Pesca subacquea: tecniche e attrezzature da pro

Oggi vogliamo fornire una guida alla pesca in apnea subacquea per principianti, strizzando per l’occhio anche a chi ha già iniziato a destreggiarsi sui fondali con un fucile subacqueo, per suggerire anche a chi ha già esperienza qualche trucco per pescare sott’acqua come un professionista. Per fornire una visione completa sulle tecniche e sulle attrezzature anticiperemo anche una breve sezione dedicata alle regole delle pesca subacquea, sapendo che questo mondo è ben definito, per garantire la sicurezza dei pescatori stessi e delle altre persone, così come il rispetto dell’ambiente marino. Buona lettura!

Le regole per la pesca sub

Chi ha già iniziato a praticare la pesca subacquea molto probabilmente conosce già tutte le regole per affrontare questa disciplina in modo rispettoso delle normative, della sicurezza e del mare. Chi invece non ha mai affrontato questo argomento, e che finora non ha avuto altro che curiosità, farà bene a studiare le norme principali della pesca sub. Ecco quali sono, a partire da quanto riportato dal decreto n° 1639/1968:

  • è prima di tutto bene sapere che per la pesca subacquea è assolutamente vietato l’utilizzo di apparecchi ausiliari di respirazione; ecco che allora questa disciplina si effettua in apnea, senza bombole o altri dispositivi di autorespirazione
  • il pescatore subacqueo non può raccogliere né coralli, né crostacei, né molluschi, eccezion fatta per i molluschi cefalopodi;
  • la pesca in apnea subacquea è proibita entro i 500 metri dalle spiagge frequentate dai bagnanti, a meno di 100 metri da impianti fissi da pesca e da navi ancorate, così come in zone di transito regolare di navi e barche, e quindi nei pressi di porti o marina;
  • è proibita l’attività di pesca sottomarina dopo il tramonto, fino al sorgere del sole;
  • il pescatore sub è obbligato a usare un apposito segnalatore, ovvero la boa con bandierina;
  • il fucile da sub deve essere caricato e usato solamente in acqua, lontano dai bagnanti;
  • questa disciplina è riservata ai maggiori di 16 anni;
  • resta obbligatorio anche per la pesca sub il permesso di pesca sportiva.

È infine buona norma non andare mai a pesca da soli, uscendo insieme con qualcuno che possa seguire le immersioni; e ancora, è bene conoscere bene le tecniche di apnea, per evitare sincopi e altri disturbi (a questo proposito abbiamo visto di recente un’utile guida per le immersioni).

pesca in apnea

Le principali tecniche per la pesca in apnea subacquea

Così come esistono diverse tecniche di pesca dalla barca e da terra, ci sono anche differenti tecniche di pesca sub. Ecco le principali, anticipando fin da subito, però, che non esistono dei confini netti e assoluti tra i diversi approcci:

  • Pesca in caduta: iniziamo con la pesca in caduta, tra le più utilizzate. Si tratta di una tecnica naturale e intuitiva, che permette di iniziare da subito a insidiare le prede e che va a sfruttare un ovvio vantaggio dato dalla posizione “alta”: nel posizionarsi nella verticale rispetto al bersaglio, il pescatore va a trovarsi più facilmente nel punto cieco della preda, ovvero fuori dalla sua visuale; si capisce quindi che il pesce viene preso di sorpresa. Per le sue peculiarità, la pesca in caduta è particolarmente indicata in acque profonde e chiare, dove è possibile scorgere la preda da lontano; è molto utilizzata soprattutto per insidiare le cernie.
  • Pesca all’aspetto: tutto un altro tipo di pesca rispetto a quella precedente. Qui la tecnica prevede di scendere sul fondale e di nascondersi. Lì, immobili, si dovrà aspettare la mossa della preda, che potrebbe avvicinarsi per via della sua curiosità. Da affrontare con fucili da pesca medio-lunghi, la pesca all’aspetto è efficace quando si riesce a suscitare l’interesse del pesce, senza però spaventarlo.
  • Pesca in tana: una tecnica di pesca in apnea subaceua che può essere seguita in presenza di cavità sottomarine, tra rocce, faglie, grotte e via dicendo. Qui il segreto, se così vogliamo chiamarlo, è quello di avvicinarsi alle buche non frontalmente, quanto invece dall’alto o dai lati, in modo da non esser visti. L’accessorio ideale in questi casi è il fucile corto con fiocina, per insidiare murene, orate, saraghi, cernie e via dicendo.
  • Pesca all’agguato: ultima tra le tecniche principali di pesca sub è l’agguato, che prevede un movimento silenzioso da parte del pescatore, sia in profondità che nei pressi della superficie, per arrivare “alle spalle” della preda senza essere visti. È una questione di riflessi!
Da non perdere:   La pasturazione nella pesca: una guida

I trucchi per pescare in subacquea in modo più efficace

Viste le principali tecniche di pesca in apnea subacquea, vogliamo dare qualche consiglio in più per chi magari ha già iniziato con le prime immersioni con il fucile. Vale la pena sottolineare fin da subito che la pesca in apnea subacquea migliora nel tempo, imparando i movimenti, le reazioni dei pesci, gli spot migliori, le modalità di manovra, e via dicendo. Ci sono però alcuni trucchi, a partire per esempio dai richiami: per destare la curiosità delle prede è comune la tecnica delle vibrazioni gutturali, le quali però non devono essere talmente forti da spaventare i pesci.

Ma non è certo l’unica possibilità. Alcuni pesci reagiscono per esempio bene di fronte alla nuvoletta di sabbia alzata dal sub, a partire dalle sogliole, dalle mormore e dalle triglie; alcuni predatori sono poi attratti dalle bolle, e può quindi essere una buona idea liberare qualche bollicina d’aria. Ci sono poi pescatori che, per attirare spigole e saraghi, vanno a strofinare leggermente il calcio del fucile sugli scogli. Infine, il pescatore esperto sa che molti pesci riescono a capire quando il pescatore guarda nella loro direzione: tra i trucchi più efficaci c’è quindi quello di tenere gli occhi socchiusi o di “fingere” di guardare altrove.

L’attrezzatura per la pesca in apnea

  1. Fucile: la scelta del fucile da pesca subacquea va fatta in base alla tecnica che si intende affrontare. Esistono infatti fucili arbaleti ad elastico e fucili da pesca subacquea pneumatici, peraltro di lunghezze diverse: abbiamo peraltro realizzato una guida su come scegliere il migliore fucile subacqueo, così da facilitare la selezione del miglior accessorio.
  2. Muta: la muta deve essere scelta attentamente, non solo per avere la taglia giusta, ma anche per avere il giusto comfort termico (e quindi in base alla temperatura dell’acqua).
  3. Zavorra: ogni pescatore deve trovare la zavorra perfetta, in base alla profondità alla quale si vuole portare. I pesi andrebbero poi distribuiti in modo omogeneo tra cintura, caviglie e schienalino.
  4. Pinne: tendenzialmente più lunghe rispetto alle pinne da snorkeling, le pinne da sub permettono di muoversi sott’acqua con uno sforzo minimo, così da poter restare più a lungo in apnea.
  5. Maschera e boccaglio: l’uno e l’altro devono essere semplicemente comodi; per capire se la maschera è quella giusta, è sufficiente premerla contro il viso senza allacciare la cinghia e inspirare con il naso; se la maschera non si muove, è quella perfetta per il nostro viso.
  6. Coltello da sub: non ci si dovrebbe mai immergere senza coltello da sub, sapendo che potrebbe essere prezioso per liberarsi nel caso in cui si dovesse restare impigliati, per esempio, in una rete da pesca.
  7. Torcia: un accessorio fondamentale per chi pesca in tana.
  8. Boa sub: come detto, il pescatore sub è obbligato a usare una boa di segnalazione, per permettere a tutti di sapere che sotto quelle acque c’è una persona in immersione che pratica la pesca in apnea.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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