Mi compro la barca. Quante volte te lo sei detto? E a seguire giorni passati a cercare il modello migliore per le tue esigenze. Con il modello Comet 38 continuiamo la nostra serie di articoli dedicati alle imbarcazioni più richieste sul mercato nautico. Insieme scopriremo chi le ha disegnate, quale tecnologia è stata utilizzata per costruirle e quali innovazioni hanno potuto portare al settore nautico. Come si comportano in mare, quali attrezzature hanno a disposizione. Una visita guidata virtuale un modello alla volta per scoprire pregi, difetti e i lavori indispensabili da eseguire una volta comprate.
Ogni barca ha una storia alle spalle ed oggi raccontiamo la nascita della…
Comar Comet 38
La barca a vela
Barca creata con gli stampi della mitica Comet 38GS. Di linee classiche ma con carena veloce questa barca della Comar si è fatta apprezzare anche nelle regate.
Varato nel 2000, e disegnato dal Groupe Finot il Comet 38 è uno dei primi modelli usciti dal nuovo cantiere della Comar di Castel Gandolfo. Fino ad ora abbiamo preso in esame barche da crociera veloce e quindi perchè cambiare? Anche questa barca è stata pensata per divertirsi senza rinunciare alla comodità. Questo progetto ha anche avuto molto successo nella sua versione performance, la quale ha vinto molte competizioni sia amatoriali che più importanti. La barche nasce con linee classiche ed è costruita in maniera impeccabile. Non ha particolari doti di velocità ma rimane stabile in rotta anche con mare impegnativo, mantiene senza perdere tutte le andature ed è costruita con cura.
Gli interni sono in legno, ben rifiniti ed accoglienti. Ne sono state create tre versioni, Armatoriale due cabine e un bagno, Standard tre cabine e un bagno e Charter tre cabine e due bagni. Possibilità di cuccette a castello a poppa.
Il Cantiere
La Comar inizia le attività a Forlì nel 1961 con la produzione di Flying Junior in VTR. In Italia si era agli inizi in questo tipo di costruzioni e la Comar, allora chiamata Sipla, pose le basi della nautica popolare in Italia.
La prima barca fu la Meteor, disegnata da Van de Stadt, barchetta veloce, abitabile e facile da gestire.
Nel 1971 arriva il Comet 910. Disegno di Van de Stadt e Finot. Una curiosità su questa barca. Il 910 era così innovativo e particolare che alla vigilia del varo e mentre la barca veniva iscritta alla Middle Sea Race, i due progettisti senza preventivi accordi tra di loro chiamarono lo stesso giorno in Sipla per rinnegare la paternità di quell’oggetto rivoluzionario avendo paura di rimediare una figuraccia. Invece il 910 stravinse la regata umiliando barche molto più grandi e blasonate.
La nuova barca restò in produzione per più di quindici anni e fu prodotta in quasi mille esemplari. Grazie al 910 Sipla costruì gli stabilimenti più moderni che al tempo si potessero avere.
L’azienda cambiò il nome in Comar. Con Groupe Finot come progettista crearono barche quali il Comet 801 e i Comet 11 ,13 e 14. Assolutamente innovative negli interni e nelle attrezzature, utilizzando già rollaranda e avvoglifiocco. I prezzi, confronto alle francesi, erano assolutamente concorrenziali.
Negli anni ottanta, la Comar, grazie a differenti collaborazioni produce barche comode e veloci, con linee più tradizionali ma sempre al passo coi tempi.
Negli anni novanta la Comar introduce due nuovi modelli, il Genesi di tredici metri e il Phoenix di quindici. Si comincia con l’adozione di nuove tecniche costruttive all’epoca avveniristiche: il sandwich di termanto e laminazione sottovuoto.
La Comar si cimenta anche nella produzione di one off da regata.
Alla fine degli anni Novanta, complice la crisi nel settore nautico e nonostante l’Azienda abbia prodotto dei modelli di notevole successo, la Comar attraversa un periodo buio. I cantieri esteri cominciano a produrre barche a buon mercato a scapito della qualità. Comincia così la guerra dei prezzi.
Comar, in controtendenza, comincia a produrre una gamma di proposte nautiche di alta qualità e personalizzate in base al cliente finale.
Il primo modello viene creato proprio con una lunghezza tale da potersi misurare con le francesi, 43 piedi. Gli succedono poi il 38, il 50, il 54 e soprattutto il 65, primo Maxi di Comar su carena di Bruce Farr.
Siamo ormai nel duemila e il progettista Andrea Vallicelli presenta il Comet 51, barca da crociera veloce con un disegno altamente innovativo.
Il successo di pubblico e di critica è immediato e Comar decide così di rinnovare la gamma si rinnova completamente con l’avvento dei modelli 45, 41 e 38 Sport, progettati sullo spirito del 51. Questi modelli tuttora in produzione sono apprezzate dai clienti per il design, la qualità e le ottime prestazioni.
Negli ultimi anni Comar guarda alla tipologia in voga ora, i “deck saloon”, imbarcazioni con tughe panoramiche. Comar crea i 52 e 62 Raised Saloon, ovvero come abbinare la funzionalità di una luminosa deck house a forme veramente sportive.
Ancora oggi il successo di Comar è dovuto al suo spirito artigiano che applica a tutte le sue barche.
Scheda Tecnica Comet 38
Prodotto dal 1999. Le misure del Comet 38 sono 11.90 mt di lunghezza f.t. per 3.74 mt al baglio massimo. Il pescaggio va da 1.60mt a 2.10mt.
Lo scafo è in VTR. Poliestere rinforzato con Fibra di Vetro pieno laminato a mano. Il dislocamento è di 6800 kg. La zavorra è di 2600 kg.
La superficie velica è di circa 81.70 Mq con randa e fiocco che potranno farti raggiungere una velocità media di 6 nodi circa. Buona manovrabilità e a detta di molti naviga ottimamente. Mantiene velocità e si difende egregiamente nel mantenere la rotta anche con mare formato. La velocità di carena di questo modello è di circa 6.2 nodi che può raggiungere con venti di media intensità. Il risultato è una barca agile dal piano velico facilmente gestibile. È stata realizzata anche in versione Performance, con albero maggiorato (19/20), senza stralletto, né volanti (le crocette sono acquartierate).
Grazie a questo piano velico la barca si muove con quasi tutti i venti, anche con venti leggeri. Un bel genoa 130 è una buona scelta per questo modello. Coperta sgombra e slanci pronunciati.
Albero passante Zspars permette una regolazione migliore ed offre una zona d’ombra inferiore alla randa.
Equipaggiata con Rollafiocco, quattro winch Harken ST.
Pozzetto con timone a ruota, colonnina portastrumenti e tavolo a scomparsa. Comodo per 4 persone. Il trasto è posizionato davanti al tambucio e questo permette di manovrare con facilità la randa ma perde di comodità.
Originariamente motorizzata con Yanmar 3JH3E 40hp a volte monta Lombardini LDW1204 da 33 o 40 Cavalli. Il serbatoio ha un capacità di 165 litri.
Il serbatoio dell’acqua ha una capacità totale di 380 litri. Equipaggiata all’origine con Boiler da 30 litri scambiatore e 220v.
Interni: opinioni
Versione a due e tre cabine. Gli interni sono ben rifiniti anche se non come nella versione precedente ma comunque di buona fattura. La distribuzione dei volumi è quella classica. Due cabine gemelle a poppa più quella a V a prua. Bella la dinette. Il carteggio è dedicato e la cucina è abbastanza comoda.
Mensole e Armadietti che, come in molte altre barche, fiancheggiano tutta il quadrato. Il divano è comodo per massimo 4 persone.
Le cabine di poppa sono comode e capienti e possono essere disposte a castello.
La cabina di prua rimane invariata su tutte le versioni.
La cucina è a L a sinistra appena scesi dalla scaletta. Doppio lavello e frigo a pozzetto da oltre 50 litri. 2 Fuochi e forno con sospensione cardanica. Armadietti di varie misure per stivare la cambusa.
Il carteggio è subito a destra scendendo la scaletta che porta alla dinette. Bello e comodo.
Molto spazio negli armadietti sopra e dietro i i divani oltre ai cassetti.
Un/due bagno comodo.
Cosa controllare
Alcuni punti deboli per questa barca nel complesso di buona fattura. Come molti sanno la produzione Comar delle precedenti versioni era affidata a vari cantieri.
Cosa controllare prima di acquistarla. Albero passante vuol dire acqua in sentina controlla che gli scarichi siano liberi e dota la barca di una pompa di sentina autoadescante!
Alcune Comet 38 sono leggermente inclinate problemi di distribuzione dei pesi. Controlla che tutto sia in ordine.
Alcuni punti all’interno potrebbero essere resinati e rinforzati.
Controlla il timone!
Non presente particolari punti deboli ma se come sempre se hai l’opportunità di osservare la barca fuori dall’acqua controlla che non ci sia osmosi o, se presente, che non sia un grosso problema. Basterà comunque un piccolo trattamento anti–osmosi e lo scafo tornerà come nuovo. Tale trattamento è comunque bene metterlo in conto per ogni barca oltre i 20 anni perchè prima o poi è da fare.
Come regola chiedi sempre a quando risale il Rigging. E’ buona norma rifarlo ogni 10 anni.
Su questa barca troviamo un motore Yanmar 3JH3E 40hp elica due pale. Motore affidabile e di facile manutenzione. Olio, filtri e distribuzione almeno una volta all’anno. Questo motore presenta due svantaggi; fumo e rumore.
Cambiando l’elica originale con una a tre o quattro pale orientabili otterrete maggiore spinta e manovrabilità.
Sempre una controllata all’impianto elettrico per determinare in quale stato è. Il lavoro eseguito dal cantiere è buono ma non eccelso. Un controllo accurato prima dell’acquisto è d’obbligo.
Anche se il pozzetto è ben fatto e spazioso, un timone pieghevole ti aiuterà a recuperare spazio in pozzetto.
Prezzo
A seconda dell’anno di costruzione, della versione, delle dotazioni e degli upgrade la richiesta oscilla fra i 40.000 ed i 55.000 euro.
Perchè comprare un Comet 38
Nella sua versione performance la barca corre! Godetevi questo piccolo gioiello creato con cura artigianale dalla Comar.
Quando lasci la tua barca ormeggiata di prua o di poppa sei sicuro che sia ben protetta dagli urti?
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ciao Fabio . il canale Hinelson lo trovo molto interessante .
io sto compra un Hanse 370 e .
Che ne dici ?
ciao e buon vento