Come pescare le aguglie: quel che bisogna sapere

L’ aguglia, pesce solitamente usato come esca, è un abitante dei nostri mari dal profilo decisamente inconfondibile. Questo piccolo predatore raggiunge di solito una lunghezza massima di 90 cm e il peso di un chilo, grammo più grammo meno, e rappresenta una delle prede più semplici e divertenti da pescare anche per i neofiti di questo mondo.

Diamo un’occhiata più nello specifico a tutto quel che c’ è da sapere riguardo a questo longilineo pesce e a come catturarlo.

L’ aguglia: informazioni generali

Prima di capire come pescare le aguglie, tracciamo un identikit del nostro bersaglio. Come già accennato, l’aguglia è un pesce piuttosto comune nel Mediterraneo e nell’Atlantico orientale, dove è solita spostarsi in banchi numerosi e cibarsi di piccole prede come come sardine e acciughe. Si tratta di un pesce tendenzialmente piuttosto territoriale, poco incline ad accettare intrusi in quella che percepisce essere la sua zona di competenza, cosa che, come vedremo, lo rende piuttosto suscettibile alla presenza di esche artificiali. Si tratta di una delle prede preferite di cacciatori come la leccia o il pesce serra, pertanto viene spesso utilizzata come esca viva (anche se esistono alcune esche artificiali perfettamente identiche alle loro controparti naturali che vengono talvolta scelte dai pescatori).

Quando e dove pescare l’aguglia

Pescare l’ aguglia è ottimale nel periodo che va dalla primavera inoltrata fino alla seconda metà di settembre. Il momento della giornata migliore per insidiare questo predatore di piccola taglia e propiziarne la cattura è di solito l’alba, quando l’acqua è più tranquilla. Proprio la tranquillità dell’acqua rappresenta un fattore molto importante nel pescare questo pesce: la presenza di bagnanti, infatti ne riduce l’attività, che risulta invece anche estesa a tutta la giornata durante le settimane più tranquille della bella stagione.

In questo contesto, è piuttosto semplice catturarla appostandosi sulla costa, in spiaggia o su una scogliera, e presentare la propria esca con i buoni lanci propri della pesca a spinning o a bombarda. Le aguglie amano frequentare anche le zone in prossimità dei porti e, in ogni caso, sono sempre solite aggirarsi negli strati più in superficie del mare.

Le aguglie amano frequentare gli strati più alti del mare presso le coste e i porti.

Attrezzatura per pescare le aguglie: tipi di esca, canna e tecniche

Pensando a come pescare le aguglie, la tecnica di pesca più comune è senza dubbio la bombarda, ma anche lo spinning e la traina riscuote solitamente un buon successo. Si tratta comunque di un tipo di pesca adatto anche ai principianti, che lo possono usare come buona palestra per farsi le ossa e, apprendendo come catturare l’aguglia, procedere poi a imparare come pescare il pesce serra o la leccia, voraci cacciatori di questi piccoli pesci!

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Fatta questa premessa, diamo un’occhiata più da vicino all’ attrezzatura:

  • Canna: per andare sul sicuro, la maggior parte degli esperi consigliano canne ibride come quelle da bombarda, vista la maggior efficacia di questa tecnica nella cattura delle aguglie. Preso in considerazione il suggerimento, noi consigliamo una soluzione ottima per rapporto tra qualità e prezzo come la Sele Minerva da 4,50 m. Anche le canne da spinning, comunque, possono adattarsi a questo compito.
  • Mulinello: considerando le dimensioni piuttosto ridotte della preda, si può anche andare su una soluzione leggera. Mulinelli di misura tra i 2000 e i 3000 andranno benissimo per questo compito.
  • Lenza: vale lo stesso discorso di qui sopra. Lenze piuttosto sottili svolgeranno già un lavoro egregio, quindi possiamo certamente andare su nylon o fluorocarbon di diametro compreso tra 0,18 e 0,20.

Un capitolo a parte lo meritano le esche. Come abbiamo già accennato, l’ aguglia è ghiotta di sardine e acciughe, che quindi possono essere usate tranquillamente come esche naturali, ma anche le esche artificiali riscuotono grande successo. L’ aguglia è infatti piuttosto territoriale, e tende ad aggredire qualunque cosa le venga sventolata sotto il naso. Per questa ragione, basta utilizzare esche che riproducano le prede abituali di questo predatore (come i minnow), oppure che semplicemente riescano ad attirarne l’attenzione e istigarne l’ istinto territoriale (come ondulanti piumati o hard bait di vario tipo).

Va tenuto comunque a mente che la bocca dell’aguglia è piuttosto piccola, e questo implica che le slamate saranno piuttosto frequenti. Inoltre, va da sé che non si debbano mai usare esche superiori ai 6-7 cm proprio in virtù di questa caratteristica del pesce in questione.

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Scritto da
Luigi Oriani
Luigi Oriani
Nato a Milano nel 1992, la pianura che circonda la sua città non gli impedisce di sviluppare una grande passione per il mare. Chiedetegli di descrivere il suo momento ideale e vi parlerà di un tramonto in barca, sorseggiando un bicchiere di bianco nella baia di Corfù mentre il pesce sfrigola sulla griglia.

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