Mi Compro la Barca Comet 41S

Mi compro la barca. Quante volte te lo sei detto? E a seguire giorni passati a cercare il modello migliore per le tue esigenze. Con il modello Comar Comet 41S continuiamo la nostra serie di articoli dedicati alle imbarcazioni più richieste sul mercato nautico. Insieme scopriremo chi le ha disegnate, quale tecnologia è stata utilizzata per costruirle e quali innovazioni hanno potuto portare al settore nautico. Come si comportano in mare, quali attrezzature hanno a disposizione. Una visita guidata virtuale un modello alla volta per scoprire pregi, difetti e i lavori indispensabili da eseguire una volta comprate.

Ogni barca ha una storia alle spalle ed oggi raccontiamo la nascita della…

 

Comar Comet 41S

La barca a vela

La Comet 41S è disegnata dallo Studio Vallicelli. La forma dello scafo è quella di un IMS (ex IOR) abbastanza moderno.

La barca è costruita a mano in cantiere COMAR a Fiumicino. Alcuni sostengono che alcune Comet 41S sono state costruite in Polonia e che la costruzione ne avrebbe risentito ma il cantiere afferma che tutti gli scafi sono costruiti in Italia mescolando sapientemente la moderna costruzione in sandwich sottovuoto con autentiche abilità artigianali nella lavorazione del legno.

Una barca veramente veloce creata con una idea fissa… correre! Si lascia portare anche in crusing ma sente tutte le regolazioni ed a vela è un piacere muoversi.

 

Il Cantiere

La Comar inizia le attività a Forlì nel 1961 con la produzione di Flying Junior in VTR. In Italia si era agli inizi in questo tipo di costruzioni e la Comar, allora chiamata Sipla, pose le basi della nautica popolare in Italia.

La prima barca fu la Meteor, disegnata da Van de Stadt, barchetta veloce, abitabile e facile da gestire.

Nel 1971 arriva il Comet 910. Disegno di Van de Stadt e Finot. Una curiosità su questa barca. Il 910 era così innovativo e particolare che alla vigilia del varo e mentre la barca veniva iscritta alla Middle Sea Race, i due progettisti senza preventivi accordi tra di loro chiamarono lo stesso giorno in Sipla per rinnegare la paternità di quell’oggetto rivoluzionario avendo paura di rimediare una figuraccia. Invece il 910 stravinse la regata umiliando barche molto più grandi e blasonate.

La nuova barca restò in produzione per più di quindici anni e fu prodotta in quasi mille esemplari. Grazie al 910 Sipla costruì gli stabilimenti più moderni che al tempo si potessero avere.

L’azienda cambiò il nome in Comar. Con Groupe Finot come progettista crearono barche quali il Comet 801 e i Comet 11 ,13 e 14. Assolutamente innovative negli interni e nelle attrezzature, utilizzando già rollaranda e avvoglifiocco. I prezzi, confronto alle francesi, erano assolutamente concorrenziali.

Negli anni ottanta, la Comar, grazie a differenti collaborazioni produce barche comode e veloci, con linee più tradizionali ma sempre al passo coi tempi.

Negli anni novanta la Comar introduce due nuovi modelli, il Genesi di tredici metri e il Phoenix di quindici. Si comincia con l’adozione di nuove tecniche costruttive all’epoca avveniristiche: il sandwich di termanto e laminazione sottovuoto.

La Comar si cimenta anche nella produzione di one off da regata.

comar cantiere navale comet 50
Cantiere navale Comar

Alla fine degli anni Novanta, complice la crisi nel settore nautico e nonostante l’Azienda abbia prodotto dei modelli di notevole successo, la Comar attraversa un periodo buio. I cantieri esteri cominciano a produrre barche a buon mercato a scapito della qualità. Comincia così la guerra dei prezzi.

Comar, in controtendenza, comincia a produrre una gamma di proposte nautiche di alta qualità e personalizzate in base al cliente finale.

Il primo modello viene creato proprio con una lunghezza tale da potersi misurare con le francesi, 43 piedi. Gli succedono poi il 38, il 50, il 54 e soprattutto il 65, primo Maxi di Comar su carena di Bruce Farr.

Siamo ormai nel duemila e il progettista Andrea Vallicelli presenta il Comet 51, barca da crociera veloce con  un disegno altamente innovativo.

Il successo di pubblico e di critica è immediato e Comar decide così di rinnovare la gamma si rinnova completamente con l’avvento dei modelli 45, 41 e 38 Sport, progettati sullo spirito del 51. Questi modelli tuttora in produzione sono apprezzate dai clienti per il design, la qualità e le ottime prestazioni.

Negli ultimi anni Comar guarda alla tipologia in voga ora, i “deck saloon”, imbarcazioni con tughe panoramiche. Comar crea i 52 e 62 Raised Saloon, ovvero come abbinare la funzionalità di una luminosa deck house a forme veramente sportive.

Ancora oggi il successo di Comar è dovuto allo spirito artigiano che applica alla costruzione di tutte le sue barche.

 

Scheda Tecnica Comar Comet 41S

Tuttora in produzione dal 2005. Le misure del Comet 41S sono 12.74 mt di lunghezza f.t. per 3.92 mt al baglio massimo. Il pescaggio va dai 2.20mt ai  2.45mt.

Gli scafi sono fabbricati in sandwich Airex con fibre unidirezionali e biassiali e resine epossidiche-viniliche attorno a un telaio a rete. Il ponte è in sandwich sottovuoto, isolato e irrigidito con un nucleo in PVC di termanto reticolato. Il dislocamento è di 8000 kg. La zavorra è  di 2500 kg, non molta per una barca di 41 piedi. Esistono due opzioni per quanto riguarda il bulbo, la chiglia di piombo standard da 2,2 m e una chiglia di piombo più profonda da 2,45 m creata per poter aggiungere altri 200Kg di peso addizionale. Scafo assolutamente stabile e bilanciato con lunga linea di galleggiamento.

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La superficie velica è di circa 83 Mq con randa e fiocco che potranno farti raggiungere una velocità media di 6.6 nodi circa. Ottima stabilità. La velocità di carena di questo modello è di circa 6.2 nodi che può raggiungere con venti di media intensità. Questa barca ama venti fino a 15 nodi e non richiede fiocchi troppo grandi, oltre diventa problematica con poca esperienza.

Armo a 9/10 con albero e boma in lega e due coppie di crocette Sparcraft. Alcune hanno albero e boma in carbonio. È possibile fornire una piattaforma full carbon.

Equipaggiata con Rollafiocco, quattro winch Harken ST.

Il pozzetto è ben rifinito con rivestimenti in teak sul pavimento e sedili del pozzetto. Non è il solito plasticone. C’è ampio spazio dietro al timone per timoniere e l’accesso all’armadietto della zattera di salvataggio è  buono. Timone a ruota, colonnina portastrumenti e tavolo a scomparsa. Comodo per 6 persone. Il trasto è posizionato a proravia del timoniere.

Originariamente motorizzata con Lombardini LDW1404M Diesel 40 hp. Il serbatoio ha un capacità di 150 litri.

Il serbatoio dell’acqua ha una capacità totale di 400 litri. Equipaggiata all’origine con Boiler e scambiatore a 220v.

 

Interni: opinioni

Finiture molto belle e ricercate. Quattro allestimenti: cabina doppia e due cabine a poppa doppie, una versione da regata con quattro cuccette a castello nella cabina di prua e una doppia a poppa, una versione con cabina doppia a prua e due cabine a poppa doppie, o la stessa versione con solo una doppia cabina di poppa.

Mensole e Armadietti  in quadrato. Il divano è comodo per massimo 6 persone. 

 

La cabina di poppa.

La cabina di prua con grande letto a V.

La cucina è in murata a sinistra appena oltre il wc dalla scaletta. Doppio lavello e frigo a pozzetto da oltre 50 litri. 2 Fuochi e forno con sospensione cardanica. Armadietti di varie misure per stivare la cambusa.

 

Il carteggio è subito a destra scendendo la scaletta che porta alla dinette. Bello e spazioso.

Un bagno comodo nella cabina di prua e uno a poppa.

 

Cosa controllare

Alcuni punti deboli per questa barca di ottima buona fattura.

Cosa controllare prima di acquistarla.

Modifica l’illuminazione e passa al LED.

Non presente particolari punti deboli ma se come sempre se hai l’opportunità di osservare la barca fuori dall’acqua controlla che non ci sia osmosi o, se presente, che non sia un grosso problema. Basterà comunque un piccolo trattamento antiosmosi e lo scafo tornerà come nuovo. Tale trattamento è comunque bene metterlo in conto per ogni barca oltre i 20 anni perchè prima o poi è da fare.

Come regola chiedi sempre a quando risale il Rigging. E’ buona norma rifarlo ogni 10 anni.

Su questa barca troviamo un motore Lombardini LDW1404M 40 hp con elica due pale saildrive. Motore affidabile e di facile manutenzione. L’accesso al vano è un pò difficoltoso ed il motore è un pò rumoroso. Olio, filtri e distribuzione almeno una volta all’anno. Ogni due anni è bene acquistare un kit per la distribuzione e cambiare cintura ed elementi.

Ottima coibentazione realizzata in contro stampo. Dagli però una controllata.

E’ prevista l’aggiunta di una batteria supplementare quindi… perchè no?

ATTENTO a manovrare di poppa se sai che ci sono ostacoli sommersi; il timone è molto profondo.

Cambiando l’elica originale con una a tre o quattro pale orientabili otterrete maggiore spinta e manovrabilità e su questa barca è consigliato farlo.

Il riscaldamento è una bella aggiunta alle dotazioni di bordo.

La guarnizione della bussola potrebbe presentare delle infiltrazioni con il tempo. Cambiala.

Controlla la leva del cambio per individuare subito eventuali cavi laschi.

Sempre una controllata all’impianto elettrico per determinare in quale stato è. Il lavoro eseguito dal cantiere è ottimo ma gli anni si fanno sentire per tutti. Un controllo accurato prima dell’acquisto è d’obbligo.

 

Prezzo

A seconda dell’anno di costruzione, della versione, delle dotazioni e degli upgrade la richiesta oscilla fra i 90.000 ed i 150.000 euro. 

 

Perchè comprare un Comar Comet 41S

Una barca decisamente bella. Qualcosa di più di una barca prodotta in serie dato che, come ho già detto, il cantiere costruisce ancora artigianalmente lo scafo. Una barca per chi ama differenziarsi dagli altri. Tanti dettagli ben curati. Se ami correre ma non vuoi rinunciare alla comodità il Comet 41S è una buona scelta. Inoltre è una barca tuttora in produzione e quindi il problema ricambi non si presenterà che tra molto tempo!

Se c’è ventone e devi manovrare in porti stretti o sai esattamente come entrare ed uscire oppure dotati di una di queste!

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Scritto da
Fabio Portesan
Fabio Portesan
Navigo nel Mediterraneo con la mia famiglia dal 2017. Fino al 2021 ho sperimentato il vivere in barca in tutte le stagioni accumulando un po' di esperienza marina. VideoMaker per passione e scrittore per necessità realizzo video di cultura marinara e manutenzione nautica dedicati ad un utilizzo più consapevole della barca ed alla salvaguardia dell'ambiente marino.

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