Come usare le cuffie per il lavaggio del motore fuoribordo

La manutenzione del motore fuoribordo è un’attività fondamentale per mantenere efficienti e funzionali nel tempo questi propulsori. E il discorso vale ovviamente anche per i fuoribordo più piccoli, quelli che vengono usati cioè su tender, su piccoli gommoni o su barche di dimensioni ridotte. Va peraltro detto che queste attività possono senz’altro essere fatte in autonomia, senza per forza doversi rivolgere a degli specialisti: questo permette ovviamente di risparmiare un bel po’, nonché di conoscere molto meglio il proprio propulsore. Il che, si sa, non fa mai male, per soddisfazione personale come per essere pronti in caso di interventi di emergenza. Passaggio fondamentale delle attività di manutenzione è il lavaggio del motore fuoribordo, che deve essere fatto obbligatoriamente al momento del rimessaggio del propulsore e di tanto in tanto anche tra un utilizzo e l’altro, quando se ne ha la possibilità. Si tratta peraltro di un intervento molto veloce e molto semplice, soprattutto per chi ha a disposizione le comode cuffie per il lavaggio del fuoribordo: vediamo come usarle!

Cosa sono e come funzionano le cuffie per il lavaggio del motore fuoribordo

Difficile non riconoscere le cuffie per il lavaggio del motore fuoribordo già alla prima occhiata: si tratta infatti di un dispositivo tutto sommato molto semplice, dalla forma decisamente caratteristica. Abbiamo infatti a che fare con una struttura che ricorda molto da vicino le classiche cuffie da DJ: un arco metallico va infatti a collegare due “orecchie” laterali, le quali nella maggior parte dei modelli si presentano come delle vere e proprie ventose in gomma. A completare il tutto c’è, da un lato, l’attacco a scatto per il tubo dell’acqua, il quale è nella maggior parte dei casi universale, e quindi utilizzabile con il normale tubo dell’acqua del giardino. Esistono diversi modelli di cuffia per il lavaggio del motore fuoribordo: tendenzialmente il costo è davvero ridotto, patendo dai modelli più economici che costano meno di 10 euro per arrivare a quelli più elaborati che si aggirano intorno ai 20 euro. Nell’acquisto di queste cuffie per il fuoribordo è bene pensare alle eventuali particolarità del piede: alcune cuffie sono per esempio pensate per essere usate per il lavaggio di fuoribordo con fessure di raffreddamento particolarmente estese. Altri modelli presentano la presa per l’acqua a livello dell’arco, così da permettere l’afflusso dell’acqua da entrambi i lati, per un lavaggio ottimale.

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Come lavare il fuoribordo con le cuffie

Vediamo ora come procedere al lavaggio del motore fuoribordo con le apposite cuffie. Prima di tutto dobbiamo andare a posizionare il motore fuoribordo in posizione verticale, usando un apposito cavalletto o un appoggi di fortuna (ma ben stabile!). A motore spento, applichiamo le cuffie a livello delle fessure di raffreddamento, andando a coprirle da entrambi i lati. Fatto questo è possibile connettere il tubo dell’acqua, usando l’apposito attacco rapido: non serve certo sottolineare dire che il posto più adatto per fare questa operazione è all’aperto, senza temere quindi schizzi. Posizionate e approntate le cuffie di lavaggio, prepariamoci ad avviare il motore. Prima di farlo assicuriamoci di avere il fuoribordo in folle e di inserire il blocco di sicurezza, così da evitare incidenti spiacevoli. Fatto questo accendiamo il motore: in questo modo il flusso dell’acqua dolce a livello delle cuffie di lavaggio entrerà in circolo per eliminare l’acqua salmastra, i detriti di salsedine ed altre impurità. Per quanto è bene mantenere in lavaggio il motore? In circa 10-15 minuti il lavaggio potrà dirsi completo. Al termine di questa operazione non si dovrà quindi fare altro che spegnere il motore, spegnere l’acqua, staccare il tubo e togliere le cuffie: il gioco è fatto!

E dopo il lavaggio? Gli step successivi per la manutenzione

Come si è visto il lavaggio del motore fuoribordo è semplice, veloce e sicuro. Questo peraltro è solo uno degli step per una corretta manutenzione del motore. Non basta infatti eliminare la salsedine dal circuito di raffreddamento! Ecco allora che, sempre sul tema della pulizia, sarà bene procedere anche al lavaggio dell’esterno del piede, usando una buona idropulitrice per rimuovere tutti i residui presenti, che finirebbero altrimenti per intaccare la vernice.
Fatto questo è il momento di sporcarsi le mani, andando quindi a ingrassare il perno dell’elica, a controllare la girante del fuoribordo, a controllare la candela (e in caso pulirla o sostituirla), a ingrassare la molla dell’acceleratore, a cambiare l’olio nonché a proteggere tutto il propulsore con una bella spruzzata di WD-40. A questo punto, una volta rimessa la calandra (la quale essa stessa può essere protetta con un po’ di WD-40, ben distribuito con un panno) il motore fuoribordo si troverà in una situazione ottimale!

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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