Cucinare in barca è un modo non solo per soddisfare il palato in navigazione, ma anche per rendere la vita a bordo più conviviale. Scopriamo insieme alcuni consigli utili.
Cucinare in barca? Vediamo alcuni consigli utili!
Prima di tutto mangiare bene previene il mal di mare e rende la navigazione più gradevole.
Sfatiamo anche un mito: non è detto che cucinare in barca come si deve sia possibile solo su panfili dai venti metri in su, ma di certo occorre essere ben attrezzati e fare una giusta cambusa.
Tutto parte da qui infatti. La prima regola per cucinare ottimi pasti è chiedersi quanto tempo passiamo in barca.
In base a questo faremo una cambusa adeguata, ricca o meno di pietanze pronte da preparare, da surgelare, o da conservare al meglio.
Ora tutto è pronto, la spesa l’abbiamo fatta, non ci resta che mollare gli ormeggi e dedicarci a preparare qualche manicaretto.
Dipende anche molto da come si utilizza l’imbarcazione: se infatti la utilizziamo come seconda casa al mare e abbiamo un piano cottura ad induzione occorre avere una buona “scorta” di energia elettrica e quindi batterie molto capienti.
Se invece per esempio facciamo rada per più di una settimana e abbiamo un piano cottura con i classici fuochi, occorre prestare attenzione al consumo del gas.
Cucinare in barca non è facile, soprattutto se è la prima volta. Ecco qualche consiglio di base, il più importante ? Usate la pentola a pressione. Per tutto
Non scoraggiatevi, cucinare in barca a vela non è un’impresa e poi, si sa, nell’equipaggio c’è sempre (o quasi!) qualcuno avvezzo all’arte del fornello, che non mancherà di stupire con le proprie doti culinarie.
Come ottimizzare il consumo del gas in cucina?
Utilizzare la pentola a pressione per preparare la pasta è un’ottima soluzione per risparmiare il consumo del gas, ma come si fa?
Riempire la pentola a pressione con acqua (metà dolce e metà di mare) in misura tale da coprire di almeno un dito la pasta che verrà buttata dentro successivamente. Metà acqua dolce e metà acqua di mare significa anche non usare il tradizionale sale da cucina.
Accendete il fuoco, chiudete – ma non ermeticamente – il coperchio e portate l’acqua ad ebollizione.
A questo punto, mettete dentro anche la pasta, chiudete ermeticamente il coperchio e, da quando parte il fischio della pentola, dimezzate il tempo di cottura “tradizionale”.
Spegnete il fuoco, aprite il coperchio e scolate senza usare lo scolapasta, ma la stessa pentola a pressione: basta aprire il fermo del coperchio e sfruttare le fessure per fare scolare la pasta nel lavandino.
Condite la pasta dentro la pentola e servitela.
Tips del giorno
In barca si cucina per tanti: se siete voi ai fornelli non lesinate sulle porzioni, non lesinate coi condimenti.
Latticini, alimenti grassi o acidi possono disturbare chi già soffre di mal di mare.
Alcune ricette e alcuni alimenti meglio riservarli per quando si cucinerà in barca ma in porto, al riparo da onde e risacca.
Per cucinare bene in barca è necessario pianificare la cambusa con un minimo di criterio. Insieme all’equipaggio pensate a cosa cucinare in barca e stilate una lista per fare una cambusa adeguata