Ci sono tanti oggetti e dispositivi che accompagnano il diportista nelle sue uscite in mare e che, di fatto, definiscono la vita marinaresca. Parliamo del fido coltello, immancabile, della cerata, della radio VHF, e sì, anche del binocolo marino. Come è noto, tra le dotazioni nautiche obbligatorie il binocolo fa il suo ingresso solamente oltre le 12 miglia dalla costa, e dunque per la navigazione fino alle 50 miglia e senza limiti. Ma indubbiamente avere a bordo un binocolo può tornare estremamente comodo anche per chi naviga sottocosta, per mettere a fuoco eventuali ostacoli o per individuare importanti punti di riferimento. La scelta dei binocolo in commercio, però, è piuttosto vasta, e non è facile capire su quale marchio e su quale modello preciso orientarsi. Non è del resto tutto qui: molti diportisti non hanno ben chiara la differenza che corre tra un binocolo marino, pensato espressamente per essere utilizzato in barca, e un binocolo ‘da terra’, usato per la caccia, per osservare gli uccelli o per inquadrare le cime durante le escursioni in alta qualità. In questo pezzo, quindi, sveleremo gli aspetti principali del binocolo marino, metteremo in luce le differenze tra i vari modelli, e poi presenteremo alcuni tra i migliori binocoli marini.
A cosa serve il binocolo in barca?
È lecito che il diportista che fino a oggi si è allontanato poco o nulla dalla costa, spostandosi con la propria piccola barca o con il fido gommone, si domandi a cosa serve il binocolo marino. Si potrebbe infatti pensare che il suo fine sia solo e unicamente ludico, magari per osservare la costa, o, ancora meglio, per seguire il volare degli uccelli oppure, abbassando lo sguardo, per scorgere qualche pinna affiorare tra le onde. Tutto questo è vero, verissimo, ma ancora prima il binocolo ha delle funzioni decisamente più pratiche. Il vero marinaio ne ha infatti sempre uno a portata di mano per identificare altre imbarcazioni e per seguirne i movimenti, in modo da muoversi in modo tempestivo per evitare eventuali incroci. Non è tutto qui: il binocolo marino è fondamentale quando si naviga lungo coste sconosciute, per riconoscere dei punti di riferimento lungo la costa, per individuare degli ostacoli, dei relitti o delle boe, insomma, per rendere più sicura la navigazione.
Di ottimi motivi per acquistare un binocolo marino, quindi, non ne mancano. Ma quale modello scegliere? Partiamo da uno dei quesiti fondamentali, ovvero dalla potenza del binocolo marino.
La potenza del binocolo marino
Abbiamo quindi capito che il binocolo marino serve sempre, in barca a vela come in barca a motore. Ora vediamo quale dovrebbe essere la potenza del tuo binocolo, partendo dal presupposto che no, non è automaticamente detto – almeno in questo caso – che “più potente è, meglio è”. Se hai già dato un’occhiata al nostro e-commerce per ricambi e accessori per la nautica, ti sarai accorto che nella categoria dei binocoli per barca, questi dispositivi sono contraddistinti da due cifre, come per esempio 8×42 o 7×50. Ed è proprio a questa accoppiata di numeri che bisogna guardare per capire qual è la potenza del binocolo marino.
Partiamo dalla prima cifra, la quale nella maggior parte dei casi è un 7 o un 8. Ebbene, quel numero indica l’ingrandimento offerto dal binocolo per barca, o meglio, la potenza stessa delle lenti. Avere un binocolo 7x significa che quelle lenti possono ingrandire l’oggetto osservato di 7 volte. Ne deriva quindi che, guardando un oggetto a posto 350 metri con il nostro binocolo, sarà un po’ come averlo a soli 50 metri – meglio: come potremmo vedere a occhio nudo se questo fosse a 50 metri.
Ma il discorso non è così semplice. Fin qui, infatti, si sarebbe davvero tentati di andare automaticamente su lenti più potenti, in modo da ingrandire ancora di più il panorama davanti ai nostri occhi. Pensando così, però, si trascura il reale meccanismo delle lenti: a questo proposito, è da sottolineare il fatto che la seconda cifra dell’accoppiata di cui sopra evidenzia proprio la grandezza delle lenti, in millimetri.
Stando attenti a quelli che sono i reali utilizzi di un binocolo marino si capisce subito perché non è il caso di usare dei binocoli troppo potenti, come quelli usati per esempio nel mondo del birdwatching. Usare un binocolo in mare significa infatti usarlo soprattutto a largo, dove mancano del tutto punti di riferimento: con il crescere dell’ingrandimento diminuisce l’angolo di campo, in modo da rendere via via sempre più difficile individuare un oggetto all’orizzonte e tenerlo di fronte a noi. A che pro avere un binocolo fortissimo, in grado di farci vedere magari tutti i segni sulla pinna dorsale di un cetaceo se poi, al momento dell’utilizzo, l’angolo di campo è tale da non riuscire a trovare la pinna in mezzo al mare con il binocolo?
Non è tutto qui. Va anche sottolineato il fatto che, con l’aumentare dell’ingrandimento, si riduce la luminosità dell’immagine. È un fatto connaturato alle lenti, a qualsiasi lente. La riduzione della luminosità è però minore con il crescere del diametro delle lenti, nonché con il migliorare della loro qualità. Insomma, la grandezza e la qualità delle lenti è importante almeno – sotto certi aspetti persino di più – della loro capacità di ingrandimento. E senza discostarsi troppo dal tema della qualità delle lenti, va sottolineato che ha un certo peso anche la qualità dei prismi interni al cannocchiale, i quali hanno il ruolo di ‘raddrizzare l’immagine’ per i nostri occhi (per effetto del gioco di lenti, infatti, l’immagine di per sé sarebbe capovolta). A essere pignoli, quindi, deve essere controllata anche la qualità dei prismi: solitamente i buoni binocoli per barche hanno prismi Bak-4 (con la qualità che aumenta con il diminuire del numero).
Parliamo di messa a fuoco
Sulla messa a fuoco dei binocoli – argomento che, lo ammettiamo, potrebbe sembrare a dir poco soporifero – ci sarebbe tantissimo da dire. Davvero! Prima di tutto, partiamo dal presupposto per cui i migliori binocoli presentano degli oculari indipendenti, i quali possono essere regolati singolarmente, in modo da adattarsi alle diverse diottrie del diportista. Alcuni modelli, come vedremo dopo, presentano il focus automatico, il quale permette di avere delle immagini nitide senza dover continuamente adattare le lenti, e questo permette di agevolare l’utilizzo del binocolo marino quando si devono guardare dei punti o degli oggetti a distanze diverse
Per quanto riguarda la messa a fuoco c’è qualcos’altro da dire, un discorso più generale, che però va certamente fatto, e che si ricollega a doppio filo con quanto detto sopra per quanto riguarda la potenza di un binocolo. Va detto, infatti, che un binocolo può fornire un’immagine completamente a fuoco da una certa distanza in poi, e questa distanza, guarda un po’, aumenta con l’aumentare della sua capacità di ingrandimento. Più nello specifico, per capire dove è il punto in cui un binocolo dà il meglio di sé (se così si può dire) bisogna fare il quadrato della sua potenza: il tipico binocolo marino 7×50, quindi, inizierà a mettere davvero a fuoco dai 49 metri in poi. A distanze più ridotte, come per esempio a 30 metri, la messa a fuoco sarà più laboriosa, e la profondità di campo non sarà per nulla soddisfacente.
Quanto deve essere resistente un binocolo nautico
Non si può certo dire che quello nautico sia un mondo particolarmente stabile. Non lo è sulle barche a motore, e lo è ancora meno sulle barche a vela. Ecco quindi che il binocolo per barca deve essere resistente, per riuscire a vivere a lungo in un ambiente non esattamente ‘facile’. Deve resistere in primo luogo agli urti, sia quelli piccoli che quelli un po’ più sostenuti: niente di più facile, infatti, di trovare il binocolo a terra in cabina o sul ponte in una fase concitata. Con il mare grosso, peraltro, non è raro che il binocolo, anziché cadere sul ponte, se ne finisca direttamente in acqua: da qui la possibilità di acquistare anche dei binocoli galleggianti, i quali però, talvolta, per garantire il galleggiamento, devono rivoluzionare la ‘tecnologia’ interna, compromettendo la qualità delle immagini restituite al diportista. Con budget alti, però, è possibile acquistare dei binocoli galleggianti decisamente efficaci.
Se la galleggiabilità di un binocolo marino non deve essere per forza un must have, è invece irrinunciabile la sua tenuta stagna, per resistere all’umidità imperante come, ovviamente, agli immancabili spruzzi d’acqua. I binocoli buoni resistono senza problemi agli schizzi fortuiti, quelli ottimi sono invece completamente stagni anche se immersi nell’acqua.
Alla scoperta del binocolo con bussola
Molti binocoli marini sono forniti e completi anche di bussola. E qui il diportista abituato a fare a meno del binocolo marino con bussola o del binocolo in sé e per sé, non può che domandarsi il perché di questo gadget aggiuntivo, tanto più che la bussola classica è già di per sé un accessorio obbligatorio per tutte le barche che si spingono oltre 6 miglia. A che pro, quindi, avere una bussola integrata nel binocolo? Ebbene, questo è un vantaggio che si può capire e apprezzare del tutto solo dopo aver provato un binocolo marino di questo tipo.
Quella presente nel binocolo per barca è, nello specifico, una bussola da rilevamento, la quale riporta le proprie informazioni in un apposito spazio nel campo visivo di chi usa il binocolo, senza peraltro disturbare la visuale. Sovrapponendo le indicazioni della bussola all’immagine osservata è possibile per esempio seguire – da quel momento in poi – una rotta legata a un preciso punto di riferimento nell’orizzonte, cosa che, con una normale bussola, non potrebbe ovviamente essere fattibile, non potendo individuare chiaramente l’oggetto in questione. Nel dubbio, quindi, è senz’altro meglio optare per un modello fornito di bussola integrata.
Il miglior binocolo marino 2020
Plastimo – Binocolo con messa a fuoco centrale e oculare
Partiamo con un binocolo Plastimo economico ma decisamente sufficiente per il diportista che non ha grosse pretese. La potenza è quella classica dei binocoli nautici da diporto, ovvero 7×50. Completo di fodero e di cinghia, questo binocolo pesa 850 grammi, monta ottiche bak-7 e presenta una notevole resistenza agli urti grazie alle parti metalliche e al rivestimento che, oltre a essere antiscivolo, è antiurto.
Plastimo – Binocolo con autofocus nero
Stessa potenza e stessa grandezza delle lenti del precedente, questo binocolo marino Plastimo è leggermente più leggero (790 grammi) e, pur vantando ottiche bak-4, si difende benissimo grazie a un’alta impermeabilità, alla regolazione autofocus e alla semplicità di utilizzo.
Konus – Binocolo Konus Sporty 7×50
Perché perdere tempo con la messa a fuoco? Quando si tratta di catturare delle scene in movimento e non si ha tempo da perdere, è premiante avere un binocolo come questo, che non abbisogna di regolazioni per la messa a fuoco. Anche qui abbiamo una struttura solida e antiscivolo.
Osculati – Binocolo 7×50 professionale con bussola
Saliamo di categoria con questo binocolo per barche di Osculati: grazie al riempimento con gas nitrogeno è a tenuta stagna completa. Presenta ottiche di alta qualità, lenti antiriflesso e bussola di rilevamento integrata con illuminazione, con un reticolo utile per calcolare la distanze.
Plastimo – Binocolo 7×50 autofocus con bussola
Altro binocolo marino professionale, questo modello presenta la regolazione sui due oculari più l’autofocus, bussola integrata (con retroilluminazione) e tenuta stagna a prova di immersione. Non manca ovviamente il rivestimento antiurto e antiscivolo, così come non manca il trattamento anti-appannamento sulle lenti.
Lonus – Binocolo Konus Tornado 7×50 – galleggiante e impermeabile
Difficile chiedere di più a un binocolo marino. Galleggiante, completamente a tenuta stagna, messa a fuoco individuale, antiurto, ottiche multitrattate, bussola integrata con illuminazione, con custodia e cinghie.
Qui siamo su un altro pianeta: del resto si parla di un binocolo Steiner, un marchio che non ha bisogno di presentazioni quando si parla di binocolo marini. Ingrandimento 7×50, tenuta stagna fino a due metri di immersione, lenti di grande qualità, con bussola di estrema precisione. Insomma, il meglio senza compromessi per il diportista che cerca il miglior binocolo marino.
Il miglior binocolo marino: aggiornamento per il 2022
Siamo tornati due anni dopo su questo articolo scritto a fine 2019, per aggiornare questa lista con quelli che sono a nostro avviso i migliori binocoli marini per il 2022: vediamo cosa hanno proposto di nuovo i produttori in questi ultimi mesi in vista del nuovo anno
Plastimo – Binocolo 7×50 professionale
Partiamo con un binocolo professionale proposto da Osculati, senza bussola, completamente a tenuta stagna e dotato di lenti anti-riflesso Ruby-coating. Si tratta di un binocolo resistente, pensato appositamente per durare a lungo, grazie al rivestimento in gomma, alla tracolla e alla solida custodia
Konus – Binocolo visore Konuspy 11
Qui parliamo di un binocolo totalmente digitale, pensato per la visione notturna ma efficace anche per il normale uso con al luce diurna, grazia alla presenza di un apposito filtro. Estremamente compatto, permette di effettuare sia foto che video, che vengono memorizzati sulla schedina interna SD da 8 Giga. L’ideale per chi cerca un binocolo potentissimo anche dopo il tramonto.
Konus – Visore digitale Konuspy 12
Non più un binocolo quanto un visore notturno monocolo, completamente digitale, simile a una videocamera compatta: del resto con questo accessorio è possibile girare video e fare fotografie, sia di giorno che di notte, nel buio più pesto. In normali condizioni notturne, riesce a dare risultati soddisfacenti fino a 200 metri.