Pesca alla leccia amia: spinning, artificiali e consigli

Oggi parliamo di un predatore tra i più ambiti nei nostri mari, ovvero della leccia amia. Si tratta di un pesce certamente non facile da catturare, soprattutto quando di grandi dimensioni, ma capace di dare grandi soddisfazioni in seguito alla cattura.

Per tutti gli accorgimenti e suggerimenti necessari per la pesca a spinning di questo predatore, ti basta continuare la lettura di questo articolo!

La leccia amia: un identikit

Chiunque abbia mai anche solo sentito parlare di pesca, sa che le leccie sono predatori capaci di raggiungere dimensioni davvero notevoli: parliamo in media di esemplari di 20 o 30 Kg catturabili a spinning, ma il massimo mai registrato per uno di questi pesci raggiunge la ragguardevole cifra di 70 kg di peso per ben due metri di lunghezza!

Si tratta di un grande predatore pelagico dal corpo piuttosto compresso che in giovane età ha un comportamento gregario, per poi diventare solitario con il passare degli anni. Durante la primavera, si avvicina molto alla costa per la riproduzione e tende a soffermarsi nei pressi di moli, scogliere e imboccature dei porti, dove caccia con più facilità. Capita ogni tanto di trovare le leccie anche nei pressi della foce di un fiume, a caccia nelle acque salmastre.

La leccia si ciba soprattutto di cefali, sugarelli e aguglie, dando loro la caccia in superficie e raggiungendo alte velocità nell’inseguirli. Ciò detto, bisognerà tenere debito conto di queste preferenze nella scelta dell’equipaggiamento e dell’esca volta a insidiare questo predatore.

Quali sono gli orari migliori per pescare la leccia amia?

In primo luogo, bisogna tener conto che per catturare questa preda, il periodo migliore è quello che va dalla fine della primavera fino all’inizio dell’autunno. Questa specie, infatti, tende a migrare verso climi più caldi prima del sopraggiungere del freddo, perciò si dedica alla caccia di pesce foraggio nel periodo antecedente alla partenza.

Stabilito il periodo, parliamo delle ore di pesca. A differenza di predatori come barracuda e serra, la leccia caccia soprattutto durante il giorno, con la maggior attività registrata nelle ore centrali del giorno.

Pesca-leccia-amia-barca

Attrezzatura per lo spinning alla leccia amia

L’attrezzatura per i combattimenti che un pesce di circa 20 kg può mettere in scena deve essere di ottima qualità, ovviamente. Vediamo, allora, quali sono gli equipaggiamenti consigliati per pescare la leccia amia a spinning.

Canne per la pesca alla leccia

Vista la stazza di questo pesce pelagico, una canna potente o mediamente potente è un requisito fondamentale. Considerando la necessità di lanciare esche relativamente pesanti come popper, stick bait o long jerk, dovremo senza dubbio concentrarci su una canna da spinning con una potenza di lancio compresa tra i 20 e i 40 grammi.

Per una pesca dalla barca di questo pesce sarà meglio optare per una canna da spinning leggermente più corta (2.10 metri circa), mentre per la natura stessa della tecnica, una pesca dalla terraferma (riva o scogliera) implicherà la scelta di una canna più lunga, intorno ai 2,40 metri. Nel caso servisse un ripasso su questa e altre caratteristiche, abbiamo scritto un articolo su come scegliere la propria canna da spinning al meglio.

Da non perdere:   Come montare l'ecoscandaglio? Guida e consigli

Mulinelli per la pesca alla leccia

Capitolo mulinello: qualunque esso sia, deve contenere almeno 300 mt di treccia (da almeno 30-40 lb) per rispondere adeguatamente alle fughe molto lunghe con ripartenze molto improvvise che questo pesce mette in atto quando viene preso all’amo. 

Non si possono cercare compromessi sulla qualità, in quanto un mulinello da spinning molto potente e affidabile rappresenta la parte più importante di una battuta di pesca alla leccia di successo.

In merito alla struttura, il mulinello deve essere idealmente a frizione anteriore per poter gestire al meglio i combattimenti talvolta molto lunghi e molto veloci con questo tipo di predatore.

Artificiali per la leccia amia

Le piccole aguglie in silicone molto indicate, ma anche altre esche artificiali come popper e affini rappresentano un’ottima scelta. Questo è dovuto all’azione top water che questi artificiali hanno e al rumore che producono, che ha ottime possibilità di attirare la leccia durante le sue battute di caccia in superficie.

A ogni modo, è possibile comporre un breve elenco di quali siano alcuni degli artificiali più indicati per pescare a leccia a spinning in mare:

  • Shimano Coltsniper Rock Pop 90F: nessuna sorpresa di trovare la casa di Osaka in questa lista. Questo popper non è grandissimo, ma consente dei lanci molto lunghi, con tutte le implicazioni positive del caso.
  • Savage Gear Prop Walker 10: un’esca ibrida che può fungere anche da popper, è progettata per alte prestazioni in qualunque condizione di utilizzo e si presta con facilità all’azione di pesca wtd.
  • Savage Gear 3D Needlefish Pulsetail 180: un invito a nozze per un predatore ghiotto di aguglie come la leccia, questo artificiale è stato creato dalla scansione 3D di un vero pesce e ne simula in tutto e per tutto il nuoto con il massimo realismo.
  • Seaspin Toto 131: un altro popper che solitamente risulta molto efficace nel catturare le leccie amia, si tratta di un pezzo piuttosto pesante (36 grammi) indicato soprattutto per attirare i “pesi massimi” della categoria.

Il recupero dell’esca deve comunque essere lineare e piuttosto rapido, o avvenire tramite jerkate. La leccia, infatti, sarà attirata dal movimento che più riproduca la fuga di un piccolo cefalo spaventato

Una buona idea, comunque, può essere quella di utilizzare un doppio amo alla fine del terminale in fluorocarbon dove c’è il nodo di giunzione con il trecciato per la montatura. Per evitare incagli dannosi, lasciamo circa un metro di filo tra piombo e moschettone.

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Scritto da
Luigi Oriani
Luigi Oriani
Nato a Milano nel 1992, la pianura che circonda la sua città non gli impedisce di sviluppare una grande passione per il mare. Chiedetegli di descrivere il suo momento ideale e vi parlerà di un tramonto in barca, sorseggiando un bicchiere di bianco nella baia di Corfù mentre il pesce sfrigola sulla griglia.

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