È definitivo, è certo, non ci sono più margini di incertezza: gli incentivi per motori elettrici nautici 2025 potranno essere richiesti a partire dall’8 aprile. E dire che, ingenuamente, in un articolo del 2022 eravamo stati talmente ottimisti da scrivere che il bonus per acquistare il propulsore elettrico per la barca era “finalmente arrivato”, per via della firma dell’emendamento in Parlamento; non si era poi saputo nulla fino al dicembre 2023, quando finalmente era stato istituito un fondo per la rottamazione dei motori endotermici delle barche; e poi di nuovo nulla, fino al 17 marzo 2025, giorno in cui finalmente gli incentivi per motori elettrici nautici 2025 sono diventati realtà. Ora ci sono le date, ci sono le modalità di richiesta, ci sono i requisiti, ci sono i termini di apertura dello sportello: non si fa più insomma marcia indietro, con lo stanziamento di 3 milioni di euro per sostenere la transizione ecologica della nautica.
Possiamo quindi finalmente spiegare quando e come fare richiesta per gli Incentivi per motori elettrici nautici 2025.
Le date per richiedere l’agevolazione per la rottamazione dei motori endotermici nautici
Iniziamo con indicare la data di partenza per inviare la propria richiesta per ricevere gli incentivi per motori elettrici nautici 2025, fissata alle ore 12 in punto del giorno 8 aprile; e la data ultima entro la quale avanzare la propria richiesta, fissata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy esattamente un mese dopo, ovvero alle ore 12 del giorno 8 maggio.
Insomma, mancano davvero pochi giorni al via dello sportello per le agevolazioni relative alla rottamazione dei motori endotermici del diporto: meglio non perdere tempo!
Parliamo quindi ora di soldi: quanto è possibile ricevere per agevolare l’acquisto di un motore elettrico per la propria barca?
Agevolazione per motori elettrici per barca: i limiti e i contributi massimi
Scorrendo le comunicazioni del Ministero delle Imprese e del Made in Italy è possibile inquadrare in modo abbastanza chiaro i paletti decisi dal legislatore.
Per prima cosa è stata fatta una differenziazione sul numero di motori elettrici finanziabili con questo contributo: i privati, ovvero le persone fisiche, potranno presentare una sola domanda di agevolazione, che potrà riguardare l’acquisto di un numero massimo di due motori elettrici. Anche le imprese hanno il limite di una sola domanda di incentivi per motori elettrici nautici, la quale però può riguardare un numero più alto di motori.
Ma quanto è possibile effettivamente prendere? Prima di tutto va chiarito che le agevolazioni prendono la forma di contributo a fondo perduto; in secondo luogo, è interessante sapere che gli incentivi sono concessi nella misura massima del 50% delle spese ammissibili.
Al di là della percentuale l’importo massimo che può essere riconosciuto a una persona fisica per la rottamazione di un motore endotermico e per l’acquisto di un motore elettrico (o di due motori elettrici) è di 8.000 euro; nel caso di un’impresa – pensiamo per esempio a un’impresa che si occupa del noleggio di natanti – il limite massimo è di ben 50.000 euro.
I contributi in base al tipo di motore elettrico
Il contributo massimo concedibile nell’universo definito dagli Incentivi per motori elettrici nautici 2025 varia anche in base al tipo di propulsore desiderato. Va infatti specificato che:
- per un singolo motore fuoribordo elettrico con una batteria integrata, di potenza compresa tra gli 0,5 Kw e i 12 Kw, il limite è di 2.000 euro;
- per un singolo fuoribordo con batteria esterna, come per motori entrobordo, entrofuoribordo o POD, il limite massimo è fissato a 10.000 euro.
Vale la pena sottolineare che il MIMIT riporta che “I predetti motori elettrici devono essere commercializzati in conformità agli standard e alle disposizioni normative individuate all’articolo 5 del decreto interministeriale 5 settembre 2024”.
Andando a leggere l’articolo 5 si scopre, in sintesi, che per accedere agli incentivi è necessario che:
- i motori elettrici corrispondano a quanto riportato nello standard UNI EN 16315 e successivi emendamenti,
- le batterie al litio corrispondano a quanto riportato nello standard ISO/TS 23625:2021
Nel momento in cui la richiesta di agevolazione per la rottamazione del motore endotermico nautico verrà accettata, il contributo verrà versato dopo l’acquisto, in un’unica soluzione.

Le agevolazioni anche per le batterie
Tra le spese ammissibili e quindi risarcibili con gli incentivi del MIMIT per la nautica ci sono anche quelle relative all’acquisto dell’eventuale pacco batterie per l’impiego e l’installazione dei motori elettrici sulle unità di diporto.
Come fare domanda per gli Incentivi per motori elettrici nautici 2025
Come si farà nel concreto per richiedere gli Incentivi per motori elettrici nautici 2025? Ebbene, va detto che a gestire questa agevolazione per la transizione ecologica del diporto sarà nel concreto Invitalia, ovvero l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A: ecco che allora le richieste per richiedere i contributi dovranno essere inoltrate attraverso lo sportello online di Invitalia.
Non ci saranno insomma alternative al canale informatico, sapendo peraltro che la piattaforma sarà accessibile sia dal sito ufficiale di Invitalia, sia dal sito del MIMIT, utilizzando lo SPID (ecco che allora chi intende fare richieste per richiedere gli incentivi per fuoribordo elettrici e non possiede ancora un account per accedere al Sistema Pubblico per l’Identità Digitale farà bene ad attivarsi per tempo); e ancora, per portare a termine la procedura di richiesta di incentivi per motori elettrici nautici 2025 è necessario avere anche una casella di posta elettronica certificata, ovvero un indirizzo PEC attivo e accessibile.
Richiesta Incentivi per motori elettrici nautici 2025: i documenti necessari
Si è quindi capito che le richieste per gli Incentivi per motori elettrici nautici 2025 saranno inoltrabili a partire dall’8 aprile, esclusivamente online, a patto di avere SPID e PEC. E a livello documentale, cosa sarà necessario presentare? Per ora è noto che sarà necessario avere, nel caso dei natanti, la Dichiarazione di costruzione o importazione (DCI); nel caso delle imbarcazioni registrate sarà necessario presentare la licenza di navigazione. Attualmente quindi non sono state indicate delle procedure dedicate per i natanti che non sono marcati CE, che non dispongono della DCI.
E ancora, vale la pena ricordare che, stando alla normativa, i motori elettrici oggetto dell’agevolazione devono essere acquistati con dei pagamenti mediante conti correnti “intestati al soggetto beneficiario” e mediante delle modalità “che consentono la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura o ricevuta”.