Provate a camminare su un pontile di un qualsiasi porto e a dire ad alta voce “La Cinquecento”. Noterete una cosa molto interessante: nessuno citerà la macchina che fece epoca nei primi anni del dopo guerra, ma tutti vi parleranno della regata d’altura di Caorle, entrata ormai nel mito, che si corre in Adriatico da ben 45 edizioni.
Sì, perché La Cinquecento di Caorle, organizzata dal Circolo Nautico Santa Margherita, è ancora oggi considerata una delle regate, di quelle chiamate “lunghe”, più belle ed impegnative del circuito dell’Adriatico e dell’Offshore.
È nel 1974 infatti che parte la prima edizione 500×2, unica regata del Mediterraneo dedicata ad equipaggi in doppio su un percorso di 500 miglia; Caorle-Sansego-Isole Tremiti-Sansego e ritorno.
Nel 1995 viene aperta anche agli equipaggi completi.
COME E’ NATA L’IDEA
“Uno dei padri fondatori della 500, Giorgio Goti Vola, presente alle varie riunioni in cui pensarono, formularono e definirono la struttura della 500×2, mi ha raccontato che l’idea gli era venuta dopo aver partecipato ad una regata con equipaggio di 3 persone, perché gli altri membri all’ultimo avevano dato forfait. Erano diventati i beniamini della regata, guardati e ammirati da tutti. Giorgio pensò che se una barca non riusciva a fare un equipaggio completo, allora forse presentarsi in due poteva essere una cosa diversa, più epica e marinaresca. E da quel giorno…riunioni dopo riunioni, tante veleggiate di prova per testare il percorso, et voilà: la 500×2!”
Così ci racconta Silvia Traunero – Responsabile della Comunicazione del Circolo Nautico Santa Margherita.
Chi partecipò alle prime edizioni ricorda lo spirito di collaborazione e l’eccitazione che si respirava in banchina tra gli skipper prima della partenza per quella, che prima di tutto, veniva considerata come un’avventura. Non esistevano GPS e si usavano le carte nautiche e la navigazione stimata, non c’erano i cellulari e le previsioni erano fatte con il barometro e tanta esperienza. Le coppie di velisti, che mollavano gli ormeggi per La Cinquecento, dovevano essere ben preparate.
Anche il grande navigatore triestino Alessandro Chersi, che dopo aver vinto la 500X2 nel 1990 fu chiamato da Giorgio Falck per fare la regata intorno al mondo su Gatorade, ha dichiarato che questa regata ha regalato, anche a chi non poteva permetterselo, il sogno dell’Atlantico.
La Cinquecento X 2 e La Cinquecento X Tutti diventa così, edizione dopo edizione, la regata che tutti oggi conoscono, riuscendo a portare sulla linea di partenza i grandi della vela, ma anche tantissimi appassionati che vogliono cimentarsi in una vera prova da marinai.
L’ALBO DELLE STAR A LA CINQUECENTO DI CAORLE
Ambrogio Fogar (1978), Ida Castiglioni (1978), Sandro Chersi (10 partecipazioni dal 1981), Edoardo Austoni (1983), Stefano Spagaro (1984, 1994, 1997), Cino Ricci (dal 1992 stretta collaborazione con il “Giro d’Italia a Vela”), Dario Malgarise (10 partecipazioni dal 1993), Vittorio Malingri (1994), Mauro Pelaschier (1995), Stefano e Alberto Rizzi (1997 e 2001), Simone Bianchetti (2000 e 2001), Philippe Monnet (2000), Patrick Phelipon (2001), Miranda Merron (2003 e 2004), Maurizio Vettorato (2004), Giancarlo Pedote (2007), Andreas Hanakamp (2010, 2011, 2012, 2013), Luca Tosi (2010 e 2016), Andrea Fantini (2012), Matteo Auguadro (2013, 2014, 2015), Michele Zambelli (2016), Matteo Miceli (2017), Ivica Kostelic (2018).
Un successo che La Cinquecento di Caorle ha saputo mantenere nel tempo, anche quando lo sport della vela ha cambiato le sue abitudini e si è arricchito di tanti appuntamenti.
Ma qual è il segreto o la formula che rende una regata come La Cinquecento Trofeo Pellegrini un vero successo di pubblico e di presenze da 45 edizioni?
Prima di tutto il percorso di 500 miglia che attraversa l’Adriatico con una serie di way point, il Sansego e le Isole Tremiti, portando gli equipaggi a giocare di strategia per la diversità di condizioni meteo e di correnti che si possono incontrare.
Quindi parliamo di un vero e proprio valore sportivo.
Last but not least, la capacità organizzativa offerta ai partecipanti. Il Circolo Nautico Santa Margherita, con il suo staff, ha infatti saputo nel tempo mantenere alta la qualità dell’evento venendo incontro alle esigenze degli equipaggi ed offrendo perfetta ospitalità e professionalità in tutte le fasi della regata.
Elemento che fa la differenza, ma non è tutto.
DARIO MALGARISE E LA CINQUECENTO
Per capire meglio quindi il mondo de La Cinquecento siamo andati a trovare uno dei veterani di questa regata, istruttore di vela federale, velista professionista con ben due campagne Coppa America (2000 e 2003) come navigatore a bordo di Prada; Dario Malgarise.
Ciao Dario, che piacere ritrovarti. Quante edizioni hai fatto de La Cinquecento?
Grazie a voi. Beh, pensandoci bene ho partecipato a circa dieci edizioni. Senza contare che ho fatto parte, quando ero molto più giovane, del comitato di assistenza alle Tremiti per altre 5 o 6 edizioni.
Quindi hai vissuto la Cinquecento sia da regatante che come parte dello staff?
Sì, proprio così. Quando ho fatto assistenza alle Tremiti era il periodo in cui non c’erano i telefonini e i passaggi venivano comunicati con i ponti radio attraverso il Vhf. Come comitato di assistenza vivevamo dentro il faro con il guardiano, una vera avventura. Basti pensare che non c’erano i servizi come acqua e luce. Il nostro compito era quello di prendere i passaggi delle barche che all’epoca, parliamo della fine degli anni 70, navigavano senza GPS e soprattutto senza tracking. Spesso capitava che alcuni equipaggi non trovavano le Tremiti perché sbagliavano il punto. La federazione considerava infatti la Cinquecento una regata impegnativa e anche pericolosa per il periodo.
Cosa rappresenta oggi La Cinquecento a livello sportivo?
Credo che La Cinquecento rappresenti ancora un sogno per tanti velisti. Perché partire per una regata di 500 miglia richiede un preciso percorso di preparazione mentale, anche se farla in doppio o in equipaggio ha aspetti e dinamiche molto diverse. Infatti, essere in due ti fa entrare in una dimensione molto particolare della regata. Basti pensare alla gestione del sonno. Per La Cinquecento X 2 si dorme poco; io ho fatto il conto che nei 4 o 5 giorni di regata dormo circa un’ora al giorno. Questo perché è ancora possibile, con una buona preparazione fisica, riuscire a gestire il poco sonno in una regata di 500 miglia. Se fosse più lunga non lo si potrebbe fare. Con Silvio Sambo, con il quale partecipo al circuito delle regate di Caorle tra cui La Cinquecento per due da tanti anni, abbiamo visto che la notte è il momento dei grandi recuperi. Questo perché molti cercano di riposare e abbassano, per così dire, le difese.
Qual è allora una particolarità per regate come La Cinquecento?
Parlando della versione in doppio, avere un’intesa unica con il tuo co skipper. Ognuno di noi si deve fidare ciecamente dell’altro. Nel momento in cui stai manovrando devi avere la certezza che l’altro ti aiuterà e che ovviamente sappia esattamente come fare la manovra stessa. Altro aspetto fondamentale è la sicurezza. Per fare una regata di 500 miglia è importante che tutto l’equipaggio e la barca siano in perfette condizioni e ben preparati a questo tipo di navigazione.
Cosa ti sentiresti di consigliare ad un giovane velista che vuole partecipare a La Cinquecento?
E’ una regata che va affrontata dopo aver fatto un percorso, prima di tutto personale. Consiglierei quindi di iniziare per gradi. Il Circolo Nautico Santa Margherita ha nel suo calendario una serie di regate preparatorie come La Cinquanta, La Ottanta e La Duecento. Questo potrebbe essere il giusto approccio. Per qualcuno già fare La Cinquanta può essere un traguardo. Una regata di 50 miglia, dove navighi una giornata e mezza notata, ti mette a confronto con quello che può essere una lunga navigazione. Tante persone hanno iniziato così e sono arrivati poi a La Cinquecento. E’ fondamentale avere dell’esperienza per poter assaporare la bellezza di queste regate lunghe. Anche perché l’Adriatico non è affatto facile, appare come un mare calmo ma cambia in modo repentino e con una forza che può essere impressionante.
I RECORD DE LA CINQUECENTO
PRIMO RECORD
1985 – 500×2 – trimarano Goldie Italia di Adriano Goldsmied/Alberto Fucale con il tempo di 86h 44’ 49”
RECORD DA BATTERE
2008 – 500X2 – Cookson 50 Calipso IV di Piero Paniccia/Chicco Capecci con il tempo 67h 36’ 34”
EDIZIONE 2019 | DAL 26 MAGGIO AL 1° GIUGNO
L’edizione 2019 de La Cinquecento Trofeo Pellegrini partirà il 26 maggio con un ricco calendario di eventi legati anche alla città di Caorle.
Per seguire tutti gli aggiornamenti e le novità della regata e delle attività del Circolo Nautico Santa Margherita:
Credits Photo Andrea Carloni
Se vuoi scoprire tutte le altre regate più belle del 2019 da seguire clicca qui