Ormeggio croce e delizia, da sempre è la “bestia nera” dei capitani, dai più esperti a chi si trova agli esordi.
Vediamo in questo articolo alcuni consigli utili su come affrontare al meglio un ormeggio senza stress.
L’ormeggio è un momento cruciale e una delle manovra che preoccupa di più i diportisti. E’ una fase in cui si mette a dura prova il carattere del capitano e la sintonia dei componenti dell’equipaggio.
I momenti di tensione a bordo sono vissuti in spazi ristretti ed è difficile nascondersi oppure schivarsi. Tutti noi conosciamo bene il terrore di fare danni a un’imbarcazione, che spesso non possediamo per il semplice motivo che l’abbiamo noleggiata.
Dicono i vecchi lupi di mare, che dopo un errore ce n’è sempre un altro. Le manovre d’ormeggio rappresentano anche il banco di prova per eccellenza di ogni buon marinaio, che spesso viene giudicato proprio per come se la cava in questi frangenti ostici.
Oggi vogliamo darvi alcuni consigli utili per un’ ormeggio stress free ma attenti, l’intenzione sempre e comunque è quella di divulgare delle indicazioni che vanno prese con criterio, perché ogni manovra differisce dall’altra seppur approcciata sulla medesima barca o luogo.
Step 1
Necessità di prepararsi ovvero di armare la barca: conoscere la barca e il posto in cui si ormeggia, preparare le attrezzature, preparare l’equipaggio, se possibile, scegliere la soluzione più facile. Non improvvisare sul momento, ma essere certi di avere predisposto tutto con calma,prima ancora di entrare in porto, è un’opzione che cambia radicalmente il nostro approccio e riduce di molto il livello di ansia.
Consiglio numero uno: prima ancora di entrare in porto, tutti coloro che parteciperanno alla manovra di ormeggio devono mettersi le scarpe.
Consiglio numero due: puliamo il ponte da tutte quelle cose che possono creare ostacoli, asciugamani, teli, toys, cuscini, giacche, insomma tutto quello che è superfluo.
Step 2
Da questo punto in poi passeremo ad armare la barca per prepararla alla manovra di ormeggio.
Per prima cosa mettiamo i parabordi fuoribordo individuando il baglio massimo della barca e posizionandoli all’interno delle fasce di difesa. Continuiamo spostando la nostra attenzione alle cime di ormeggio: una cima lasciata a se stessa, rischiamo che una volta arrivati in banchina, si attorcigli su se stessa, quindi addugliamo la cima in maniera adeguata prima di arrivare al nostro posto barca.
Preparate le cime passiamo a preparare la poppa per cui apriremo le draglie dello specchio di poppa (dipende dal tipo di barca) e abbasseremo la plancetta.
Tips del giorno
Noi mediterranei siamo abituati a navigare con il bimini top aperto, cosa molto utile in navigazione ma molto meno durante la fase di ormeggio, consigliamo di chiuderlo prima di arrivare in porto con tutta calma, non tanto perché è pericoloso ma è scomodo, riduce la visibilità e limita i movimenti.
Una cosa che invece potrebbe diventare estremamente pericolosa è il tender. Questo perché siamo abituati a navigare con il tender al traino, ma durante la fase di ormeggio la sua cimetta può andare a finire nell’elica o il tender stesso si può incastrare tra la nostra barca e il nostro vicino di ormeggio durante la fase di retromarcia. Quindi prima di entrare in porto consigliamo o di spostarlo sulla galloccia di prua ( ci darà relativamente poco fastidio in marcia avanti e sarà ottimo in retromarcia) o meglio ancora, consigliamo proprio di issarlo a bordo.
Una volta preparato tutto e avendo in mente i passaggi ben chiari da fare, non ci resta che procedere. Accogliendo l’aiuto dei professionisti a terra, spesso ormeggiatori capaci, qualche volta meno. E ricordando sempre che siamo noi i responsabili della manovra e che a noi spetta l’ultima decisione.