L’Evoluzione della Cartografia Nautica: dalla carta al digitale

Al di là della semplice uscita poco fuori dal porto, o lungo le note coste del lago in cui si naviga da tutta la vita: quando si oltrepassano i confini dell’arcinoto, quando si naviga in acque che presentano conformazioni, rischi, ostacoli e peculiarità che non ci sono perfettamente note, allora affidarsi alle carte nautiche diventa imprescindibile, così da poter tracciare una rotta. Un tempo il modo da seguire era semplicemente uno. Si prendeva la cartografia cartacea della zona di navigazione, ci si armava di goniometro, squadrette e matita, e ci si metteva al lavoro per trovare riferimenti lungo la costa, coordinate, punti nave e passaggi chiave. Oggi operazioni di questo tipo sono via via meno comuni, per l’utilizzo sempre maggiore della cartografia nautica digitale. Ma come si è arrivati a questo passaggio di testimone dalle carte nautiche di carta a quelle elettroniche? Quali sono i vantaggi delle mappe nautiche digitali, e quali sono gli aspetti da considerare prima di affidarsi a esse?

Dalla mappa nautica cartacea alla cartografia nautica digitale: la storia

Quante mappe nautiche sono state disegnate, consultate, tramandate nella storia della navigazione? Sappiamo che le carte nautiche vengono prodotte da secoli: il più antico esempio giunto fino a noi è la cosiddetta Carta Pisana, databile alla metà del XIII secolo. Qui sono ritratti il Mar Mediterraneo e il Mar Nero, con una selva di toponimi in nero e in rosso. Decennio dopo decennio, con il progredire delle esplorazioni e della tecnica, le carte nautiche sono diventate più complete, più precise, più affidabili.

In epoca moderna la cartografia è stata di fatto compito dei vari istituti idrografici, per diventare poi via via sempre più anche un affare privato, con editori specializzati per l’appunto nello sviluppo di carte nautiche: si pensi per esempio alla nascita in Italia, nel 1975, di Nauticard.

E come si è arrivati alla cartografia digitale? Alla base, all’inizio, ci sono state le cartografie ufficiali cartacee, via via digitalizzate mediante l’uso di appositi software. Con il passare degli anni si è invece passati a utilizzare come base, in luogo delle carte precedenti, nuovi rilevamenti nati in forma digitale: in un ribaltamento di ruoli, ora anche le carte nautiche vengono disegnate su informazioni generate digitalmente.

Tra i primi soggetti specializzati nella produzione di cartografie nautiche elettroniche c’è Navionics, azienda italiana che nel 1984 lancia il primo plotter elettronico marino, il Geonav, per dedicarsi poi esclusivamente alla produzione di carte digitali. Ma non tutto è stato lasciato nelle mani delle innovazioni portate avanti dalle imprese del settore: per uniformare il mondo delle carte nautiche elettroniche, gli istituti idrografici hanno messo a punto uno standard globale, ovvero l’ENC (Electronic Navigational Charts) utilizzato dagli stessi chartplotter installati attualmente sulle unità da diporto.

cartografia nautica digitale o cartacea

I vantaggi delle carte nautiche elettroniche

Di certo non è necessario essere degli esperti di cartografia per individuare i principali vantaggi della cartografia nautica digitale, in special modo nel momento in cui questa viene affiancata dal GPS. Qui non serve più fare calcoli, non serve più mettersi al lavoro con squadrette e compassi: ogni informazione d’interesse è restituita in tempo reale dal chartplotter, che indica in modo chiaro la posizione della barca durante la navigazione. E non è tutto qui: con pochi click è possibile programmare rotte, scali e tappe, senza dimenticare che il tipico chartplotter è integrato con l’ecoscandaglio, così da avere dalla propria anche l’osservazione diretta dei fondali. I più aggiornati conosceranno inoltre le funzionalità più innovative dei GPS cartografici di ultima generazione: pensiamo alla cartografia in 3D, alla possibilità di condividere i dati e le mappe con uno smartphone, o alla possibilità di integrare il tutto con l’autopilota.

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Si va verso l’abbandono delle carte nautiche cartacee?

La domanda a questo punto sorge spontanea, o quasi: viste tutte le caratteristiche premianti della cartografia nautica digitale, perché continuare a portare a bordo le carte nautiche cartacee? Perché insomma acquistare queste stampe, laddove con la carta nautica elettronica è possibile avere tutte le informazioni necessarie con pochi click, e senza sforzi? Prima di tutto, perché le attuali normative relative alle dotazioni di sicurezza obbligano i naviganti che oltrepassano le 12 miglia ad avere sempre con sé il formato cartaceo. Per quale motivo? Semplice: perché il GPS cartografico potrebbe conoscere dei malfunzionamenti, o perché ci si potrebbe ritrovare in mezzo al mare senza più energia per alimentare il chartplotter. Ecco che allora, per chi si allontana dalle coste, le carte nautiche di carta rappresentano ben più di un vezzo o di un extra, sapendo peraltro che al navigatore esperto basta una veloce occhiata alla stampa per raccogliere tutte le informazioni necessarie per proseguire nella navigazione in sicurezza.

Come in molti fanno notare, peraltro, sono gli stessi produttori di cartografie digitali ad avvisare i diportisti che “la cartografia elettronica utilizzata deve essere intesa come supporto alla navigazione ed è stata studiata quale supplemento all’uso delle carte governative ufficiali, non per sostituirle. Solo le carte governative ufficiali, completate dagli avvisi ai marinai, contengono le informazioni necessarie per una navigazione prudente e sicura. Integrare sempre le informazioni fornite con altre sorgenti di rilevamento, quali le osservazioni, lo scandaglio del fondo marino, il radar ed i rilevamenti manuali con la bussola e la cartografia ufficiale”. Ecco che allora la cartografia nautica digitale, oltre a essere aggiornata e usata nel modo giusto, deve essere integrata con quella cartacea: meglio insomma non perdere del tutto l’abitudine di carteggiare a mano, sfruttando i vantaggi peculiari che GPS cartografico, carte nautiche e portolani possono garantire. 

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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