La stagione degli Alisei è arrivata! Il momento perfetto per attraversare l’Atlantico dalle Canarie ai Caraibi con il vento in poppa e il mare calmo. Prima di salpare verso nuove avventure, assicurati di avere a bordo i migliori strumenti di sicurezza.
In questo video ti guideremo alla scoperta dei sistemi di allerta MOB, AIS, DSC ed EPIRB, fondamentali per garantire una navigazione sicura.
Che tu sia un marinaio esperto o un principiante, queste tecnologie possono fare la differenza in caso di emergenza. Scopri come proteggere te stesso e il tuo equipaggio e naviga in totale sicurezza!
Ecco i nostri 5 trasmettitori di emergenza che ti salveranno la vita!
Simple Man Over Board
Ogni persona a bordo porta un piccolo trasmettitore, simile a un orologio da polso. Un ricevitore installato a bordo analizza i segnali. Se la connessione si interrompe, scatta automaticamente un allarme. Questi trasmettitori sono conosciuti come “tag”.
Sistemi AIS MOB
I trasmettitori AIS MOB si attivano solo dopo un incidente. Con i sistemi AIS, la persona caduta in mare diventa tecnicamente una “barca”, trasmettendo la propria posizione come un dato.
Sistema AIS MOB con DSC
Per garantire che venga attivata la catena di soccorso, è consigliabile utilizzare un dispositivo con funzione DSC. In questo caso, dopo l’allerta AIS, viene inviato un segnale di emergenza tramite radio VHF DSC, che potrebbe raggiungere anche il centro di coordinamento dei soccorsi.
EPIRB e PLB EPIRB (Emergency Position-Indicating Radiobeacons) sono progettati per navi o rafts di salvataggio e inviano messaggi di emergenza con informazioni sulla posizione al centro di coordinamento dei soccorsi tramite satellite. PLB (Personal Locator Beacons) sono versioni più piccole per i giubbotti di salvataggio. Entrambi utilizzano il sistema Cospas-Sarsat, allertando i centri di coordinamento dei soccorsi, che a loro volta comunicano le coordinate alle navi che possono intervenire.
Vuoi sapere di più su EPIRB? Leggi il nostro articolo dedicato “Epirb, che cos’è e come funziona: 3 ragioni per averlo a bordo“