Come scegliere i migliori ami da pesca? Certo, certo: quando pensiamo alla scelta degli accessori da pesca i protagonisti sono loro, la canna e il mulinello, con l’aggiunta magari delle esche. Ma occhio: in realtà quelli che fanno il lavoro vero sono gli ami. Ecco allora che scegliere quelli giusti diventa fondamentale. Il che non è propriamente facile, perché in commercio, come anche nel nostro e-commerce, esistono davvero tantissimi tipi di ami da pesca, che variano per dimensioni, forme, struttura, materiali e via dicendo. Perché l’amo deve riuscire a riassumere in sé stesso diverse caratteristiche. Deve essere capace di adattarsi all’apparato boccale del pesce, ma allo stesso tempo deve essere in grado di trattenere al meglio la nostra esca. Deve essere facile da montare, deve essere resistente, e non dovrebbe essere troppo difficile da estrarre. Oggi vedremo insieme una guida per scegliere gli ami da pesca in base alle tue esigenze: buona lettura!
Come è fatto un amo da pesca: le varie parti
Come sabbiamo visto sopra, i diversi ami possono essere anche molto differenti tra loro. Certo, parliamo pur sempre di un pezzo di metallo ricurvo che deve andare a “ferrare” il pesce. Ma la struttura può cambiare davvero grandemente! Per capire come scegliere di volta in volta l’amo da pesca migliore è necessario conoscerne le diverse caratteristiche e riuscire a nominare le varie parti che lo compongono. Ecco allora che in un amo possiamo avere:
- Il gambo: con questo termine ci si riferisce alla parte verticale e tendenzialmente lunga del nostro amo, e quindi il pezzo di metallo che collega l’amo vero e proprio alla nostra lenza da pesca;
- L’attacco: questo termine designa la parte superiore dell’amo, lì dove avviene la connessione con lenza e canna da pesca;
- La curvatura: la curvatura indica la parte che per l’appunto “curva” e che va quindi a disegnare la forma tipica dell’amo;
- La punta: in fondo alla curvatura avremo la punta, ovvero una parte aguzza che serve per andare ad allamare la nostra preda.
- L’ardiglione: una punta può essere semplice o può essere provvista di ardiglione. Questo elemento, che può essere definito come una contropunta, ha lo scopo di rendere decisamente più difficile lo sfilarsi accidentale dell’amo – durante il combattimento – dalla bocca del pesce.
Amo ferrante e amo auto-ferrante
Sarebbe possibile creare le più diverse categorie per suddividere gli ami da pesca in differenti gruppo. Sicuramente può essere utile dividere gli ami ferranti da quelli auto-ferranti. L’amo ferrante presenta una forma classica e lineare, a forma di J. Ecco quindi che abbiamo un amo che riesce a penetrare molto facilmente nella bocca del pesce, ma che, proprio per la sua forma, tende a essere slamabile: per utilizzare con sicurezza questi ami è quindi bene tenere sempre la lenza ben tesa. Non va poi trascurata la possibilità che questi ami finiscano con l’aprirsi durante il combattimento.
Ci sono poi gli ami auto-ferranti, più chiusi, e quindi a forma di G, i quali riducono sia le probabilità di slamamento accidentale, sia di apertura dell’amo. Il termine auto-ferrante fa riferimento al fatto che è proprio il movimento del pesce a facilitare la ferrata con questi particolari ami.
Scegliere i migliori ami da pesca: i fattori
Quali sono quindi i fattori da prendere in considerazione per acquistare i migliori ami da pesca? Ecco i principali:
- La forma: come abbiamo visto qui sopra, la forma dell’amo può cambiare in modo importante il suo funzionamento, e quindi le performance di pesca;
- Le dimensioni: la grandezza dell’amo deve essere proporzionale a quella delle nostre prede;
- Il materiale: gli ami da pesca possono essere realizzati con diversi materiali. Nella maggior parte dei casi si parla di ami in acciaio, tendenzialmente pesanti, e di ami in lega di carbonio, più leggeri;
- La lunghezza del gambo: abbiamo visto che il gambo è la parte superiore e verticale dell’amo. Si preferiranno ami con gambo lungo per innestare dei vermi, mentre invece la preferenza andrà verso gambi più corti nel caso di pesci particolarmente sospettosi, difficili da ingannare;
- Con o senza occhiello: l’occhiello permette di fare nodi più resistenti, ed è quindi usato per le prede pià pesanti;
- Con o senza paletta: la paletta è un elemento che può essere presente nella parte superiore del gambo, per effettuare nodi particolari; di solito gli ami con paletta vengono usati per pesci di dimensioni non importanti;
- Con o senza ardiglione: la presenza di una contropunta può rendere meno probabile una slamatura.
Gli ami più conosciuti: le tipologie
Esistono tante tipologie di ami da pesca che, in base alla struttura e agli elementi presenti, prendono nomi differenti. Per scegliere i migliori ami da pesca è quindi bene conoscere le tipologie principali. L’amo Aberdeen, per esempio, è particolarmente adatto all’uso con vermi o esche vive, grazie al suo gambo lungo. L’amo Beck, con punta rientrante, è l’ideale per le prede più combattive, riducendo le possibilità di slamatura accidentale. L’amo Crystal, con ardiglione, è ottimo per le esche naturali, ma non con prede troppo grandi, mentre l’amo Circle è pensato proprio per le prede più grosse e combattive, come per la pesca al tonno rosso.