Fin dai tempi più antichi, ogni nuova barca viene per tradizione battezzata con un nome. I greci sostenevano che scegliere un nome per una nave o una barca fosse un atto necessario per ottenere la benedizione del dio del mare ed evitare così la sfortuna per l’ imbarcazione, e in molti oggi sono della stessa idea.
Al di là dell’aspetto più folkloristico, per tutte le barche di dimensioni superiori a 10 metri, la scelta del nome da parte dell’armatore è obbligatoria, e deve essere trascritta su tutti i documenti di bordo della barca.
Tenendo a mente questo, diamo un’occhiata a qualche consiglio pratico di questa piccola guida alla scelta di un nome.
Perché devo dare un nome alla mia Barca?
Ci sono diversi motivi per cui è necessario dare un nome alla propria imbarcazione. In alcuni casi, è richiesto dalla legge. In altri casi, può aiutare a identificare l’imbarcazione in caso di smarrimento o furto. In altri casi, invece, è solo un modo divertente per personalizzare l’imbarcazione. Indipendentemente dal motivo, dare un nome alla propria barca a vela può essere un’esperienza divertente, dove dare libero sfogo alla propria fantasia e alle proprie passioni è quasi un imperativo.
A ogni modo, prima di scegliere un nome, è sicuramente una buona idea capire qual è la barca più adatta a te.
Cosa dice la normativa nautica sul battezzare la barca?
Nello specifico, la legge dice che per le imbarcazioni da diporto, cioè quelle con lunghezze inferiori ai 10 metri ed esenti da immatricolazione (prive quindi di Licenza di Navigazione), l’assegnazione del nome è facoltativa, anche se in pratica quasi tutte lo hanno per tradizione. Vedere un’imbarcazione senza nome, qualunque sia la sua dimensione, è piuttosto raro.
Se parliamo invece di quelle barche di lunghezza superiore ai 10 metri (per le quali è invece richiesta la registrazione), il nome dell’imbarcazione è obbligatorio a livello internazionale e serve a identificare l’unità ovunque essa navighi. Pertanto, come dicevamo prima, nella documentazione dell’imbarcazione il nome comparirà sempre insieme ai numeri identificativi e ai dati del proprietario. Comunque, ricordiamoci che il nome può essere cambiato, anche se non è una decisione da prendere a cuor leggero.
Nel caso in cui si decidesse di cambiare nome alla propria barca, basterà fare domanda alla Capitaneria di Porto e allegare CDI, licenza di navigazione e un versamento di 15 euro alla tesoreria provinciale.
Scegliere i nomi per le vostre barche: consigli pratici
Tra i consigli da tenere a mente quando si scelgono i nomi per le barche, in primo luogo, teniamo presente che il nome deve essere facilmente visibile da lontano: è meglio quindi evitate i nomi troppo piccoli o complicati. In ogni caso, occorre che la vernice con cui lo scriverete sia visibile in base ai colori della barca.
In secondo luogo, è importante scegliere un nome di cui non ci si stanchi subito: dopo tutto, lo si vedrà ogni volta che si esce in acqua! Qualsiasi cosa che piaccia all’ armatore può andare bene: giochi di parole, nomi di persone, nomi di costellazioni e stelle, nomi di grandi navigatori della storia e tanti altri. Insomma, sulla poppa delle vostre barche potete mettere i nomi che più vi piacciono, anche un nome romantico volendo! Date sfogo alla fantasia, evitate solo che il nome sia offensivo magari.
Un ultimo suggerimento riguarda il tipo di barca che andrete a nominare. Un nome di barca più moderno e dinamico potrebbe adattarsi meglio alle barche a motore, mentre in genere i nomi delle barche a vela o dei velieri più grandi tendono a essere più eleganti e altisonanti. Per esempio, uno yacht a due alberi di 35 metri si adegua perfettamente ai nomi latini.