Mi compro la barca. Quante volte te lo sei detto? E a seguire giorni passati a cercare il modello migliore per le tue esigenze. Continuiamo la nostra serie di articoli dedicati alle imbarcazioni più richieste sul mercato nautico. Insieme scopriremo chi le ha disegnate, quale tecnologia è stata utilizzata per costruirle e quali innovazioni hanno potuto portare al settore nautico.
Come si comportano in mare, quali attrezzature hanno a disposizione. Una visita guidata virtuale un modello alla volta per scoprire pregi, difetti e i lavori indispensabili da eseguire una volta comprate.
Ogni barca ha una storia alle spalle ed oggi raccontiamo la nascita della…
In tanti conoscono e storie della barche ma in pochi sanno come nascono i cantieri! In questo articolo voglio mettere a confronto la storia di tre cantieri Italiani ed uno Sloveno; Del Pardo, Comar, Altura e Elan!
I Cantieri Del pardo
Il Cantiere del Pardo inizia nel 1974 a Bologna. Giuseppe Giuliani ha come obiettivo di produrre barche da regata in serie che fossero sia performanti che innovative ed eleganti.
Icona estera del Made in Italy i cantieri Del Pardo con i suoi Grand Soleil si confermano tra i più importanti produttori nautici al mondo. Ogni barca e curata nei minimi dettagli, questo è il segreto del successo di Del Pardo.
Scegliendo e collaborando solo con i migliori progettisti al mondo, ciò assicura al Cantiere del Pardo un grande vantaggio sia per la creatività che per l’innovazione. Gli architetti hanno una sola direttiva; mantenere lo raffinatezza e l’eleganza per i quali i Grand Soleil sono diventati icona di stile attraverso gli anni. Passione per il mare e design sono da sempre la filosofia del Cantiere.
Ecco in sintesi i loro anni più significativi.
Nel 1974 il varo del Grand Soleil 34, la prima della serie progettato da Group Finot. Nel 1985 Alain Jézéquel disegna il Grand Soleil 343, una delle prime barche in cui vengono applicate soluzioni che fino ad allora si erano viste solo su imbarcazioni di dimensioni maggiori. German Frers crea il Gs 52 nel 1987, primo dei tre modelli creati per Del Pardo. Il 1992 invece è l’anno della collaborazione con Bruce Farr, l’architetto neozelandese più celebrato nel mondo della vela, che firma il disegno del 64 Maxi One. Sarà la barca probabilmente più bella per molto tempo. Nel 1997 lo sloveno Japec Jakopin (J&J) realizza il Grand Soleil 46.3 ed inizia un decennio di successi con i progetti del 37 e del 43. Queste barche sono ricercatissime tuttora.
Negli anni 2000 si ripresenta la filosofia originale del cantiere più forte che mai ed il mix Crociera/Prestazioni che Del Pardo cerca viene riproposto nel GS 40, successivamente Campione mondiale ed europeo IMS, progetto firmato da Massimo Paperini. Nel 2004 Botin e Carkeek disegnano il Grand Soleil 37, altra barca di successo: due volte Campione del mondo, Campione europeo, italiano e spagnolo in un arco di soli quattro anni. Il 2007 è l’anno in cui il Grand Soleil 54 viene proclamato “Barca dell’anno”.
Da qui il cantiere Del Pardo perde il suo fondatore il quale esce dal management. Al momento il controllo è da parte di Bavaria.
A proposito di Del Pardo leggi anche “Mi compro la Barca Grand Soleil 37 JJ” e “Le migliori Barche a Vela 2020 secondo l’European Yacht Award”
Il Cantiere Comar
La Comar inizia le attività a Forlì nel 1961 con la produzione di Flying Junior in VTR. In Italia si era agli inizi in questo tipo di costruzioni e la Comar, allora chiamata Sipla, pose le basi della nautica popolare in Italia.
La prima barca fu la Meteor, disegnata da Van de Stadt, barchetta veloce, abitabile e facile da gestire.
Nel 1971 arriva il Comet 910. Disegno di Van de Stadt e Finot. Una curiosità su questa barca. Il 910 era così innovativo e particolare che alla vigilia del varo e mentre la barca veniva iscritta alla Middle Sea Race, i due progettisti senza preventivi accordi tra di loro chiamarono lo stesso giorno in Sipla per rinnegare la paternità di quell’oggetto rivoluzionario avendo paura di rimediare una figuraccia. Invece il 910 stravinse la regata umiliando barche molto più grandi e blasonate.
La nuova barca restò in produzione per più di quindici anni e fu prodotta in quasi mille esemplari. Grazie al 910 Sipla costruì gli stabilimenti più moderni che al tempo si potessero avere.
L’azienda cambiò il nome in Comar. Con Groupe Finot come progettista crearono barche quali il Comet 801 e i Comet 11 ,13 e 14. Assolutamente innovative negli interni e nelle attrezzature, utilizzando già rollaranda e avvoglifiocco. I prezzi, confronto alle francesi, erano assolutamente concorrenziali.
Negli anni ottanta, la Comar, grazie a differenti collaborazioni produce barche comode e veloci, con linee più tradizionali ma sempre al passo coi tempi.
Negli anni novanta la Comar introduce due nuovi modelli, il Genesi di tredici metri e il Phoenix di quindici. Si comincia con l’adozione di nuove tecniche costruttive all’epoca avveniristiche: il sandwich di termanto e laminazione sottovuoto.
La Comar si cimenta anche nella produzione di one off da regata.
Alla fine degli anni Novanta, complice la crisi nel settore nautico e nonostante l’Azienda abbia prodotto dei modelli di notevole successo, la Comar attraversa un periodo buio. I cantieri esteri cominciano a produrre barche a buon mercato a scapito della qualità. Comincia così la guerra dei prezzi.
Comar, in controtendenza, comincia a produrre una gamma di proposte nautiche di alta qualità e personalizzate in base al cliente finale.
Il primo modello viene creato proprio con una lunghezza tale da potersi misurare con le francesi, 43 piedi. Gli succedono poi il 38, il 50, il 54 e soprattutto il 65, primo Maxi di Comar su carena di Bruce Farr.
Siamo ormai nel duemila e il progettista Andrea Vallicelli presenta il Comet 51, barca da crociera veloce con un disegno altamente innovativo.
Il successo di pubblico e di critica è immediato e Comar decide così di rinnovare la gamma si rinnova completamente con l’avvento dei modelli 45, 41 e 38 Sport, progettati sullo spirito del 51. Questi modelli tuttora in produzione sono apprezzate dai clienti per il design, la qualità e le ottime prestazioni.
Negli ultimi anni Comar guarda alla tipologia in voga ora, i “deck saloon”, imbarcazioni con tughe panoramiche. Comar crea i 52 e 62 Raised Saloon, ovvero come abbinare la funzionalità di una luminosa deck house a forme veramente sportive.
Ancora oggi il successo di Comar è dovuto allo spirito artigiano che applica alla costruzione di tutte le sue barche.
A proposito di Comar leggi anche “Mi Compro la Barca Comet 38″ e “Mi Compro la Barca Comet 41S”
Il Cantiere Altura
Purtroppo dei cantieri Altura Srl poco si sa se non che la loro attività comincia negli anni Settanta come importatori della casa francese Edel. Sul finire dei Settanta acquistano gli stampi e cominciano a produrre in proprio le Altura A601, A701, A901 e la A1101.
I modelli sono tuttora ricercati per la loro particolare robustezza e qualità dei materiali.
I cantieri oggi non esistono più ed al loro indirizzo sul Naviglio corrisponde una ditta di lavorazione carne e insaccati. Ma valeva la pena far sapere che anche questo piccolo cantiere italiano ha fatto la storia della nautica da diporto.
A proposito di Altura leggi anche “Mi compro la Barca Altura A901”
Il Cantiere Elan
Il cantiere Elan non nasce con l’intento di produrre barche. Fondato nel 1945,verso la fine della seconda guerra mondiale, tra le montagne della Slovenia, al tempo Yugoslavia, produce sci per i partigiani. La produzione di sci continua fino ai giorni nostri. Ma nel 1949 decide di cominciare a produrre anche kaiak, canoe e piccole imbarcazioni in vetroresina.
Oggi Elan è una azienda internazionale divisa in due settori principali: produzione di imbarcazioni a vela e motore e articoli sportivi invernali. Una curiosità. Elan è stata privatizzata recentemente, dopo essere stata proprietà dello stato fino al 2015.
Il cantiere Elan Marine è presente in tutti i più importanti mercati mondiali, principalmente Slovenia, Italia, Francia, Spagna e Croazia.
Elan crea yacht che rispondano a varie caratteristiche fra cui comfort, manovrabilità, qualità e sicurezza. Il fatturato dell’Azienda è al momento diviso fra 60% derivante dalle barche da crociera ed il restante 40% creato dalle barche da regata. Come puoi notare la componente agonistica del cantiere è molto forte.
Humphreys Yacht Design diventa il principale progettista di Elan Marine dalla metà degli anni ’90, lavorando in stretto contatto con il team di ingegneri interni di Elan. La prima barca ad essere creata sarà la Elan 295. Da lì in poi Rob Humphreys diventerà a tutti gli effetti il principale progettista dell’azienda e non solo, dato che è lui a creare in primis tutti i modelli di barche sia da crociera che da regata.
A chi si rivolge questo cantiere? Possiamo dire che la gamma Elan è una serie di yacht da crociera e da regata che può essere apprezzata per le sue caratteristiche sia da velisti professionisti che dilettanti. Come tutti i cantieri che creano barche da crociera cerca un buon compromesso fra comodità e prestazioni. Tecnologia moderna ma rispetto per la tradizione, l’eleganza e il bell’aspetto.
Ottime come prima barca nei suoi modelli meno recenti e superba come punto di arrivo nei suoi modelli più nuovi. Barche da usare con un pò di cautela.
Il cantiere nasce nel 1945 in Slovenia come ditta produttrice di sci. Nel 1949 la costruzione di barche inizia con kayak, canoe e piccole barche di legno.
L’alba del poliestere rinforzato e l’inizio delle innovazioni tecnologiche composite nella nautica arrivano nel 1962. Vedono la luce le prime barche a vela costruite da Elan, più di 10.000 unità vendute nel decennio successivo. Fino al 1980 il cantiere lavora per spostarsi su modelli di yacht a vela da crociera più performanti. Il 1995 è l’anno della collaborazione con Rob Humphreys, che ha portato a molti progetti di successo e pluripremiati.
Negli anni duemila Elan crea Elan 340 e Impression 344 che vincono nel 2007 lo European Yacht of the Year. Lancio del VOR 70 ispirato Elan 350 avviene nel 2011 e anche questo progetto diventa European Yacht of the Year.
Nel 2015 il cantiere viene privatizzato e lancia la linea Elan E Line, S Line e GT Line . Il 2018 vede un rinnovarsi del marchio Elan Yachts.
A proposito di Elan leggi anche “Mi compro la barca Elan 40″
Le storie dei cantieri sono qualcosa di eccezionale, dimostrano quanta tenacia i fondatori ed i successivi eredi o compratori infondono nella loro attività. Un background sempre gradito quando si vuole acquistare una barca!
Nel prossimo articolo prenderemo in esame i Cantieri Nordici!
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Salve Fabio, Le chiedevo che intende, nella descrizione “Elan” con:”Barche da usare con un pò di cautela.”
Infatti sto proprio valutando una vecchia Elan come prima barca.
Grazie.
Alberto