Tempo di organizzarsi per il rimessaggio barca

Inutile nasconderselo: la stagione estiva è ai suoi ultimi rintocchi, e il momento del rimessaggio barca si sta avvicinando di settimana in settimana. E come ben sanno i diportisti che non si trovano ad affrontare il rimessaggio invernale della barca per la prima volta, questo momento va affrontato in modo razionale e paziente, nella consapevolezza che per proteggere la propria barca e per trovarla nelle perfette condizioni l’anno prossimo è necessario spendere un po’ di tempo e sì, anche un po’ di soldi. Chi si organizza per tempo, però, può risparmiare un po’ del primo e un po’ dei secondi: vediamo quindi come organizzare il rimessaggio barca.

Dove fare il rimessaggio barca

Ecco il primo quesito fondamentale per chi vuole organizzare il prossimo rimessaggio barca: dove sarà parcheggiata la propria imbarcazione il prossimo inverno? Ci sono ovviamente diverse opzioni, ognuna con vantaggi e svantaggi. Chi presenta un’imbarcazione piccola e carrellabile, nonché dello spazio a disposizione nel giardino di casa o in garage, non dovrebbe davvero avere dubbi: non si dovrà fare altro che caricare il vascello sul carrello per barca e portarlo dove stabilito, senza particolari costi di affitto.
Per tutti gli altri la scelta è tra rimessaggio a secco o in acqua. Chi opta per la prima opzione avrà la barca al sicuro ma inutilizzabile; chi sceglie il rimessaggio invernale in acqua avrà la barca sempre pronta per l’utilizzo, magari anche in qualche domenica invernale di sole, ma non potrà contare sulla medesima protezione della terraferma, con la barca esposta a tempeste, all’umidità, all’osmosi e via dicendo. Chi opta per il rimessaggio a secco può peraltro scegliere tra spazi coperti e spazi all’aperto, con ovvie differenze di costo. Abbiamo già visto altrove quanto costa il rimessaggio invernale della barca: i prezzi non sono da sottovalutare, e per questo è bene prenotare il proprio posto con largo anticipo, così da poter approfittare di tariffe e di location favorevoli. Chi si trova a organizzare il rimessaggio barca all’ultimo minuto, purtroppo, non potrà che adattarsi alle poche – e salate – offerte disponibili.

Le operazioni di manutenzione

Almeno una volta l’anno deve essere fatto l’alaggio della barca a scopo di manutenzione. Si capisce che, nella maggior parte dei casi, i diportisti prendono due piccioni con una fava, approfittando dell’alaggio per il rimessaggio barca per compiere anche le obbligatorie operazioni di manutenzione dello scafo: si parla della pulizia della carena, per eliminare alghe, sabbia, sale, incrostazioni e residui di vernice antivegetativa. Ma non è tutto qui. Parliamo di barche che durante l’estate hanno “lavorato” e che quindi hanno bisogno di diversi altri interventi, a livello della coperta come a livello dei motori. Per organizzare bene il rimessaggio della barca in autunno è dunque bene pianificare nel dettaglio ogni intervento, liberarsi il tempo necessario nonché acquistare tutti gli accessori per la barca del caso.

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Rimessaggio invernale barca: cosa ti serve?

Ogni diportista dovrebbe avere effettuare una lista degli interventi e dei prodotti necessari per un rimessaggio efficace della barca. Ovviamente non esistono to-do list valide per tutti: variano infatti i livelli di usura, le esigenze, i budget a disposizione, la capacità di fare da sé tutte le operazioni e via dicendo. Ecco in ogni caso dei consigli di base:

  • Per la pulizia della carena: ovviamente, per pulire l’opera viva, è necessario prima di tutto un bel po’ di olio di gomito. Sarà bene usare degli spazzoloni pulisci carena, del polish lucidante per il gelcoat, e via dicendo.
  • Per il rimessaggio del motore: ti serviranno il necessario per sciacquarlo con dell’acqua dolce (eventualmente con le cuffie per il lavaggio dei motori fuoribordo), l’olio motore per il ricambio, i nuovi filtri motore, eventualmente la girante per la pompa idraulica e del grasso. Più eventuali ricambi in caso di stati di usura, a partire per esempio dalle candele, che devono essere smontate, pulite e in caso sostituite.
  • La pulizia del ponte e degli interni: chi presenta un ponte in teak dovrà usare dei prodotti specifici per la pulizia del teak, ai quali dovranno essere sommati di caso in caso detergenti per vetroresina, detergenti per i tessili, sgrassatori e via dicendo. Ovviamente chi possiede una barca a vela dovrà procedere anche a un lavaggio di questi propulsori naturali, con acqua dolce, per eliminare tutto il salino accumulato durante l’estate.
  • Per la protezione della barca: durante il rimessaggio, ovunque questo venga effettuato – all’interno o ancor di più all’esterno – è d’obbligo coprire la barca, usando gli appositi teli copri barca per proteggere l’imbarcazione da pioggia, polvere, smog, volatili e quant’altro. Per evitare l’accumularsi di umidità, con il conseguente formarsi di muffe, è bene assicurarsi che ci sia un buon circolo d’aria, garantito dagli appositi bocchettoni. E non bisogna scordarsi che ci sono teli appositi anche per timoni, sedili, consolle e motori fuoribordo!

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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