Mi compro la Barca Beneteau Oceanis 430

Mi compro la barca. Quante volte te lo sei detto? E a seguire giorni passati a cercare il modello migliore per le tue esigenze. Con il modello Beneteau Oceanis 430 inauguriamo una serie di articoli dedicati alle imbarcazioni più richieste sul mercato nautico. Insieme scopriremo chi le ha disegnate, quale tecnologia è stata utilizzata per costruirle e quali innovazioni hanno potuto portare al settore nautico. Come si comportano in mare, quali attrezzature hanno a disposizione. Una visita guidata virtuale un modello alla volta per scoprire pregi, difetti e i lavori indispensabili da eseguire una volta comprate.

Ogni barca ha una storia alle spalle ed oggi raccontiamo la nascita della…

Beneteau Oceanis 430

Barca Oceanis 430 in Rada

La barca a vela

La barca oceanis 430 fu costruita  dal cantiere Beneteau a partire dal 1987 su disegno dell’architetto innovatore Philippe Briand segna un punto di svolta nel mondo Beneteau e non solo.

Dopo averla disegnata ed aver costruito il prototipo, Briand stesso afferma “Da qualche tempo sentivo la necessità di una barca diversa..”. E così fu. “Quando Beneteau mi contattò ho pensato subito che volessero chiedermi di disegnare un nuovo First. Sviluppare un nuovo modello di una barca così prestigiosa è sempre un onore. Invece mi proposero di fare il contrario, di fare qualcosa di mai visto. Mi chiesero di creare un tipo di barca che nè Beneteau nè nessun altro costruttore aveva mai creato prima. Così sviluppai questo nuovo progetto che più tardi prese il nome Oceanis. Delle barche create soprattutto per il piacere della crociera.”

Beneteau volle quindi che apportassi il massimo delle soluzioni innovative al fine di rispondere alla nuova generazione di diportisti. Trovai inebriante potermi cimentare in una sfida del genere e così nacque la gamma Oceanis.”

Carena performante, chiglia con ali, sono solo alcune delle innovazioni apportate. Ho cercato di ottimizzare al meglio le prestazioni della carena e ne è nata una barca veloce e maneggevole, così come dovrebbe essere una barca da crociera.”

Piacere ed efficacia sono stati il motto del nostro programma. Durante questa collaborazione con Bénéteau sono rimasto impressionato dall’efficacia del loro centro studi e della ricerca continua della perfezione in tutto lo sviluppo ed il ciclo produttivo di questa barca”.

Ecco come Philippe Briand descrive questo suo progetto.

Barca Oceanis 430 Costruzione 3d

L’ Oceanis 430 è la prima barca del cantiere progettata pensando all’aspetto diportistico. Ancora oggi questa barca è ricercatissima proprio per le sue doti crocieristiche ed il design moderno caratterizzato da tuga piatta e libera da impicci ove potersi muovere facilmente. Molto spazio libero è la parola d’ordine. Il pozzetto è stato uno dei primi ad essere ampio abbastanza da poter accogliere facilmente sei persone. Ma la vera chicca di questo modello è la finestratura a fascia che, oltre ad armonizzare ed esaltare la tuga, porta moltissima luce naturale sottocoperta.

La barca, con i suoi 12.96mt di lunghezza per 4.22mt di larghezza è assolutamente stabile e non teme il mare. In effetti nella versioneShallow Draft” il pescaggio è stato ridotto a 1.60mt proprio per poter usufruire della maggioranza dei porti incontrati durante il tuo viaggio. Sotto coperta troviamo tre o quattro cabine doppie a seconda della versione, una spaziosa dinette con cucina a murata, il carteggio e due bagni. Prese luce, oblò e numerosi passauomo completano la luminosità data dalla finestratura a fascia.

Questo particolare tipo di Oceanis si è creato una certa reputazione tra gli appassionati dato che è particolarmente conosciuto e ricercato per le sue doti marine.

Il Cantiere

L’armatore Benjamin Bénéteau fondò la società nel 1884, a Croix-de-Vie, in Francia, per costruire i pescherecci a vela, cosidetti Gazelle. Dovevano essere barche veloci per poter entrare in porto prime a scaricare il pesce ed avere così il prezzo migliore. A metà degli anni Sessanta, i nipoti di Benjamin, Annette Bénéteau Roux e suo fratello André Bénéteau, introdussero una linea di barche in vetroresina.

L’azienda a maggioranza di soci familiari vanta una quota di mercato mondiale considerevole per gli yacht a vela, prevalentemente negli Stati Uniti, in Francia e nel Regno Unito. Ha cinque fabbriche  in Francia ed una fabbrica negli Stati Uniti a Marion, nella Carolina del Sud. La fabbrica Beneteau USA ha costruito e distribuito più di 8.700 barche.

Beneteau ha rilevato Jeanneau e la sua controllata multihull Lagoon nel 1995.

Scheda Tecnica Oceanis 430

Le misure dell’Oceanis 430 sono generose, 12.60mt di lunghezza per 4.22mt al baglio massimo. Queste dimensioni le permettono di mantenere il famoso rapporto 3:1 e ciò dona particolare eleganza allo scafo. Il pescaggio passa da 1.60mt per la versione con le ali a 1.90 per quella normale.

Questa barca non è semplicemente un guscio di polyestere. La costruzione dell’Oceanis 430 riprende quella utilizzata per le navi di legno. Il materiale però è il P.R.F.V. e cioè Poliestere rinforzato con Fibra di Vetro. Questo le dona una particolare robustezza ed un dislocamento di appena 8981 kg. La zavorra è di 3593 kg.

Barca Oceanis 430 Progetto

La superficie velica è di circa 80Mq con randa e fiocco. Originariamente equipaggiata con rollafiocco Goiot, due winch Lewmar Self Tailing da 40 e due da 52. Tutti i rinvii in pozzetto per operare anche in solitario. Albero e Boma sono ZSpars.

Barca Oceanis 430 Piano Velico

Originariamente motorizzata con Perkins M50 Prima da 56 Cavalli. Può essere motorizzata anche con motore Yanmar 4 Cilindri Diesel 53cv. Il serbatoio ha un capacità di 196 litri.

Da non perdere:   Gaia Brojanigo e il suo cantiere navale a Milano.

I serbatoi dell’acqua sono 4 per una capacità totale di 600 litri. Possono essere aperti ed utilizzati indipendentemente.

Equipaggiata all’origine con Boiler Raritan da 70 litri.

Interni: opinioni

Se cerchi una barca spaziosa questa è quella che fa per te. Come ho detto questa barca è stata pensata sia per essere maneggevole ma senza rinunciare alla comodità. Troviamo due versioni dell’Oceanis 430, la 3 cabine e la 4 cabine.

Nella versione tre cabine troviamo oltre alle stesse una cabina armatoriale di prua molto grande con bagno privato e doccia separata.

La 4 cabine è stata creata per il charter.

La cucina in entrambe le versioni è a murata. Doppio lavello e frigo a pozzetto da oltre 100 Litri. 3 Fuochi e forno con sospensione cardanica. 8 armadietti di varie misure per stipare la cambusa.

Il carteggio non è molto comodo da utilizzare ma è stato studiato di modo da non levare spazio al grande divano a L in dinette e alla panca contenente il Boiler.

Molti armadietti e vani a disposizione sia nelle camere che in generale. Mensole per tutta la lunghezza interna.

Le cabine di prua nella versione charter possono essere sistemate in versione matrimoniale o con cuccette a castello.

Due bagni ma senza serbatoio acque nere.

Completa l’armadio umido.

Una barca completa di tutto ciò di cui hai bisogno per progettare anche una lunga rotta.

Cosa controllare

Anche se è una barca dallo spirito moderno l’Oceanis 430 necessita di alcuni controlli prima di un eventuale acquisto.

Se hai l’opportunità di osservare la barca fuori dall’acqua controlla che non ci sia osmosi o, se presente, che non sia un grosso problema. Molte barche anzianotte presentano problemi di osmosi dopo 30 anni di onorevole servizio. Basterà comunque un piccolo trattamento antiosmosi e lo scafo tornerà come nuovo. Tale trattamento è comunque bene metterlo in conto per ogni barca oltre i 20 anni perchè prima o poi è da fare.

La barca ha molto alluminio. Controlla il boma per eventuali fioriture. Controlla anche le basette dei candelieri che sono fissate sulla falchetta in alluminio.

Se le vele sono un pò cotte e vuoi sostituirle sappi che la spesa per la randa è di 3.600 euro ed il fiocco segue con 3.000 euro.

Come regola chiedi sempre a quando risale il Rigging. E’ buona norma rifarlo ogni 10 anni.

L’acqua a volte può entrare dall’albero, troverai quindi la sentina bagnata. Nulla di che ma controlla i prigionieri. Se ti sembrano arrugginiti non allarmarti. Su questo modello i prigionieri non sono direttamente avvitati sulla chiglia ma in bussolotti di acciaio. Prova a togliere il GelCoat originale e ti renderai conto della reale situazione. Spesso è molto meglio di come sembra di primo acchito. Puoi comunque cambiarli da solo.

Se il motore è il Perkins originale goccia leggermente olio (e non spendere soldi per cercare di farlo smettere…). Di contro questo motore è la versione marinizzata Perkins da parte della Volvo. Se lo tratti bene ti porterà in capo al mondo.

Chiedi se la pompa dell’acqua è stata cambiata e calibrata, altrimenti la butterai in breve tempo.

Sempre una controllata all’impianto elettrico per determinare in quale stato è. La cablatura originale è ottima ma assicurati che non abbia ricevuto “scaldate” eccessive.

Salpancore originale ottimo ma ha problemi con la frizione.

La messa a terra originale è un cavo di treccia metallica che sarà sicuramente distrutto. Bastano però 2 metri di cavo del 35 per ricollegare la chiglia ai bulloni delle sartie.

Prezzo di una barca Oceanis 430

A seconda delle dotazioni e degli upgrade il costo oscilla fra i 55.000 ed i 65.000. La versione maggiormente ricercata e quindi con la più alta quotazione è la Shallow Draft del 1990. La sua stima si aggira intorno ai 70.000 euro.

Perchè comprare un Oceanis 430

Una barca veramente studiata e costruita per durare nel tempo. Le sue linee sono ancora contemporanee anche ma con qualche ritocco estetico sarà ancora più moderna. Una volta in ordine non ti tradirà e potrà essere la barca dei tuoi sogni ancora per molto tempo!

Scarica la brochure originale Beneteau Oceanis 430

Potresti aver bisogno di fare qualche ritocco veloce e allora

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dedicated to Nicolas Tranchant

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Scritto da
Fabio Portesan
Fabio Portesan
Navigo nel Mediterraneo con la mia famiglia dal 2017. Fino al 2021 ho sperimentato il vivere in barca in tutte le stagioni accumulando un po' di esperienza marina. VideoMaker per passione e scrittore per necessità realizzo video di cultura marinara e manutenzione nautica dedicati ad un utilizzo più consapevole della barca ed alla salvaguardia dell'ambiente marino.
  1. Salve,chiedevo cortesemente spiegazione su una descrizione che ha scritto nell’articolo quando dice che i prigionieri non sono fissati sulla chiglia ma in bussolotti d’acciaio. Avendo appunto il problema da lei descritto e cioè i prigionieri arrugginiti,mi sono allarmato,ma la chiglia quindi è incollata? , come è fissata la pinna? grazie per l’attenzione,rimango in attesa di gradito riscontro,cordiali saluti

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