Se ne è parlato tanto, e parecchio s’è discusso sulle varie voci di corridoio che in questi mesi erano scappate dai corridoi dei vari ministeri coinvolti. Ora le nuove normative marittime 2024 sono finalmente realtà, con il Nuovo Codice della Nautica che finalmente fatto il suo debutto. E… beh, si continua a discutere, perché come sempre le novità in campo legislativo trovano plausi, lamentele, appunti, e così via, chiamando in campo da diversi punti di vista i diportisti stessi, ma anche i produttori, i rivenditori, le autorità di controllo e via dicendo. Anche perché le novità e le modifiche introdotte dalle normative marittime 2024 non sono poche: vediamole!
Il Nuovo Codice della Nautica 2024, in vigore
Prima di vedere nel dettaglio le nuove normative marittime 2024, mettiamo un po’ di puntini sulle i. Il 22 settembre 2024 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 222 il nuovo Regolamento di attuazione del Codice della nautica da diporto. Un documento tutt’altro che sottile, frutto di un lavorio lungo e travagliato: si parla infatti di ben 101 articoli, che hanno coinvolto in tutto 14 ministri, toccando diversi argomenti e, come detto, differenti soggetti, dai diportisti ai porti, dalle professioni ai cantieri. Ma qual è stato l’intento del legislatore? Difficile riassumere in un unico obiettivo lo scopo dietro alle normative marittime 2024: è possibile dire che si è mirato a rendere più semplice e meno costoso l’adempimento delle regole in fatto di sicurezza nautica, senza però andare a ridurre il livello della stessa. Insomma, ci si è mossi per assicurare sempre un alto livello di sicurezza nel diporto, ridimensionando spese, difficoltà e persino ingombri. Vediamo nel concreto gli strumenti messi in campo!
Normative marittime 2024: arriva il patentino nautico
Possiamo dividere le novità introdotte dalle nuove normative marittime 2024 in due grandi campi. Da una parte abbiamo una novità singola, ovvero il cosiddetto patentino nautico; dall’altra abbiamo invece una lunga serie nuove disposizioni riguardanti le dotazioni di sicurezza obbligatorie in barca. Partiamo dalla prima rivoluzione, riguardante per l’appunto l’istituzione di quella che formalmente si chiama patente D1: non è una sorpresa assoluta, in quanto già da anni questa novità era stata preparata dal legislatore. Ma come funziona nel concreto il patentino nautico? Si tratta di una particolare licenza che permette la guida diurna dei natanti a chi ha compiuto 16 anni – non a caso ci si riferisce alla licenza anche con il nome di patentino 16 anni.
Nel concreto, per ottenere il patentino D1 chi ha più di 16 anni (e quindi anche un trentenne, per dire) deve seguire un corso formativo che prevede sia lezioni teoriche che lezioni pratiche. Al termine del corso ci sarà un quiz, il quale è a tutti gli effetti come il normale esame per la patente nautica senza le parti relative a carteggio e a navigazione notturna (insomma, semplificato ma neanche troppo); dopodiché si passerà all’esame pratico. Passato l’esame, sarà possibile guidare i soli natanti, esclusivamente di giorno, entro le 6 miglia dalla costa. E per quanto riguarda la motorizzazione? Il limite massimo per il patentino D1 è di 85 kW, corrispondenti a 115,6 cavalli.
Questo per quanto riguarda il patentino nautico D1 dai 16 anni: di fatto una grossa novità, che introduce uno step intermedio tra la guida senza patente nautica – e quindi fino ai 40 cavalli – e la patente nautica classica.
Cambiamenti normative nautiche: le modifiche alle dotazioni di sicurezza
Passiamo ora alla parte più corposa e più interessante per il classico diportista, che possiede quindi già la patente nautica, e che è quindi interessato a essere in regola con le dotazioni di sicurezza obbligatorie per la barca. Vediamo quali sono le novità in tal senso, sapendo che tutte le nuove dotazioni previste dalle normative marittime 2024 entreranno in vigore a partire dal 21 ottobre 2025: insomma, si ha un anno di tempo per organizzarsi. E, come vedremo, è da sottolineare che in molti casi le modifiche apportate non prevedono dei nuovi acquisti.
Cosa cambia per i giubbotti di salvataggio
Possiamo dire che le normative marittime 2024 prevedono quattro grosse novità per i giubbotti di salvataggio. Prima di tutto, però, vogliamo chiarire una cosa: in nessun caso si ha l’obbligo di acquistare dei nuovi giubbotti salvagente; chi possiede dei dispositivi di sicurezza a norma e in buono stato può benissimo tenerli. Dunque, ecco le quattro disposizioni:
- I giubbotti di salvataggio usati sulle imbarcazioni dovranno essere obbligatoriamente identificati con il numero di iscrizione dell’unità di diporto (basta scrivere sul giubbotto stesso con un pennarello indelebile il numero di riferimento). In questo modo, se si dovesse trovare un giubbotto disperso in mare, si potranno attivare immediatamente le autorità per capire se la barca in questione è in difficoltà;
- Il giubbotto di salvataggio dovrà essere sempre indossato nel caso di navigazione notturna in solitaria;
- Diventa obbligatorio per tutti i giubbotti salvagente essere dotati da una luce ad attivazione automatica, la quale può essere acquistata separatamente per essere posizionata sul giubbotto già posseduto;
- Tutti i nuovi giubbotti di salvataggio devono essere “marchiati” dal produttore con una data di scadenza, calcolata in base ai materiali e alla struttura.
L’EPIRB sostituito dal telefono satellitare
Come è noto le normative precedenti rendevano l’EPIRB (ovvero l’Emergency Position Indicating Radio Beacon, in italiano il Trasmettitore Radio Indicante la Posizione di Emergenza) obbligatorio per la navigazione senza limiti. Per permettere ai diportisti di ridurre le spese e le dotazioni a bordo, è stata introdotta dal Nuovo Codice della nautica la possibilità di sostituire l’EPIRB con un telefono satellitare dotato di tasto di emergenza.
I fuochi a mano anche LED
Per ridurre l’inquinamento, per non avere a bordo materiali esplosivi o infiammabili, per rendere il loro utilizzo più sicuro e duraturo: per parecchi ottimi motivi, le nuove normative marittime 2024 danno la possibilità di sostituire i fuochi a mano con dei dispositivi luminosi a led, a patto che siano in regola con la normativa SOLAS MED.
Normative marittime 2024: cosa cambia per le zattere di salvataggio
Importantissime novità sono state introdotte anche per quanto riguarda le zattere di salvataggio, le quali come è noto hanno dato adito a molte lamentele nel corso degli anni. Cosa è cambiato? Pensiamo alle unità che si muovono entro le 12 miglia, e che normalmente hanno l’obbligo di avere a bordo una zattera costiera: ecco, con le normative marittime 2024 c’è ora la possibilità di sostituire la zattera di salvataggio con il proprio tender, a patto che il battello pneumatico sia più lungo di 2,5 metri, omologato per ospitare tutte le persone a bordo e marchiato CE, che sia pronto all’utilizzo (e quindi posizionato sul ponte, pronto per essere messo in acqua) e provvisto del kit di sopravvivenza normalmente pensato per la zattera costiera.
Non è tutto qui: le unità che navigano entro le 12 miglia dalla costa, ma entro la Zona SAR, a patto di essere munite di EPIRB oppure di telefono satellitare, possono sostituire la zattera oceanica con quella costiera (che costa, ingombra e pesa di meno). Qui sorge ovviamente una domanda: cos’è la Zona SAR? Devi sapere che ogni Paese definisce delle zone Search And Rescue in cui si prende il compito di prestare soccorso. Per dire, la zona SAR italiana copre circa 500mila chilometri quadrati del Mediterraneo, e in certi casi si prolunga ben oltre le 12, le 20 o le 30 miglia dalla costa.
Per quanto riguarda i gommoni – e più precisamente le unità pneumatiche di categoria A, B, o C – che navigano entro le 12 miglia, è possibile non avere a bordo la zattera: questo perché i gommoni, per la loro grande sicurezza di fronte all’affondamento, sono già di per sé abbastanza sicuri. Occhio: tutto questo è valido solamente a patto di avere a bordo un estintore aggiuntivo.
Codice della nautica di diporto 2024: le altre novità
La bussola magnetica obbligatoria può essere sostituita dalla bussola elettronica;
- I pack dei razzi di emergenza vengono ridotti da cinque a tre tipologie, puntando quindi a una semplificazione;
- Tutte le unità a vela che navigano oltre le 12 miglia sono obbligate a essere dotate di sicurezza da ponte con nastro di sicurezza;
- Sono stati rivisti anche alcuni limiti di velocità, fissando a 8 nodi il limite entro i 500 metri dalla costa e a 3 nodi all’interno dei porti, riprendendo peraltro quanto già deciso l’anno scorso;
- Introdotto il divieto di produrre rumori molesti entro i 500 metri dalla costa;
- Diventa obbligatorio lo scandaglio a bordo, elettronico o manuale;
- Introdotto l’obbligo di avere a bordo una tabella dei segnali visivi notturni e diurni, così come previsti dal Colreg;
- Le carte nautiche obbligatorie possono essere sostituite dalla cartografia elettronica ECS, a patto che sia conforme a quanto stabilito dal decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 193 del 19/08/2002;
Accanto agli obblighi e alle possibili sostituzione, inoltre, il Codice della nautica di diporto 2024 introduce anche dei “suggerimenti” non obbligatori per incrementare il livello di sicurezza della navigazione.