Come pescare le seppie? Guida completa

Elusivo cefalopode che sembra uscito da un altro mondo, la seppia è un predatore marino davvero astuto la cui cattura rappresenta una piccola medaglia per ogni pescatore.

Diamo un’ occhiata a tutti i dettagli da conoscere per la pesca della seppia, dall’ attrezzatura fino al periodo migliore per pescare, dal tipo di fondale alla tecnica di pesca più efficace.

Pesca alle seppie: abitudini e caratteristiche del cefalopode

Le seppie appartengono alla famiglia dei cefalopodi, il che le rende parenti anche di calamari, totani e polpi. Le seppie si trovano nelle acque temperate e tropicali di tutto il mondo, con dimensioni che variano dalle poche decine di centimetri fino al metro e mezzo di lunghezza di alcune specie. Questi cefalopodi hanno una conchiglia interna unica, chiamata osso di seppia, che le aiuta a mantenere il galleggiamento e a spostarsi in acqua con più facilità. Come tutti sanno, questo astuto animale ha un paio di armi segrete, ovvero il mimetismo con cui caccia e uno strumento difensivo formidabile. Infatti, il suo meccanismo di difesa è l’inchiostro, che può utilizzare per coprirsi la ritirata in caso di pericoli.

La dieta di questi predatori è di solito piuttosto varia. Infatti, la seppia si nutre prevalentemente di piccoli pesci, granchi, gamberi e in alcuni casi perfino di altre seppie. Quando la si va a insidiare, perciò, bisogna tenere conto di queste preferenze nella scelta delle esche artificiali da usare. Le seppie sono molto diffidenti in ogni caso, perciò anche l’abilità del pescatore nella presentazione dell’esca conta molto, come anche conta nell’azione di recupero. Strattoni troppo forti, infatti, rischiano di strappare i delicati tentacoli della preda.

Un ultima nota riguarda i luoghi abitualmente frequentati dalla seppia: si tratta di un organismo bentonico, che si trova quindi sul fondo a profondità che vanno da un metro fino a 100 metri. Considerando questo, lungo le nostre coste è possibile pescare la seppia da riva e anche da una barca, sia su un fondale sabbioso che su uno roccioso. La seppia, infatti, è solita cacciare in entrambe i tipi di ambienti.

La seppia è un cefalopode molto astuto e diffidente, ma soddisfacente da catturare

Pesca alle seppie: tecniche più efficaci e consigli

La tecnica principale per pescare questo abitante dei fondali è una variante dello spinning, ovvero l’eging. Si tratta di una tecnica originariamente nata in Giappone e che è andata sempre più affermandosi anche nel resto del mondo.

Come qualunque esperto di questo tipo di pesca potrà affermare, la pesca alla seppia può essere un’esperienza molto gratificante, ma è meglio conoscere alcune astuzie e accorgimenti per renderla più efficace. Ecco alcune cose da tenere a mente quando si pesca la seppia:

  • Usare un amo piccolo. Le seppie hanno una bocca piccola a forma di becco, quindi l’uso di un amo piccolo aumenterà le possibilità di abboccare.
  • Essere pazienti. Le seppie possono essere difficili da catturare, quindi è importante avere pazienza e aspettare l’occasione giusta.
  • I luoghi migliori per pescare. La pesca ad eging alla seppia non può praticamente mai avvenire in condizioni di mare mosso, in quanto questi astuti animali tendono a sparire in caso di onda. In ogni caso, la seppia ama l’ acqua limpida, pertanto conviene scegliere il luogo di pesca di conseguenza.
  • Delicatezza. La jerkata deve essere delicata per suscitare la curiosità del predatore e riprodurre il più possibile il movimento della preda con la totanara. Anche il recupero deve avvenire con calma e senza scossoni quando la seppia abbocca. In caso contrario, la seppia mollerebbe subito la presa e si rischierebbe di perderla per sempre.
Da non perdere:   Pesca con il palamito o palangaro: tutto ciò che devi sapere per farla bene

Come si pescano le seppie: quali attrezzature utilizzare

Mai come per la seppia, un’ attrezzatura di qualità dalla lenza alla canna è fondamentale per la pesca sportiva. Questo articolo su come scegliere una canna da eging può tornare utile nel caso in cui serva un piccolo ripasso, ma in generale possiamo dire che la disciplina sia piuttosto accessibile per via dei prezzi piuttosto contenuti dell’equipaggiamento di base.

Anche la qualità del mulinello da eging non è da sottovalutare nel suo essere un componente fondamentale per l’azione di pesca. A ogni modo, quello che finirà per attirare la seppia

Gli artificiali per pescare le seppie.

Esiste una vasta selezione di esche artificiali per pescare le seppie a eging, ma ci sono sicuramente alcune scelte più efficaci delle altre. Queste esche, dette totanare in quanto usate anche per la cattura di calamari e totani, riproducono solitamente i cibi preferiti che questi predatori trovano sia sui fondali rocciosi che su quelli sabbiosi.

In linea di massima, quindi, sarà una buona idea utilizzare esche con una forma e una colorazione simile a quella del guscio dei gamberi oppure delle squame dei pesci di piccole dimensioni di cui le seppie si nutrono. Un paio di ottimi esempi sono:

  • Akami Senshei – l’esca è senza dubbio una delle più popolari vista la sua forma da gamberone allungato (3.5 Egi) di cui la seppia è ghiotta. è rivestita da un tessuto detto “X-Strong”, che ne aumenta la durabilità.
  • Sugoi Blaze – l’artificiale in questione riproduce alla perfezione il movimento dei più piccoli tra i gamberetti, è molto resistente e luminoso, l’ideale per la pesca alla seppia in condizioni di scarsa luminosità.
  • Shimano Sephia Clinch Flash Boost – Dulcis in fundo, la lamella interna dei Sephia di Shimano produce continuamente bagliori con un piccolo specchio riflettente, che massimizza le possibilità di attrarre l’attenzione della nostra preda.
Esistono sono vari tipi di artificiali per seppia efficaci.

In generale, comunque, va tenuto conto che la seppia e gli altri cefalopodi non distinguono i colori, ma vedono il mondo in una scala di grigi. Pertanto, nella scelta dell’esca per sondare il fondale al meglio, bisogna tenere conto della limpidezza dell’acqua. Se peschiamo nel torbido, sarà bene utilizzare colori forti e fluorescenti per massimizzare i contrasti. Nel caso di abbondanti luci artificiali, come presso le scogliere dei porti, occorrerà scegliere un’esca di colore scuro, mentre per quanto riguarda la pesca in condizioni di scarsa visibilità, un artificiale molto chiaro farà al caso nostro.

Periodo migliore per pescare la seppia

Benché gli orari migliori per la pesca di seppie siano o all’alba o al tramonto, un altro momento che non va sottovalutato per catturare questo predatore è senza dubbio la notte. Qualunque sia l’ esperto di pesca alla seppia a cui chiederete, infatti, sarà concorde nell’ affermare che alcune tra le battute di pesca più proficue in questo senso sono quelle in cui la luce è maggiore. Questo significa che la seppia sarà maggiormente attiva e attirata dalla luna piena oppure da luci artificiali di una certa forza.

Se parliamo invece della stagione migliore in cui andare a pesca di questo cefalopode, sicuramente la primavera e l’autunno inoltrato rappresentano i momenti migliori dell’ anno.

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Scritto da
Luigi Oriani
Luigi Oriani
Nato a Milano nel 1992, la pianura che circonda la sua città non gli impedisce di sviluppare una grande passione per il mare. Chiedetegli di descrivere il suo momento ideale e vi parlerà di un tramonto in barca, sorseggiando un bicchiere di bianco nella baia di Corfù mentre il pesce sfrigola sulla griglia.

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