno o più pasti (a seconda della volontà di prolungare eventualmente la battuta di pesca anche al giorno successivo).

Oltre a cibo e bevande in abbondanza, non bisogna mai scordarsi dell’abbigliamento adeguato per contrastare le temperature rigide (soprattutto se si pesca in periodi diversi dall’estate) e un kit di pronto soccorso. Per concludere, è imprescindibile un thermos di caffè: il migliore amico per restare svegli durante ogni sessione di pesca notturna!

La scelta del luogo e del momento

Oltre all’assicurarsi che le previsioni meteo per la notte prescelta ci diano il via libera, la scelta che riguarda il luogo e il fondale è ugualmente fondamentale. La prima discriminante è rappresentata dalla corrente: se troppo forte, converrà far rotta verso un altro posto. In generale, comunque, bisogna tenere conto della condizione delle maree e della luna. Nel secondo caso, infatti, la luna piena o molto luminosa durante la pesca comporta di solito una maggiore attività dei pesci, aumentando le possibilità di successo. Se ciò si abbina a una condizione di alta marea, allora i frutti della pesca possono aumentare in maniera decisamente significativa. In linea di massima, un fondale di 40 metri circa, ove disponibile, può rappresentare un ottimo campo per questo tipo di pesca. Stando così le cose, una canna da bolentino rende possibile pescare di notte a costi piuttosto contenuti. Per i neofiti di questa semplice tecnica, abbiamo già scritto un articolo su come scegliere una canna Guida alla pesca notturna dalla barca da bolentino.

Da non perdere:   Pescare in acqua dolce: una guida ai pesci più ricercati

L’ attrezzatura per pescare in mare di notte: esca, lenza e altro

Diversi tipi di esche naturali e artificiali possono essere usate per insidiare le prede solitamente attive di notte (cernia, scorfano, triglia, orata e altri tipi di pesci come i saraghi e i gronghi). Prima di scendere più a fondo nei dettagli, menzioniamo una componente che, per ovvi motivi, non può mai mancare.

L’attrezzatura per la pesca notturna non sarebbe infatti mai completa senza una torcia di qualità: sia che la reggiate, sia che la montiate a mo’ di minatore con le apposite cinghie, è fondamentale averne una per capire dove si lancia e cosa si sta facendo! L’idea comunque è di non puntare la luce direttamente in acqua per non guastare la posta con bagliori inconsulti e diversi dalle luci a cui i pesci sono stati abituati per ore.

In merito alle esche, la premessa fondamentale è che di notte i pesci non si affidano alla vista: a differenza della pesca di giorno, infatti, utilizzano molto di più l’olfatto e la linea laterale. Questo senso in particolare consente al predatore di individuare gli altri pesci percependo le loro vibrazioni. In condizioni di mare non troppo mosso, questo implica la necessità di puntare su esche che emettano vibrazioni a bassa frequenza quando recuperate lentamente: esche siliconiche e minnow senza paletta fatevi avanti!

Se invece il mare fosse piuttosto agitato, la miglior scelta è quella di esche che emettano forti vibrazioni se recuperate con movimento lento e costante, come per esempio artificiali dalle palette molto pronunciate.

Bisogna comunque tenere conto che colori troppo appariscenti o fluorescenti insospettiranno il pesce, che abboccherà con maggiori difficoltà. Per la pesca notturna, dunque, è meglio scegliere esche all’apparenza più “sobrie”!

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Scritto da
Luigi Oriani
Luigi Oriani
Nato a Milano nel 1992, la pianura che circonda la sua città non gli impedisce di sviluppare una grande passione per il mare. Chiedetegli di descrivere il suo momento ideale e vi parlerà di un tramonto in barca, sorseggiando un bicchiere di bianco nella baia di Corfù mentre il pesce sfrigola sulla griglia.

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