Di abbigliamento da barca se ne potrebbe parlare per ore, perché le questioni aperte o interessanti sono potenzialmente tantissime. Per esempio: dove si può porre il confine tra abbigliamento nautico propriamente detto, nel quale si riconoscono senza dubbio capi come le cerate per velisti e le scarpe da barca, dal vestiario del diportista “della domenica”? C’è infatti chi per andare in barca adotta un approccio decisamente sportivo, mentre c’è chi in banchina si presenta sempre e solo con camicia e mocassino. C’è poi la grande danza dei marchi, sapendo che alcuni brand guardano soprattutto agli sportivi, e quindi al mondo della vela e delle regate in primis, mentre altri strizzano l’occhio alla parte più glamour del diporto. Di certo, per chi vuole farsi un idea dei brand più importanti per l’abbigliamento nautico sportivo, i grandi eventi velici possono diventare l’equivalente delle sfilate di moda milanesi o parigine: gli appassionati per esempio sanno che durante l’America’s Cup 2024 il team neozelandese è stato vestito dagli italiani di Slam, mentre gli svizzeri hanno optato per Sail Racing, con gli americani che hanno rinnovato invece la partnership con Helly Hansen. E non è certo un caso se quest’ultimo marchio è fisso sulla pelle della squadra più vincente del trofeo sportivo più antico a livello globale: il brand HH ha infatti fatto la storia dell’abbigliamento nautico e, più in generale, del vestiario sportivo. Vediamo qualcosa in più su Helly Hansen!
Breve storia di Helly Hansen
Il marchio Helly Hansen è famoso prima di tutto, come vedremo, per le sue giacche sportive pensate per affrontare con efficacia anche le situazioni più estreme, in mare come tra le nevi. Ecco, non dovrebbe stupire troppo il fatto di scoprire che un marchio come questo sia nato lì dove le temperature se ne stanno bellamente nella parte inferiore del termometro: la città di riferimento del brand è Moss, in Norvegia, lungo le coste del fiordo di Oslo, di fatto a metà strada tra la capitale norvegese e il confine con la Svezia. Alle origini del marchio c’è per l’appunto Helly Hansen, o meglio, per esteso, il capitano Helly Juell Hansen. L’anno è il 1877, e il Hansen desidera dei vestiti in grado di proteggerlo in modo più performante dal clima scandinavo: ecco che allora insieme alla moglie prova a intingere dei tessuti grezzi in olio di lino. Proprio a partire da questi esperimenti ha il via la produzione di indumenti resistenti all’acqua per i marinai e per gli altri lavoratori del mare, con Helly Hansen che parte quindi fin da subito come azienda di riferimento per l’abbigliamento nautico. Già l’anno successivo, alla Exposition Universelle parigina del 1878, Helly Hansen viene premiato, dando così il via alla produzione industriale di abbigliamento per la navigazione, per l’agricoltura e per l’industria, per approdare infine – con lo svilupparsi dello sport – anche nelle attività outdoor.
Quando l’abbigliamento da barca diventa iconico: la giacca Salt
Per tanti brand di abbigliamento nautico o sportivo non è facile né talvolta possibile individuare un capo in grado di rappresentare l’essenza del marchio. Ebbene, nel caso di Helly Hansen è invece possibile farlo: tutti conoscono infatti la giacca Salt, un pezzo di storia del marchio come dell’abbigliamento da regata. L’anno di riferimento qui è il 1981, e quindi poco più di un secolo dopo la nascita dell’azienda, più di 40 anni fa. In quell’anno per la prima volta il mondo vide una Salt Coastal, una giacca da barca a vela destinata a cambiare il modo stesso di guardare all’abbigliamento nautico. L’occasione fu quella della Whitbread Round the World Race, il celebre giro del mondo in barca a vela che oggi conosciamo come Volvo Ocean Race oppure, a essere più pignoli, come The Ocean Race.
Quell’anno per la prima volta la gara vide l’iscrizione di un team norvegese, il Berge Viking. Che dire di quella squadra? I regatanti norvegesi sfidarono il mondo sul loro bellissimo Swan 57, capitanati da Peter Lunde, piazzandosi infine all’ottavo posto, un risultato effettivamente strabiliante per la Norvegia. Ma a passare alla storia fu la giacca indossata dall’intero team, ovviamente firmata da Helly Hansen: una cerata rossa segnata da una grossa banda orizzontale blu dai contorni bianchi, a riprendere e a stilizzare la bandiera nazionale.
Quella cerata da barca a vela HH stregò il mondo delle regate prima, e del diporto poi: oggi è impossibile fare il conto dei naviganti, dal regatante al crocierista, che possiedono una giacca Salt, un vero e proprio must have che è stato ridisegnato, rivisto riproposto e più volte nel tempo. Sul nostro e-commerce, nella sezione dedicata alle cerate per la vela, c’è per l’appunto una delle ultime rivisitazioni del mito, ovvero la certa Salt Original, dal look classico, resa tecnicamente insuperabile grazie alla tecnologia impermeabile e traspirante HELLY TECH® Performance, capace di assicurare protezione dall’acqua e allo stesso tempo comfort e libertà di movimento.
Helly Hansen e l’abbigliamento nautico sostenibile
Qui sopra abbiamo parlato dell’iconica giacca Salt, e abbiamo citato il modello di cerata Salt Original che è possibile trovare nel nostro negozio di abbigliamento da barca online. Ebbene, aprendo la scheda di questo prodotto e leggendo la sua descrizione è possibile scoprire che – citiamo alla lettera – “contiene materiali riciclati Ocean Bound, raccolti entro 50 km dalla costa o lungo i principali corsi d’acqua nelle regioni a rischio di inquinamento da plastica”.
Un tempo Helly Hansen era amato dai diportisti e dagli sportivi per la sua inesausta attività di ricerca e sviluppo. Parliamo infatti del primo brand a lanciare un tessuto in pile, negli anni Sessanta, come del primo marchio a proporre dei capi di intimo tecnico, e più in generale di un’azienda che non smette mai di cercare nuovi modi per garantire sicurezza, comodità e protezione. Ebbene, negli ultimi anni si è aggiunta anche un’altra ragione, ovvero la ricerca di una maggiore sostenibilità da parte di HH, con un’attenzione particolare per la riduzione dell’inquinamento da plastica.
La scelta di usare la plastica raccolta nei mari e negli oceani vuol dire da una parte ripristinare l’ambiente marino, tutelando per quanto possibile la fauna e la flora di questi habitat fragili e messi a repentaglio dall’uomo; e dall’altra evitare di utilizzare altre risorse primarie, riducendo così l’impatto dovuto alla produzione di altri materiali plastici.
Ed ecco che allora Helly Hansen propone ora vari capi prodotti con materiali Ocean Bound, dalle giacche per barca alle polo per il diporto, senza che le performance peraltro ne risentano.

Helly Hansen: non solo abbigliamento per regate estreme
Fin qui si potrebbe pensare che Helly Hansen, con la sua continua attività di R&D, si limiti a creare abbigliamento nautico per audaci regatisti o sportivi di altissimo livello. Non è così, in quanto la gamma di giacche, cerate, pantaloni, scarpe e cappelli Helly Hansen è pensata anche per vestire in modo comodo e soddisfacente tutti i diportisti. Hai dato un’occhiata al nostro e-commerce per vedere cosa il marchio HH ha pensato per te?