Navigare in deriva, ovvero il più comune e consigliato tra gli approcci al mondo della vela. Occhio: non vogliamo assolutamente dire che sia scontato limitare l’uso di queste piccole barchetta al solo momento di iniziazione alla navigazione. Con le derive ci si può divertire un sacco anche quando si hanno tutte le competenze per navigare con barche decisamente più grandi e accessoriate, in quanto le derive danno una libertà e un’immediatezza praticamente imbattibile. Detto questo, è indubbio che la deriva sia utilizzata dai più come un’imbarcazione a uso didattico: questo discorso vale per l’Optimist, per l’Equipe, per il 420, per il Laser e via dicendo, di volta in volta biposto o monoposto. E su queste derive troviamo di volta in volta bambini e ragazzi che compiono i primi passi nel mondo della vela, ma anche adulti, che magari hanno iniziato a interessarsi alla navigazione a vela un po’ avanti con l’età. E questo, va detto, è davvero sempre più comune! Ecco allora che praticamente chiunque potrebbe domandarsi quali siano gli accessori e i capi d’abbigliamento adatti per navigare in deriva. Vediamo tutto il necessario!
La muta
Chi naviga in barca a vela, solitamente, può vestirsi in modo tutto sommato normale, avendo a che fare con una navigazione asciutta. Un paio di bermuda e una T-shirt, di fatto, riassumono alla perfezione l’abbigliamento nautico estivo del velista. Così non è esattamente per chi desidera navigare in deriva: in questo caso parliamo infatti di imbarcazioni “bagnate”, sulle quali gli schizzi d’acqua sono all’ordine del giorno, per non parlare dei possibili incidenti di percorso di chi è alle prime armi. Ecco che allora diventa molto importante poter contare su una buona muta da sub. La scelta dovrebbe ricadere senz’altro sulle mute in neoprene: per scegliere lo spessore nonché la lunghezza (intera o a mezze maniche) è bene pensare alla stagione in cui si vorrà navigare in deriva!
Le calzature adatte
Quando si naviga in deriva non sono sufficienti le classiche scarpe nautiche. Si tratta per l’appunto di una navigazione bagnata, ed è quindi bene indossare delle scarpe che possano garantire un buon grip, che proteggano il piede e che possano essere bagnate o persino inzuppate senza alcun tipo di problema. Come scegliere queste scarpe? Devono essere comode, perché si dovrà camminare anche a terra per spostare la deriva, e devono avere una suola quantomeno decente. All’inizio, quando si comincia a navigare in deriva e non si vuole spendere troppo, possono andare bene delle semplici scarpette da mare, per passare poi eventualmente a modelli più tecnici.
Il giubbotto salvagente
Come sempre, quando si tratta di navigazione e di sport acquatici, è bene ricordare anche l’importanza del giubbotto di salvataggio nautica. Indubbiamente per i bambini è raccomandabile l’uso di apposito giubbotto salvagente bambino, con cinghie di fissaggio anche a livello inguinale e con una maniglia posta nella parte posteriore, tra schiena e collo, per facilitare la “presa” in caso di emergenza. Nel caso dell’adulto è bene optare per dei modelli di giubbotto salvagente che non limitino i movimenti: si parla quindi di giubbotto aiuto galleggiamento o di salvagente autogonfiabile.
I guanti
I guanti sono dei grandi amici dei velisti. I guanti barca da vela come è noto servono prima di tutto per proteggere le mani durante l’uso delle scotte, evitando bruciature e vesciche. In base alle proprie abitudini e alla stagione è possibile scegliere tra guanti interi, guanti a mezzo dito, guanti a 3 dita e via dicendo. Di certo avere perlomeno pollice e indice scoperti permette di avere una certa manualità.
I bermuda
Potrebbe sembrare strana l’idea di indossare dei pantaloncini al di sopra della muta, ma non lo è affatto. Così facendo si riuscirà infatti a fare durare molto di più la muta, soprattutto a livello delle parti che coprono cosce e sedere. Durante la navigazione in deriva infatti si tende a scivolare parecchio da seduti, andando quindi a stressare parecchio il nostro abbigliamento. Ecco allora che, per evitare di usurare in fretta la muta, e per evitare di romperla direttamente scivolando su qualcosa di appuntito, vale davvero la pena indossare dei pantaloncini al di sopra di essa.
Le protezioni contro il sole
Mai dimenticare il sole quando si esce in barca, men che meno quando si esce in deriva, che offre ben poche protezioni. Ecco allora che prima di tutto andremo a proteggere i nostri occhi: il primo alleato è in tal senso rappresentato dai capellini con visiera, per proteggerci dai raggi del sole, mentre il secondo è rappresentato dagli occhialini, che permettono di schermare i raggi riflessi dalle onde. Indubbiamente, poi, è bene ricordarsi una buona crema solare resistente all’acqua, per viso e collo.
Il sacco stagno
Infine può essere utile avere con sé una sacca stagna, da portare a bordo con sé ben assicurata o per infilare scarpette, giubbotto salvagente e altri accessori quando si è a terra.