Pesca alla spigola: guida e consigli su attrezzatura, montatura, esche e accorgimenti

La spigola è una delle prede più ambite dai pescatori sportivi per l’altissima qualità delle sue carni. Conosciuta anche come branzino soprattutto nel Nord Italia, si tratta di un pesce osseo molto diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo e nei menù di ogni buon ristorante di pesce!

In questo approfondimento, vedremo tutto quello che c’è da sapere in merito alla pesca di questo pregiatissimo pesce: dove trovarlo, quando insidiarlo, che attrezzatura usare e quali tecniche impiegare. Controllate le lenze e continuate a leggere per sapere di più su come si pesca la spigola.

Il periodo migliore per pescare la spigola

Il periodo tra il tardo autunno e la prima parte dell’inverno (da novembre a febbraio) è senza dubbio il migliore per insidiare la spigola, che si dirige sotto costa per l’attività riproduttiva. Questo tuttavia non esclude la possibilità di catturare le spigole anche d’estate, dove la sua natura di pesce spazzino la spinge addirittura a stanziarsi nei porti per cibarsi anche di spazzatura o di carcasse di altri pesci (come i cefali). In merito a primo autunno e primavera, la spigola si sposta verso acque più profonde, ed è possibile pescarla a traina anche abbastanza a largo.

Un po’ come per la pesca alla seppia, le ore più proficue per la pesca della spigola sono le ore crepuscolari (alba e tramonto). Il momento migliore per dare la caccia alla spigola, indipendentemente dalle tecniche di pesca utilizzate, è quando il mare è mosso e si sta preparando un temporale. Ovviamente, le due condizioni possono anche non essere simultanee, ma la loro contemporaneità è quasi una garanzia di successo!

Pesca alla spigola: dove trovarla

Per prima cosa, vediamo dove è più probabile imbattersi nel nostro obiettivo durante una battuta di pesca.

La nostra spigola o branzino, con la sua livrea argentata, le pinne dorsali percorse da raggi e le file di piccoli denti su mandibole e mascelle, è un pesce molto adattabile che si può trovare sia in acque salate che in quelle dolci (per esempio presso la foce di un fiume), ma che dimostra una spiccata predilezione per quelle salmastre. Frequenta queste zone perché sono le più fornite delle prede di cui solitamente si ciba: cefalopodi, anguille, piccoli crostacei e cefalopodi come la seppia.

Uno dei comportamenti più tipici della spigola consiste nello spingersi a profondità molto basse lungo la costa, soprattutto quando il mare è mosso. Un comportamento condiviso con altre specie (come il cefalo) è quello di nascondersi nelle spaccature di rocce e scogliere, anche nel periodo della riproduzione (gennaio-marzo). 

In parole povere: la spigola si pesca al meglio sotto costa, soprattutto nei pressi delle foci dei fiumi e di affioramenti rocciosi.

Le tecniche di pesca alla spigola più comuni

Esistono diverse tecniche che si possono utilizzare per la pesca alla spigola, sia nel periodo invernale che in ogni altro momento dell’anno. Ognuna di queste presenta un contesto e un’impostazione leggermente diversa. Scendiamo più nello specifico.

  • Pescare la spigola a spinning:  in questo caso, il requisito fondamentale è essere abili nel recupero dell’esca, riproducendo il movimento delle prede della spigola. Si pratica al meglio dopo le mareggiate. Ovviamente, l’utilizzo di attrezzature e canne da spinning di alta qualità facilità la riuscita della battuta di pesca.
  • Pescare la spigola a traina: praticata nei periodi dell’anno in cui la spigola si allontana dalle acque costiere, la tecnica aumenta le probabilità di successo soprattutto se accoppiata alle esche artificiali. 
  • Pescare la spigola alla bolognese: si tratta della pesca con il galleggiante fisso, In questo caso, occorre una canna da pesca piuttosto lunga (6-8 metri) abbinata a un mulinello di taglia sui 2500/3000. Ricordate che, per le battute di pesca notturne, i galleggianti devono essere dotati anche di porta starlight.
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Le migliori esche per la pesca alla spigola

La macro divisione nelle esche per insidiare questo predatore, ovviamente, è sempre quella: esche artificiali contro esche naturali. 

Nel secondo caso, quelle che si distinguono come le migliori, soprattutto per la pesca sul fondale in foce ma non solo, sono sicuramente sarde, cefali di piccole dimensioni e piccoli crostacei come gamberi e granchi.

In merito alle esche artificiali, invece, la spigola è un pesce non troppo differente da altri predatori come il serra e la leccia amia. Ad attirarlo infatti sono quelle esche che riproducono meglio le piccole prede di cui si nutre: la varietà è davvero tanta e capace di adattarsi ai gusti di ciascun pescatore, dalle siliconiche ai minnow, e nel nostro negozio digitale abbiamo una categoria espressamente dedicata alle esche artificiali per spigola. Ciascuno può trovare quella che più lo aggrada…e invitarci a cena in seguito al successo nella battuta di pesca!

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Scritto da
Luigi Oriani
Luigi Oriani
Nato a Milano nel 1992, la pianura che circonda la sua città non gli impedisce di sviluppare una grande passione per il mare. Chiedetegli di descrivere il suo momento ideale e vi parlerà di un tramonto in barca, sorseggiando un bicchiere di bianco nella baia di Corfù mentre il pesce sfrigola sulla griglia.
  1. Pubblicate più nozioni tecniche e modi di pescare a bolognese….
    In particolare: come mandare l’esca in modo da attirare la preda, spigola, orata, sarago, ombrina, pagello…..

    • Ciao Riccardo, grazie per il consiglio! Sarà nostra premura pubblicare in futuro nozioni più tecniche. A presto!

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