Maelle Frascari. La velocità nella vela è una questione di sensibilità.

Maëlle Frascari è una giovane velista. Tutti noi la conosciamo per il suo curriculum sui Nacra 17 dove è salita sui gradini più alti di eventi come Campionato Mondiale, World Cup, Collare d’oro ecc.
Maëlle Frascari però non si è fermata e dopo i successi sui Nacra ha fatto Sail GP, ha navigato sui 69F e la sua esperienza sulle barche che volano con i foil è una storia bellissima.

Melle Frascari e la sua storia sulle barche con i foil

Una storia fatta di dedizione, di preparazione e di incontri di culture e persone.
Un atleta, infatti, ha sempre una storia che spesso sembrano più storie. Luoghi dove vivere per allenarsi, persone con le quali si vive a stretto contatto per tanto tempo, dinamiche sociali che vanno affinate a terra come in acqua.


Perché per andare veloci ci vuole una certa sensibilità anche responsabilità delle scelte.
Tante volte pensiamo che coloro che praticano uno sport a livello professionali sono dei privilegiati, ma non è mai un privilegio esserlo. Perché richiede sacrificio ed impegno, esattamente come ci ha raccontato Ganga Bruni nel podcast di Voci Sottocoperta di qualche tempo fa.
Per questa puntata sarà la voce di Cecilia ad essere Sottocoperta con Maelle e come una bella chiacchierata tra amiche o, meglio, veliste abbiamo scoperto qualcosa di più di Maelle.

Voci Sottocoperta lo spazio libero per le storie perfette.


Voci Sottocoperta è uno spazio libero per le storie perfette, quelle che durano per sempre e quelle che lasciano spazio all’immaginazione. Perché sottocoperta di una barca i suoni della barca e del mare diventano la cornice perfetta per i racconti di vela, di sport e di mare. Voci Sottocoperta è un progetto ideato, scritto e condotto da Laura Doria e Cecilia Zorzi.

Da non perdere:   Come usare l'Estintore in barca | HiNelson Academy


Ti diamo il benvenuto a Voci Sottocoperta, il nuovo canale podcast prodotto da HiNelson che attraverso la voce, quel flusso di aria che si trasforma in suono, vi porterà a scoprire il mondo della nautica e dello sport.
Siete pronti per ascoltare il mare e le sue storie?

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Scritto da
Laura Doria
Laura Doria
Mi chiamo Laura Doria e sono nata al mare, quindi raccontare storie ed incontrare i personaggi del mondo della nautica è qualcosa di naturale per me. Perché è sempre un grande privilegio scrivere della passione che punta la prua verso i grandi orizzonti blu.
  1. Livornese, nato “sur pontino” in una casa in via delle galere distrutta dai bombardieri inglesi.
    Non sono un velista
    Da piccolo avevo un kayak di compensato con cui pagaiavo tra i Pancaldi e la Vegliaia.
    Qualche volta mi accostavano i ragazzi che dall’Hdemia uscivano con le Star e volevano provare il kayak e io in cambio imparavo a fare il prodiere.
    Poi la vita mi ha inchiodato a Torino, prima la scuola e poi il lavoro+altra scuola
    Il massimo delle possibilità era durante le – brevi – ferie, fare un po’ di apnea e snorkeling.
    A vela ci andavo con gli alianti. pero`….ricordo una lezione del prof. Piero Morelli grande progettista e docente come il fratello al Politecnico di Torino alla facolta’ di ingegneria aeronautica, che spiegava come la vela non fosse che un’ ala messa in verticale e come gli aliscafi sfruttassero le stesse leggi – per ” volare” “nell’acqua” e non “sull’acqua”
    Poi metter su famiglia, lavoro – ferie plein air, ma solo verso gli anni 80, la prima volta che ho ripreso in mano una randa ed un fiocco fu sull’Adriatico con un colibri di un collega.
    Poi invece di una barca fu la volta di un Motorhome sostanzialmente una “Barca con le ruote” definendo il mio mezzo, andando a trovare mio fratello che abitando a Casalpalocco aveva un Harmony a Fiumicino e poi un Comet….Quel Comet prima di essere suo aveva corso la Giraglia, e fare il prodiere li nelle poche uscite fatte, fu un emozione.
    Ma un Livornese il mare ce l’ha nel sangue. E nei sogni.
    Il mio?
    Poter essere l’Italia a vincere e quindi a decidere il campo di gara della prossima Coppa America, e farla su un percorso cosi:
    Omaggio alla Repubblica Marinara e ai 44 para’ caduti di “Gesso4” Partenza dalla Meloria > cirumnavigazione della Gorgona in senso orario > boa di fronte al brick interrato dell’ Hdemia > volata finale verso la Vegliaia > traguardo dopo la Terrazza Mascagni, per dare al mondo uno spettacolo pari all’ arrivo a Monza o Imola delle Rosse di Maranello
    Chissa’ cosa ne pensano i progettisti dell’attuale Luna Rossa, della possibilita’ di progettare una barca che affronti sui foil il mare “vero” su un folle percorso del genere
    Giovanni
    Estote Parati
    Vitam pro Patria Exponimus

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