Una predatore vorace, un pesce carnivoro che può raggiungere dimensioni importanti, e che presenta una forma assolutamente riconoscibile. Il luccio vive nei laghi e nei fiumi di buona parte dell’Europa, ed è una presenza consolidata anche in Italia: oggi vedremo quindi una guida alla pesca al luccio, soffermandoci sui luoghi, sulle tecniche e sulle esche.
Exos Lucius: una presentazione
Il luccio, ovvero l’Exos Lucius, è un pesce carnivoro diffuso nella maggior parte dell’emisfero settentrionale. A distinguere questo predatore è il corpo allungato, che talvolta può arrivare anche a un metro, o perfino oltrepassare tale soglia, con pesi superiori ai 20 chilogrammi. La sua livrea è verde, per sfumare verso il giallo e verso il bianco, con delle macchie chiare sul fianco e scure sulle pinne. Ma la particolarità del luccio è costituita soprattutto dalla testa, in virtù della bocca allungata a becco, abitata da denti molto affilati e rivolti all’indietro.
Come pescare il luccio: comportamenti e abitudini
Per capire come darsi in modo efficace alla pesca al luccio è bene conoscerne le abitudini. Ecco allora che è prezioso sapere che il luccio in genere mangia pesci più piccoli, organizzando dei veri e propri agguati alle proprie prede. Se ne sta lì fermo nell’acqua, fino a scorgere una vittima in vicinanza: a quel punto piega il corpo e si lancia in velocità sulla preda, sfruttando la grande superficie della propria pianna caudale, per poi – tendenzialmente – catturare la preda lateralmente. Non è raro che il luccio, oltre a mangiare piccoli pesci, si cibi anche di rane, nonché di piccoli mammiferi e di uccelli. E ancora, tra i lucci è diffuso il cannibalismo, il quale aumenta al ridursi delle potenziali prede. Non stupisce quindi che i lucci più giovani se ne vivano ben isolati, andando lì dove c’è parecchia vegetazione sommersa, in acque basse.
Dove pescare il luccio
Per capire dove pescare il luccio è bene partire da una considerazione di base che non deve essere mai dimenticata: questo pesce è solito fermarsi nei pressi della vegetazione acquatica, di qualsiasi tipo. Anche perché, grazie alla sua forma allungata e alla sua velocità, il luccio ha vita facile nell’inseguire le prede proprio in mezzo all’erba. Altro motivo che tiene il luccio ancorato alla vegetazione è la deposizione delle uova, che avviene proprio in queste aree da gennaio a maggio. Il primo punto fermo da cercare, quindi, è la vegetazione. È bene poi privilegiare le acque poco profonde, mettendo nel mirino secche e insenature, sapendo che il luccio è maggiormente stazionario nei laghi artificiali.
Quando pescare il luccio
La pesca al luccio è di per sé praticabile tutto l’anno, rispettando gli ovvi periodi di chiusura, i quali mutano di regione in regione. É però bene adattarsi al cambiare del clima e delle temperature. Durante l’estate, con l’aumentare del calore, il luccio cerca acque più fresche, spostandosi quindi nelle buche più profonde o nelle aree piùm ombrose: in questo periodo catturare dei lucci di dimensioni importanti è particolarmente difficile, mentre i lucci di dimensioni medie e ridotte riescono a sopportare senza troppi problemi acque un po’ più calde, e quindi meno profonde. Laddove possibile, non è una cattiva idea durante l’estate puntare a laghi di montagna, dove le abitudini del luccio cambiano in maniera minore.
Senza ombra di dubbio, l’autunno è la stagione migliore per la pesca al luccio: qui le catture aumentano, così come le taglie. Questo perché il luccio si muove di più, insidiando prede più grosse (il che è da tenere presente anche per la scelta delle esche artificiali).
Durante l’inverno prosegue l’attività vista in autunno, pur avendo a che fare tavolta con dei lucci che, per trovare riparo dal freddo superficiale, si muovono in profondità. Infine, nel passaggio tra inverno e primavera, è bene considerare le chiusure locali, nonché la frega vera e propria; è da mettere in conto poi che in ogni caso a inizio primavera il luccio tende a essere un po’ apatico, tanto da spingere parecchi pescatori a pensare d’aver sbagliato esca.
Tecniche di pesca al luccio
Ci sono diversi modi per darsi alla pesca al luccio: è possibile mettersi alla caccia di questo pesce dal becco di papera sia dalla riva che dalla barca. C’è chi pesca al luccio a fondo con pesciolino vivo, chi pesca con il galleggiante e via dicendo. La principale tecnica è in ogni caso la pesca al luccio a spinning, con canna da pesca abbastanza robusta.
Pesca al luccio a spinning
La pesca a spinning è la tecnica più diffusa per insidiare questo pesce. Le migliori esche artificiali per il luccio sono i minnows, gli ondulanti e i cucchiaini. Il consiglio generale è quello di usare colori vistosi, avendo a che fare con dei predatori che vengono attirati da dei colori vivaci: funziona ottimamente per esempio la combinazione tra bianco e arancione brillante. Non bisogna poi mantenersi su esche artificiali troppo piccole, sapendo di avere a che fare con un pesce che spesso “esagera”, e che tende ad avere gli occhi più grandi del proprio stesso stomaco. É bene inoltre ricordare che le esche più grandi possono essere viste a maggiore distanza, aumentando le possibilità di intercettare l’attenzione delle nostre prede.
Articolo interessante, ero curioso di sapere di più sul luccio e su come pescarlo!
grazie.
Ciao Federico, hai già letto il nostro approfondimento? https://www.hinelson.com/blog/migliori-esche-luccio/ speriamo di esserti stati utili, nel caso siamo sempre a disposizione!